L'incontro di domani è rivolto alla cittadinanza intera
In occasione dell’arrivo a Messina della barca a vela del circolo culturale “Peppino e Felicia Impastato-, l’Area Promozione del Volontariato del Cesv, Centro Servizi del Volontariato di Messina, promuove un Forum su “Informazione e cultura della legalità: in memoria di Peppino Impastato a 30 anni dalla sua uccisione-. L’incontro è rivolto alla cittadinanza e, in particolare, alle organizzazioni di volontariato e agli studenti universitari e degli Istituti superiori del territorio messinese. L’appuntamento è martedì 6 maggio, alle 10, presso il Salone delle Bandiere del Comune. Intervengono Pino Maniaci, redattore dell’emittente Tele Jato di Partinico; Luciano Mirone, scrittore e giornalista; il giornalista Riccardo Orioles, fondatore con Giuseppe Fava della testata “I Siciliani-; lo storico Giovanni Raffaele (Università di Messina); Andrea Zummo, Libera Piemonte e associazione Acmos; Gaetano Giunta, presidente del Centro studi Ecos-med di Messina; Marco Olivieri, responsabile dell’Informazione per il Cesv di Messina; Giuseppe D’Avella, giornalista di Radio Street Messina; Daniele De Joannon, redattore del settimanale siciliano “Centonove-. Introduce Salvatore Rizzo, referente Area Promozione del Centro Servizi per il Volontariato di Messina.
In particolare, a Messina, l’iniziativa avviene in collaborazione con il Consorzio Sol.E., la cooperativa sociale Ecosmed, la Fondazione Antiusura “Padre Pino Puglisi- e RadioStreet Messina. La sera dello stesso martedì 6 maggio, a partire dalle 19, a Forte Petrazza (Messina) si svolgerà un momento di incontro e di festa a cui sono invitati i cittadini, i volontari e le associazioni del territorio. Sarà anche un’occasione per incontrare Rita Borsellino, sorella di Paolo Borsellino e per anni punto di riferimento della rete di associazioni contro le mafie Libera, e i promotori dell’iniziativa e i volontari di Liguria e Piemonte. La barca a vela è allestita infatti in collaborazione con Libera Piemonte e l’associazione Acmos, nell’ambito delle manifestazioni nazionali promosse dalla Casa della memoria di Cinisi, in ricordo del trentesimo anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato (9 maggio 1978), la cui storia ha ispirato il celebre film di Marco Tullio Giordana, “I Cento Passi-.
“Nonostante le querele e le minacce, Pino Maniaci continua ad informare su quello che succede a Partinico e dintorni, tanto che giornalisti da tutto il mondo sono arrivati per conoscere Tele Jato e parlarne. Fare informazione in terra di mafia non è facile, ma neanche impossibile. Tele Jato lo fa dal 1999 nel piccolo paese di Partinico, a qualche chilometro da Palermo, vicino a posti come Corleone, San Giuseppe Jato, Terrasini o Cinisi (paese dove si trovava Radio Aut di Peppino Impastato). A partire dalla testimonianza di Pino Maniaci vogliamo riflettere su cosa significhi oggi fare informazione in territori in cui i poteri forti e le mafie sono in grado di fare affari e condizionare l’economia, la politica, la società-, sottolinea Salvatore Rizzo, responsabile dell’Area Cesv di Promozione del Volontariato. “Per aiutarci in questo lavoro abbiamo invitato lo storico Giovanni Raffaele, per tracciare un quadro degli anni in cui maturò il delitto di Peppino Impastato; Gaetano Giunta, ricercatore attento alle dinamiche sociali locali; Luciano Mirone autore del libro “Gli insabbiati-, storia di giornalisti uccisi dalla mafia, e alcuni giornalisti locali per parlarci della loro esperienza-, spiega Rizzo.
