Le funzioni degli Enti Bilaterali per affrontare la crisi economica

Le funzioni degli Enti Bilaterali per affrontare la crisi economica

Le funzioni degli Enti Bilaterali per affrontare la crisi economica

lunedì 09 Marzo 2009 - 09:02

Promuovere interventi atti a sostenere imprese e lavoratori nell'ambito del terziario

Nell’ambito del ruolo tipico della bilateralità, prevista dai CCNL sia del settore Terziario che di quello riguardante il Turismo, si sta svolgendo un dibattito – ricerca per individuare le azioni più congeniali per dare risposte coerenti alle aziende ed ai lavoratori dipendenti. Non poteva sfuggire a questa analisi l’EBT di Messina, promosso in forma paritaria dall’Unione Generale dei Commercianti – Confcommercio e dai sindacati di categoria – Filcams Cgil, Fisascat Cisl ed UilTUcs Uil – che già altre volte è intervenuto con appositi documenti che miravano all’individuazione dei percorsi virtuosi su cui basare l’evoluzione sociale ed economica del territorio provinciale e del suo capoluogo.

Gli attuali segnali di crisi che provengono dal mondo delle imprese e che coinvolgono i lavoratori, impongono una maggiore attenzione a quella che viene definita la logica del servizio verso i due soggetti, che rappresentano nella nostra realtà uno dei capisaldi più importanti, per quanto riguarda la produzione di reddito e di capacità lavorativa. Al momento non si può definire quale sarà l’impatto sul sistema imprenditoriale, vuoi per le dimensioni delle aziende ma vieppiù per il decorso dell’attuale congiuntura negativa di cui sfuggono le dimensioni reali e l’incidenza effettiva sul sistema del credito.

Il territorio provinciale ed il capoluogo, mostrano situazioni difformi tra loro che si possono così sintetizzare: il capoluogo, in cui svolgono un ruolo preponderante i servizi di natura pubblica e privata, oltre ad una sostenuta quota di reddito che proviene dal commercio e dalle professioni; la zona ionica, in cui predomina la ricettività alberghiera e delle seconde case con i poli turistici che fanno capo ai comuni turistici quali Taormina, Castelmola, Giardini, Letojanni e Sant’Alessio; la zona tirrenica, che mostra peculiarità industriali, turistiche e florovivaistiche oltre a talune presenze nel campo dell’agricultura, rispettivamente – Milazzo e Giammoro, Brolo e Capo d’Orlando, il territorio che fa riferimento a Barcellona, ai Nebrodi ed anche al territorio Orlandino; fa zona a sé il polo delle isole Eolie che oltre alle bellezze paesaggistiche unisce alcune specificità enogastronomiche -nel settore dell’accoglienza, questa ampia porzione del comprensorio provinciale presenta possibilità di sviluppo più ampie.

Se si eccettua la componente attinente il comparto agricolo specializzato ed in misura inferiore quello industriale, le possibilità di “lavoro” del territorio dipendono sostanzialmente dal terziario di mercato che si declina nelle sue diverse componenti – commercio, turismo (accoglienza, pubblici esercizi, bar e ristorazione, ecc.) e servizi alle persone ed alle aziende – che stanno mostrando segnali di difficoltà operativa a causa della riflessività dei consumi individuali e collettivi. Il settore del “turismo” peraltro variegato, dato che come già esposto coinvolge direttamente più settori operativi, ed ha riflessi ampi e diffusi in quello che viene definito l’indotto e che comprende anche il settore dei trasporti aerei, terrestri e navali, sui quali al momento pendono incertezze dovute all’assenza di risorse adeguate e tali da non lasciare intravedere al momento le certezze di cui il sistema economico locale invece necessita.

Non si può trascurare in questa sede un fattore di grande importanza, quale l’occupazione nel settore alberghiero e dei pubblici esercizi che presenta situazioni di precarietà dovute alla stagionalità, che caratterizza in particolare le strutture ricettive della nostra provincia, che a prescindere dall’attuale fase di “stanca”, non riescono ad aumentare gli indici di occupazione delle strutture per la mancanza di un’adeguata “politica turistica” che deriva dalla poca attenzione che viene riservata al comparto, che al momento si riducono sensibilmente. Nell’analisi di questo comparto, che con buona ragione viene definito un settore vitale per l’economia siciliana, si devono evidenziare criticità accentuate che traggono origine sia dalla crisi dei consumi, ma anche da fattori endogeni che fanno capo alle singole aziende che hanno basato le loro “politiche” sulla stagionalità – come dato permanente – tralasciando quelle azioni necessarie per rendere meno ciclica la domanda.

La perdurante assenza di una “legge quadro per il turismo” e di un piano dei trasporti capace di supportare le esigenze minime della mobilità collettiva, con il dilatarsi dei tempi necessari per raggiungere le mete turistiche siciliane, sono elementi che influiscono negativamente e vanificano gli sforzi che le imprese affrontano per rimanere sul mercato. Si può affermare che si sente la necessità di una appropriata cabina di regia – così come emerso di recente nell’ambito degli studi per il piano strategico “Messina 2020” riguardante tutto il territorio provinciale – che dovrebbe vedere coinvolte tutte le rappresentanze d’impresa e le organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti, insieme agli Enti Locali ed all’Ente intermedio. In questa sede si dovrebbero vagliare tutte quelle azioni positive che in un modo o nell’altro fanno capo a questi soggetti, vuoi per un più razionale uso delle poche risorse disponibili, ma anche per intercettare quelle provenienti dai fondi europei nel periodo 2007 – 2013, che potrebbero essere l’ultima occasione di sviluppo prima della fuoriuscita dell’isola dall’obiettivo UNO della Comunità Europea.

In questa ottica il Consiglio Direttivo dell’EBT di Messina sta predisponendo gli strumenti più opportuni per dare, sulla base del dettato normativo, il suo apporto fattivo nell’ambito del “sostegno al reddito” dei lavoratori che si trovano in particolari situazioni di difficoltà a causa della riduzione salariale derivante dall’applicazione o meno di ammortizzatori sociali quali la cassa integrazione guadagni o la perdita del posto di lavoro; e comunque in tutte quelle situazioni in cui non sono presenti strumenti in grado di attutire l’impatto negativo che questa fase rifletterà sull’attività delle aziende e sull’occupazione. A margine di questi aspetti che attengono direttamente alla conduzione delle imprese, non si possono sottacere in questa sede, le ripercussioni che esse subiscono sul piano finanziario, sia per il rallentamento delle dinamiche dei rimborsi dovuti per servizi prestati in favore della Pubblica Amministrazione, ma ancor più per la rarefazione del credito se non addirittura per le notevoli difficoltà che esse devono superare per ottenerne di nuovo anche in presenza di condizioni ottimali dei loro bilanci. Liquidità e credito, in senso lato, pur essendo temi che attengono alle singole aziende hanno assunto connotazioni sociali che non possono essere disattese e necessitano di appositi interventi concreti per sostenere i “consorzi fidi”.

Ma al di là dei momenti di supporto, le parti sociali che si riconoscono nell’Ente, pur nelle specifiche peculiarità che fanno capo alle rappresentanze d’impresa ed al mondo del lavoro, auspicano che la Regione Siciliana con gli Assessorati al Lavoro, al Commercio ed al Turismo e gli Enti Locali – Amministrazione Provinciale e singoli Comuni – in cui più forti si registrano situazioni di disagio derivanti dall’attuale congiuntura sfavorevole, vogliano istaurare dei tavoli di confronto nei quali fare il punto ed individuare di conseguenza percorsi ed azioni tali da offrire un punto di riferimento alle imprese ed ai lavoratori.

Non si può infatti ipotizzare un coinvolgimento degli Enti Bilaterali che superi le disposizioni normative e regolamentari, pur essendo essi uno degli strumenti utilizzabili dalla collettività per andare incontro ad esigenze reali e cogenti per il mondo del lavoro nella sua interezza. Confcommercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl ed UilTUcs Uil di Messina, nell’ambito del ruolo che svolgono in seno all’EBT della provincia di riferimento, offrono quindi la loro collaborazione per sostenere lo sforzo complessivo da porre in essere, per andare incontro alle attese della collettività di cui esse sono parte integrante, nel rispetto dei ruoli e dei compiti previsti dalla normativa vigente.

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