Secondo il presidente Crisafulli il comune in tre anni costretto a spendere 450 mila euro di rimborso spese ai Caf

Al centro del dibattito la gestione del Bonus Sociale sulla bolletta Enel che permette ai cittadini di ottenere un’agevolazione nel pagamento e che il comune di Messina ha deciso di affidare ai Caf. Una scelta che, a detta del presidente di Messina Solidale Onlus Francesco Crisafulli rappresenta per palazzo Zanca solo un’inutile spesa: « Il Comune “brucia” 450.000 euro in tre anni di cui solo 300.000 entro pochi mesi per il rimborso da dare ai Caf per la gestione del cosiddetto bonus per l’energia elettrica previsto dal Governo – afferma Crisafulli – l’amministrazione con una decisione di Giunta, ha infatti deciso, (non prevedendone la voce di spesa) ritenendolo indispensabile secondo una invocata direttiva Anci, di delegare ai Caf la gestione del bonus Enel per i circa 50.000 cittadini aventi diritto».

Una decisione logicamente inspiegabile, spiega il presidente, poiché Messina Solidale si era offerta di assistere tutti i cittadini messinesi richiedenti il bonus Enel in convenzione gratuita con il Comune: «Non spetta certo a noi esprimere giudizi- sottolinea crisafulli – ma non possiamo non domandarci come mai il Comune, trovandosi in una situazione economica sull’orlo del dissesto finanziario, abbia optato invece per una soluzione che prevede un rilevante impegno di spesa».

(foto Dino Sturiale)