Con gioia satanica nel volto.....Una tragedia senza tempo

Con gioia satanica nel volto…..Una tragedia senza tempo

Con gioia satanica nel volto…..Una tragedia senza tempo

giovedì 05 Febbraio 2009 - 21:15

Con gioia satanica nel volto, il giovane ebreo dai capelli neri tende un agguato all’ignara fanciulla che rende impura col suo sangue … Con ogni mezzo tenta di distruggere le fondamenta razziali del popolo che ha deciso di sottomettere … Furono e sono gli ebrei a portare i negri in Renania, sempre con il medesimo segreto e il chiaro scopo di rovinare l’odiata razza bianca, per mezzo della bastardizzazione che necessariamente seguirà, gettandola giù dalle sue altezze culturali e politiche e assurgendo, l’ebreo, a suo padrone.

Queste le parole usate da Hitler per definire il popolo sul quale scatenerà la furia della Germania. Come si spiega però la presenza di un odio così radicato? Il fascino mostrato dalla popolazione, il cui profondo antisemitismo caratterizzerà l’Europa in guerra? Quell’antisemitismo, che pur velato dal pudore, era presente in altre nazioni europee, e che di colpo di fronte al dramma consumatosi, sarà dimenticato.

I campi di concentramento, lo sterminio di massa sono solamente il punto di arrivo di un processo iniziato già sul finire del 1800. Il giornalista tedesco Wilhelm Mar, intorno al 1870, è il primo che inizia a parlare di antisemitismo, parola oggi ampiamente diffusa nel nostro vocabolario.

In passato l’odio nei confronti delle comunità ebraiche nasce da motivazioni religiose, il rifiuto della salvezza offerta da Gesù e il delitto del quale erano stati ritenuti responsabili. La concezione di Mar definisce quello ebraico, come un popolo biologicamente straniero, appartenente ad una razza diversa.

L’odio e la discriminazione non nascono con Hitler, anche se con il dittatore l’antisemitismo sarà destinato a raggiungere le sue forme più orrende. Ancora fra il 1870 e il 1880, mentre si fanno strada i primi fermenti nazionali, inizia ad essere secerne la tossina dell’odio razziale. L’antisemitismo assume in Francia i contorni di una vera e propria moda, coltivata e ingrassata dai monarchici e dal clero cattolico. In Russia vengono elaborate, in tal senso, delle leggi il cui fine sarà limitare il diritto di residenza degli ebrei.

L’astuzia o follia, come la si vuol chiamare, di Hitler fu di riuscire a coltivare e far crescere qualcosa che già era connaturato in seno alla popolazione. Il compito, sicuramente, risultò più facile potendo far leva sul risentimento delle masse per le drammatiche condizioni in cui versavano le finanze tedesche. Tutte le teorie elaborate da scrittori e intellettuali avevano descritto sino a quel momento gli ebrei come naturalmente egoisti, mercenari, materialisti e vigliacchi.

Dopo l’invasione nazista della Polonia nel settembre del 1939, inizia a prendere corpo il piano del dittatore. In Polonia è presente una nutrita comunità ebraica e in ogni città conquistata vengono presi e costretti a sgomberare le macerie, portare carichi pesanti. Subiranno la spoliazione di tutti propri averi, privati dei gioielli e infine della vita. Con l’invasione dell’URSS, nel 1941, inizieranno a definirsi i contorni della tragedia. Truppe speciali verranno impiegate con lo scopo precipuo di condurre, fuori dalle città conquistate, la popolazione giudea, ignara dell’imminente massacro.

L’opera di distruzione si farà ancora più sistematica e cruente con i sempre più frequenti esperimenti basati sull’uso di gas tossici. Inizialmente verranno inviati contenitori mobili di gas a ciascun battaglione, ma in seguito saranno allestite sistemazioni più stabili. Inizia così la costruzione di campi di sterminio a Chelmno, Auschwitz, Soribor, Majdanek, Treblinka e Belzec.

Crea sconcerto l’affermazione del vescovo Richard Williamson che, in passato, ha negato l’esistenza delle camere a gas e ancora più sconcertanti le dichiarazioni di don Abrahamowicze in merito al loro utilizzo: io so che le camere a gas sono esistite almeno per disinfettare, ma non so dire se abbiano fatto morti oppure no, perché non ho approfondito la questione.

Approfondire la questione?

Le cifre parlano chiaro, il solo campo di Auschwitz, il principale campo di sterminio, poteva contenere sino a 140000 internati, aveva 5 forni crematori, che potevano servire a cremare più di 10000 corpi al giorno. Qui sarebbe stata decisa, in maniera arbitraria, la morte di più di 2 milioni di ebrei. Anche quando apparirà chiaro che la fine del conflitto è vicina, non verrà concessa tregua al trasporto di vagoni carichi di ebrei. Alla fine della seconda guerra mondiale l’ebraismo europeo esce decimato, si arriveranno a contare più di sei milioni

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