Gestito dalla “Comunità Faro- in collaborazione con il Commissariato Sud della Polizia, informerà i giovani delle scuole medie ma anche gli adulti.
Sulla tossicodipendenza hanno tutti da imparare, i più giovani ma anche, forse soprattutto, gli adulti. E su questo principio che si basa il progetto «LSD – Lascia Stare le Droghe», che non a caso utilizza una sigla che riconduce ad una delle sostanze stupefacenti più pericolose.
Lo ha presentato stamani il consiglio della III Circoscrizione, che ha approvato una serie di progetti nell’ambito culturale e sociale, pensati per gli anziani, i giovani, le famiglie e le scuole, in aggiunta al classico cartellone natalizio. Benedetto Vaccarino, presidente del Consiglio di quartiere, sottolinea come «la III Circoscrizione è l’unica ad essersi dotata di un regolamento interno per l’affidamento a terzi di manifestazioni sportive, ricreative e culturali, con il quale il Consiglio ha voluto disciplinare le proprie politiche fissando tempi, modalità e criteri per la scelta delle iniziative da realizzare».
Il progetto “LSD- è il primo della serie, ed è stato affidato alla Cooperativa “Comunità Faro-, che gestirà le varie attività in collaborazione con il Commissariato Sud della Polizia di Stato, diretto dalla dott.ssa Stramandino. L’ideatore del progetto è il consigliere Enrico Pistorino (nella foto), il quale ha specificato che esso è rivolto ai ragazzi delle terze classi delle scuole medie del territorio, e consiste in trenta ore suddivise in quindici incontri da due ore ciascuno, e già partito e durerà otto mesi. I tre obiettivi primari sono: sensibilizzare ed informare sui rischi derivanti dall’uso delle droghe; fornire strumenti di prevenzione attraverso l’informazione; diffondere una cultura di solidarietà e rispetto, avvicinando i cittadini alle istituzioni ed agli organismi preposti, fornendo opportunità e strumenti attraverso il sostegno di un migliore rapporto umano. I destinatari non sono solo gli studenti, che alla fine delle scuole medie sono nel pieno della fase nevralgica della crescita, ma anche i genitori, gli insegnanti, i parroci, i volontari, i catechisti, gli operatori scolastici, ovvero tutti quegli attori sociali il cui ruolo può essere determinante nella lotta alla tossicodipendenza. Saranno organizzati eventi, tra cui incontri con esperti e uno psicologo, verranno diffusi 1000 depliant informativi e 200 locandine, e a fine corso verrà realizzato un dvd con immagini, interviste e documentazioni a conclusione delle attività svolte.
«E’ una bella esperienza di collaborazione tra istituzioni diverse – afferma Enrico Pistorino – e mi piace constatare la grande disponibilità da parte delle scuole, che ci hanno chiesto con forza di proseguire con attività di questo tipo». Libero Gioveni invece mette l’accento su come «sarebbe stato facile e più “visibile- far andare in giro qualche Babbo Natale in più, invece il nostro quartiere ha voluto dare un segnale nel campo sociale». Non manca una piccola nota polemica, sollevata dal consigliere Raimondo Burrascano, il quale ha sottolineato che le migliaia e migliaia di euro che il Comune spende nel settore sociale non portano a risultati concreti, considerati i continui episodi di bullismo e di teppismo che ogni giorno la cronaca fa registrare.
