Mi iscrivo all'Università: una mattina di ordinaria follia

Mi iscrivo all’Università: una mattina di ordinaria follia

Redazione

Mi iscrivo all’Università: una mattina di ordinaria follia

mercoledì 05 Settembre 2007 - 11:26

La testimonianza di Alberto, una futura matricola

Immatricolarsi all’Università di Messina può nascondere delle insidie. E fare nascere “profonde- riflessioni. Quella che segue è la cronaca della mattinata di un aspirante studente messinese. «Stamattina mi sveglio di buon’ora per andare alla segreteria della Facoltà di Lettere. Appena arrivato vedo la preventivabile ressa di persone che si affollano davanti allo sportello; entro e mi metto in coda. Certo, non essendoci sbarre divisorie o serpentine, capire quale sia il proprio turno può risultare un po’ difficile. Continuo comunque ad avanzare e inizio a vedere le reazioni dei primi -fortunati- arrivati indenni al traguardo dello sportello: c’è chi ha fatto un’ora di fila perché aveva dimenticato una password, chi viene usato come pallina pazza e lanciato dapprima in segreteria didattica poi in un’altra segreteria, solo per ottenere un’informazione. O addirittura mandato alla sede centrale perché sfornito di alcuni moduli necessari per l’iscrizione.

Alla fine, dopo una buona ora, riesco ad arrivare allo sportello, sbrigo le mie pratiche, ma nella mia mente alcuni quesiti mi assillano: «Sarebbe tanto difficile aprire uno sportello informazioni, evitando a persone che necessitano solo di un chiarimento o di sapere se hanno tutti i documenti necessari per sbrigare la pratica di fare una fila chilometrica. E sveltendo di conseguenza le operazioni?» «Essendo un periodo di ressa dovuto alle iscrizioni e agli esami incombenti, non si potrebbe aprire un secondo sportello per evitare lunghe file?» «E che dire di quelle diavolerie tecnologiche, i numerini di carta con il tabellone elettronico stile salumeria (N.B. il sistema c’è all’interno della segreteria, ma è spento), che potrebbero evitare inutili code?»

E mentre queste domande continuano a circolare tra i miei neuroni affaticati, e penso che forse siano solo utopie dovute ai troppi film di fantascienza visti, improvvisamente questi nefandi pensieri abbandonano la mia testa e capisco il perché di questa situazione: ma certo! Queste migliorie non sono state apportate in quanto il servizio attuale è strutturato per garantire agli studenti almeno un’ora di salutare sauna, in modo da smaltire il peso eccessivo. Speriamo almeno non mi arrivi il conto a casa».

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