Migliaia di messinesi si uniscono al grido di “Viva Maria-. L'arcivescovo: «Bisogna guardare in alto»

Migliaia di messinesi si uniscono al grido di “Viva Maria-. L’arcivescovo: «Bisogna guardare in alto»

Redazione

Migliaia di messinesi si uniscono al grido di “Viva Maria-. L’arcivescovo: «Bisogna guardare in alto»

sabato 16 Agosto 2008 - 01:27

Impressionante afflusso di persone alla processione della Vara. Il messaggio di mons. La Piana: «Ritroviamo il senso civico che stiamo perdendo, la città può tornare agli antichi splendori»

E’ durata poco oltre le due ore e ha coinvolto più di centomila fedeli la processione della Vara che ha caratterizzato, come ogni anno, il Ferragosto messinese. Una tradizione che si è rinnovata a partire dalle prime ore del mattino, quando sono state montate le gomene lunghe 110 metri. Puntuale alle 19 la partenza, con tanto di primi fuochi pirotecnici, da piazza Castronovo. Ci sono molti volti giovani tra i tiratori, una sorta di ricambio generazionale che doveva prima o poi iniziare, mentre “a bordo- della macchina votiva non può mancare, tra gli altri, Franco Molonia, al quale due giorni prima è mancata la madre, facendo assumere all’evento un significato del tutto particolare.

Non si sono registrati momenti particolarmente critici, il frangente “clou-, quello della “girata- di via I Settembre, si è svolto come ogni anno alla perfezione, nonostante negli stacchi precedenti ci sia stata qualche difficoltà nel far partire la Vara, a causa dell’eccessiva presenza di spettatori anche in mezzo alla carreggiata del viale Garibaldi. Una decina di minuti dopo le 21.00 l’arrivo a Piazza Duomo, accolto dall’applauso delle migliaia di fedeli assiepati di fronte alla cattedrale e ai piedi del palco delle autorità. Accanto all’arcivescovo mons. Calogero La Piana ci sono il sindaco Giuseppe Buzzanca, il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, il prefetto Francesco Alecci, che ha partecipato anche alla classica preghiera di fronte alla Prefettura dedicata alla Madonna, e altri esponenti politici dei due palazzi.

Il messaggio di Mons. La Piana è stato una sorta di appello ai messinesi: «Bisogna guardare in alto, non solo ai tanti mali che pur affliggono la città». Secondo l’arcivescovo la Vara è una sorta di metafora del percorso che Messina e i suoi cittadini dovrebbero seguire, con «la corda della speranza» e quel «camminare insieme» verso un obiettivo, che nello specifico è stato far giungere la Vara a destinazione, ma nella vita di tutti giorni deve essere far risorgere la città. «Ci deve essere la speranza – ha detto La Piana – ma anche e soprattutto la certezza che si può cambiare e tornare allo splendore che nei secoli ha caratterizzato la città». E non a caso l’arcivescovo ha parlato di «un senso civico che stiamo perdendo e che va recuperato».

(nella foto di Dino Sturiale: mons. Calogero La Piana, e alle sue spalle il comandante Ferlisi)

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