Obiettivo 2015. Essere donna nel nuovo millennio

Obiettivo 2015. Essere donna nel nuovo millennio

Redazione

Obiettivo 2015. Essere donna nel nuovo millennio

sabato 24 Maggio 2008 - 06:44

Interessante conferenza del -Centro Senza Frontiere-

Combattere per i propri diritti, fare un nuovo passo avanti ogni giorno, per poi volare verso la libertà. Non è utopia, ma un sogno possibile, da attuare attraverso azioni concrete. Il 21 maggio scorso, nei locali del Centro Senza Frontiere, la condizione della donna è stata l’argomento della conferenza “Obiettivo 2015. Essere donna nel nuovo millennio-. Dopo una breve introduzione di Lucy Fenech, responsabile del Centro, è intervenuta Josephine Runci, dott.ssa in Relazioni Internazionali, che ha discusso informazioni e dati ufficiali sul tema davanti a un pubblico di giovani interessati, che hanno partecipato al dibattito a fine conferenza.

Nonostante la Dichiarazione universale sui diritti umani (1948) e la Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne (1979), troppe sono ancora le disuguaglianze puramente “di genere-, troppe le donne e le bambine che non hanno voce né diritti, specialmente in Medio Oriente e nel Sud del mondo, ma anche nel nostro Occidente.

Il 3° obiettivo del millennio, da attuare, secondo l’ONU, entro il 2015, consiste nel promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne. Nella famiglia, nel lavoro e nella sfera politica, esiste un microcosmo che si muove, proprio in quei Paesi dove la situazione appare più disperata.

Le iniziative volte a promuovere l’alfabetizzazione e il “microcredito- per finanziare le attività delle donne, dimostrano che una donna istruita adeguatamente e messa in grado di esprimere le proprie potenzialità avrà figli meglio nutriti, più in salute e tenderà a migliorare le condizioni familiari in generale.

In campo politico, la percezione del problema è critica: a luglio 2006, le donne costituiscono meno del 17% dei parlamentari a livello mondiale; spesso detengono cariche ministeriali nei settori della famiglia, delle politiche sociali e dell’istruzione, ma in tutto il mondo soltanto 13 donne sono state ministro della Difesa e solo 9 ministro dell’Economia, secondo una verifica effettuata nel 2005 dall’UIP (Unione inter-parlamentare).

Tuttavia, anche in questo caso, una maggiore consapevolezza dei propri diritti può diventare per le donne una marcia in più, per realizzare quell’eguaglianza di genere che, giorno dopo giorno, può diventare possibile.

(nella foto Lucy Fenech e Josephine Runci durante la conferenza)

Sergio Busà

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