L'Osservatorio dei Minori -Lucia Natoli- fa un bilancio dei primi mesi di attività, ricordando la direttrice che voleva promuovere la sua creazione e la tragedia che la uccise

L’Osservatorio dei Minori -Lucia Natoli- fa un bilancio dei primi mesi di attività, ricordando la direttrice che voleva promuovere la sua creazione e la tragedia che la uccise

Redazione

L’Osservatorio dei Minori -Lucia Natoli- fa un bilancio dei primi mesi di attività, ricordando la direttrice che voleva promuovere la sua creazione e la tragedia che la uccise

venerdì 22 Agosto 2008 - 11:18

La Natoli a giugno 2007 aveva apprezzato l'idea della collaborazione con le associazioni. Un discorso che sarebbe dovuto riprendere dopo l'estate

Un ricordo doloroso fa da sfondo a tutte le attività dell’Osservatorio per i Minori di Messina, anche alle più festose. Lo hanno ricordato oggi le associazioni che compongono l’Osservatorio, nel primo anniversario della morte di Lucia Natoli. L’Osservatorio, infatti, era in incubazione sin dalla primavera dell’anno scorso, e quando Lucia Natoli ne sentì parlare sposò l’idea e assicurò che avrebbe lavorato al progetto. Purtroppo due mesi dopo il rogo di Patti stroncò la sua vita, insieme a quelle di altre 5 persone, tra cui la madre e il marito. Questo, e non solo, il motivo alla base della decisione di intitolare alla direttrice dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Messina l’Osservatorio, e di continuare il lavoro svolto con i giovani e le famiglie anche nel suo nome. Natoli, infatti, era nota per l’impegno in favore dei diritti dei giovani, soprattutto di quelli svantaggiati da condizioni sociali o fisiche.

L’occasione di oggi è valsa alle associazioni componenti l’Osservatorio a sottolineare che le vittime del rogo di Patti non hanno ricevuto nessuna dimostrazione di stima o un atto formale da parte delle pubbliche amministrazioni. Una disattenzione che si rispecchia nella mancanza, a Messina e in tutti i comuni della provincia, di un adeguato piano di Protezione civile, nel perdurare di tante emergenze sicurezza, anche negli edifici pubblici, soprattutto le scuole, e nella non totale efficacia delle azioni contro il rischio incendi, sempre incombente, nonostante i tanti morti e i danni al territorio.

Le associazioni che compongono l’Osservatorio sono 10 (-Meter & Miles-, -Faro-, -Consulta Rodari-, cooperativa -Insieme per il 2000-, -Telefono amico-, -Centro di aiuto alla vita Vittoria Quarenghi-, -Acca Gaia-, -Lelat 2000-, -Cif – Centro italiano femminile- e -Anpe – Associazione nazionale pedagositi-, e operano in collaborazione con l’Uism, diretto adesso dalla dottoressa Maria Palella, ma anche con la III e la V Circoscrizione. Da giugno (cioè dalla firma del protocollo d’intesa con l’Uism) ad oggi, l’Osservatorio ha dato vita a progetti come la -Giornata del Gioco-, l’avvio della petizione per l’introduzione del reato di pedofilia, il concorso fotografico -Luoghi e non luoghi della nostra città-, rivolto alle scuole di tutti i gradi.

«Noi ci rivolgiamo ai giovani ma anche alle famiglie – ha spiegato Ninni Valentini, della cooperativa -Insieme per il 2000- -. Abbiamo tra l’altro attivato uno sportello interculturale presso la V Circoscrizione (aperto ogni giovedì dalle 15,30 alle 17,30), dove accogliamo chiunque abbia bisogno di essere ascoltato. Vorremmo creare una rete sociale tra le associazioni e la città. Il nostro punto di partenza è l’analisi del bisogno, che è tanto, e dell’esistente, che è poco, per cercare risposte concrete.» «Nella speranza – ha aggiunto Olga Cancellieri, della -Consulta Rodari- – che qualcuno dei nostri progetti, anche solo uno, venga sposato dalle istituzioni.»

Per adesso, di contro, si registra il mancato rinnovo dei finanziamenti per il progetto di animazione estiva per ragazzi svantaggiati, finanziato l’estate scorsa dall’Amministrazione Genovese. Su questo versante l’Osservatorio lancerà un segnale, organizzando a fine mese una grande festa su una spiaggia messinese insieme ai ragazzi che hanno partecipato al progetto. Proveranno a fare tanto di quel rumore che sarà impossibile non sentirli.

Nella foto i rappresentanti dell’Osservatorio dei Minori riuniti stamattina alla Provincia

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