Polo Oncologico: evitare un nuovo schiaffo alla città

Polo Oncologico: evitare un nuovo schiaffo alla città

Polo Oncologico: evitare un nuovo schiaffo alla città

mercoledì 15 Ottobre 2008 - 12:59

Irrinunciabile la costituzione della struttura a Messina, già avviata ed in fase avanzata di lavori, anche nell'ottica di una notevole riduzione degli sprechi di risorse

Sono notevoli i progressi della ricerca oncologica ed innegabili i progressi nelle cure e nella prevenzione primaria e secondaria. Varie migliaia, purtroppo ancora, i malati, solo nella nostra Isola. Per rispondere alle esigenze della salvaguardia della salute dei cittadini siciliani, era stata stabilita la creazione di un Polo oncologico d’eccellenza nella nostra città già nell’ormai lontano 2002, sotto il dicastero sanitario del Ministro Sirchia ed erano state delineate le linee guida che indicavano anche la costituzione di Poli sanitari d’eccellenza nella città di Palermo, che vedeva assegnata la creazione di un Polo pediatrico e nella città di Catania, nella quale si sarebbe costituito un Polo ortopedico.

Il rischio concreto da evitare adesso è che non se ne faccia più nulla, almeno nei riguardi del Polo oncologico previsto per Messina e per il quale erano stati decisi stanziamenti regionali notevoli e non lontani dai 40 milioni di euro, dei quali circa 15 già spesi.

“Per ora si continua, perché ci sono comunque lavori già appaltati- – sostiene Pippo Crosca, responsabile della CGIL Medici dell’Azienda Papardo – “Quando s’intraprendono delle opere di rilevante importanza e che riguardano in particolar modo la salute di tutti noi, si suppone che tali imprese rispondano ad un’attenta analisi effettuata preventivamente sui bisogni e sulle carenze del territorio. Si era scelto di costituire i Poli sanitari d’eccellenza proprio per evitare i cosiddetti ‘viaggi della speranza’, che prevedevano una migrazione costante da parte di cittadini siciliani alla ricerca di strutture d’eccellenza nel nord Italia. Noi abbiamo del personale sanitario altamente professionale e qualificato e non credo affatto che questi viaggi fossero dettati da una sfiducia nei loro confronti, che rimane, anzi, molto alta e lo sarebbe ancora di più se gli operatori fossero messi in condizione di dimostrare, fino in fondo, tutte le loro capacità. E non mi si possono additare ora motivi di budget, perché la razionalizzazione delle risorse avrebbe dovuto prevedere da tempo la dispersione delle potenzialità e delle risorse mediche, oltre che strutturali: sono stati trasferiti e divisi interi reparti, dispersi altrove alcuni dei loro componenti. Solo per farle un esempio, è stato diviso un intero quartiere operatorio, composto da una decina di sale, perché 5 di esse avrebbero dovuto servire, in Azienda Papardo, la costituenda oncologia del Polo di eccellenza! Per non parlare poi delle varie penali che la Regione sarebbe costretta a pagare alle ditte alle quali sono stati conferiti dei lavori se ora non dovessero essere più conclusi.-

Su questa vicenda interviene anche l’onorevole Ardizzone: “Ho già inviato un’interrogazione all’Assessore alla Sanità regionale Massimo Russo, sulla quale deve ancora rispondermi. Personalmente resto molto perplesso sulle supposte intenzioni, ora, della creazione di un Polo di eccellenza oncologico all’Istituto ‘Garibaldi’ di Catania, quando il progetto originale prevedeva la costituzione di un Polo d’eccellenza nella nostra città. Potrei essere possibilista perfino sull’abolizione delle Fondazioni, come indicato ora dalla Regione, a patto che l’Università ed il Policlinico conservino comunque un loro ruolo, poiché è davvero impensabile la costituzione di un Polo d’eccellenza senza la Ricerca. Credo che mai come in questa fase sia auspicabile, da parte di tutti i messinesi e della loro classe dirigente in particolare, rimanere uniti e vigilare per la tutela e la salvaguardia di un bene che non può essere oggetto di speculazione politica o divisioni.-

“Ho chiesto più volte alle istituzioni locali competenti e, solo due mesi fa, con un’interpellanza, a che punto fossimo arrivati con la costituzione del Polo oncologico di Messina- – commenta il consigliere Pippo Rao –“Francamente, a parte una singola risposta, da parte del direttore generale dell’Azienda Papardo, dottor Sirna, non m’è giunta alcuna indicazione. Si stava lavorando ad un modello che avrebbe previsto, oltre alla costituzione del Polo oncologico a Messina, anche la realizzazione di un Centro di riabilitazione d’alta specializzazione presso l’ex Ospedale Margherita. A parte i sacrifici imposti al management e all’intera struttura – cito solo, a titolo d’esempio, quello del Centro Grandi Ustionati – e gli sprechi di risorse irreversibili, nel caso effettivo la Regione non dovesse più procedere nella costituzione del Polo a Messina, mi sentirei umiliato come messinese e chiedo che i cittadini vengano informati sull’ennesimo possibile schiaffo che la nostra città andrebbe a ricevere.-

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