A Messina le nuove tappe del Laboratorio viaggiante multimediale di -Discovery Clinic-
Dopo il grande successo ottenuto nelle precedenti edizioni, prosegue la grande
iniziativa di sanofi-aventis e Bristol-Myers Squibb per migliorare la prevenzione e la terapia dell’ictus cerebrale.
A Messina, giovedì 26 marzo a Piazza lo Sardo sarà presente il Laboratorio viaggiante multimediale del progetto di educazione medica continua Discovery Clinic, giunto alla seconda edizione.
Dopo aver percorso nel biennio 2007/08 circa 25.000 chilometri, aver toccato 88 città e coinvolto quasi 3.000 medici partecipanti, sta nuovamente percorrendo le strade di tutta Italia.
L’edizione attualmente in svolgimento prevede tappe in altre località italiane fino al prossimo mese di aprile. Gli specialisti in Neurologia ed in Medicina Interna si incontreranno a bordo del laboratorio multimediale per confrontare le migliori strategie di approccio dell’ictus cerebrale, discutendo sulle importanti novità per combattere l’aterotrombosi e mantenere aperte le -autostrade- che portano sangue al cervello.
In Italia le persone colpite da ictus cerebrale sono oltre 900.000 e ogni anno se ne aggiungono 195.000 nuovi casi. I pazienti sono spesso anziani, con più di 75 anni.
Approfondimenti scientifici, valutazione in diretta dell’impatto che le tecnologie diagnostiche come la TC e la risonanza magnetica possono avere sulla possibilità di identificare rapidamente l’origine dell’evento cerebrovascolare, discussione di casi clinici attraverso relazioni di altissimo livello. Tutto questo con gli obiettivi puntati sulla prevenzione, ovvero alla difesa di chi è a rischio o ha già avuto un ictus causato dall’aterotrombosi, condizione patologica che favorisce proprio la formazione di -ostacoli- lungo la circolazione del sangue. Questo il programma scientifico che attende gli esperti, ospiti del -Laboratorio viaggiante multimediale- che porta in giro per l’Italia il progetto di educazione medica continua Discovery Clinic.
L’iniziativa è rivolta agli specialisti in Neurologia e Medicina Interna e interessa quindici località su tutto il territorio nazionale, nell’ambito di un programma che vedrà il -Laboratorio viaggiante multimediale- sulle piazze di piccoli e grandi centri italiani. Il progetto -Discovery Clinic-, unico in
Italia nel settore, rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di
sanofi-aventis e Bristol-Myers Squibb nel miglioramento delle conoscenze mediche per una miglior cura del paziente.
Sotto la lente di ingrandimento dei partecipanti ci sarà l’ictus cerebrale, una
lesione che colpisce 195.000 persone ogni anno in Italia. -L’ictus è una
lesione del cervello legata all’interruzione dell’apporto di sangue, e quindi di
ossigeno, in una determinata zona del nostro sistema nervoso centrale e – spiega
il Prof. Placido Bramanti, Direttore Scientifico dell’IRCCS Centro Neurolesi
Bonino-Pulejo di Messina, unico IRCCS pubblico del Sud Italia – come
l’infarto, provoca la morte definitiva di una zona di tessuto cardiaco, così
l’ictus distrugge definitivamente un gruppo di neuroni cerebrali. Identificare
precocemente l’origine dell’ictus è fondamentale per impostare rapidamente il
miglior trattamento-.
L’ictus può essere di natura ischemica, causato da un coagulo di sangue che
ostruisce un’arteria che irrora il cervello, oppure di natura emorragica, legato
alla rottura di un vaso sanguigno del cervello. Gli ictus ischemici rappresentano almeno l’80 per cento dei nuovi casi che ogni anno si verificano in Italia.
Pertanto mantenere fluido il sangue è uno dei principali obiettivi della
prevenzione, soprattutto dopo che si è manifestato il primo ictus oppure un attacco ischemico transitorio (TIA). Il TIA, pur non determinando danni permanenti, rappresenta un segnale d’allarme da non sottovalutare.
Ai fini della prevenzione occorre combattere efficacemente il fenomeno
dell’aggregazione piastrinica, che porta questi elementi del sangue ad unirsi tra loro formando nuovi trombi nel processo che gli esperti definiscono
-aterotrombosi- – prosegue il Prof. Bramanti -.
A questo scopo ha dimostrato i suoi benefici la terapia antiaggregante, che mira a ridurre la tendenza delle piastrine a legarsi tra loro, evitando così la
formazione di un trombo all’interno del vaso. Questo fenomeno è oggi combattuto
efficacemente attraverso l’utilizzo di diversi farmaci antiaggreganti e tra questi il clopidogrel appare notevolmente efficace e ben tollerato – fa sapere il professore -.
-Questo trattamento ha recentemente ottenuto la rimborsabilità da parte del
Servizio Sanitario Nazionale nella prevenzione a lungo termine dell’ictus e
dell’infarto nei pazienti per i quali vi è una controindicazione all’utilizzo di
ASA o ticlopidina. Grazie a questo approccio è possibile ridurre i rischi di ictus e di altre manifestazioni patologiche correlate come l’infarto.
Dagli specialisti arrivano anche altre raccomandazioni in aggiunta alla terapia
farmacologica: tenere sotto controllo o eliminare diversi fattori di rischio, come l’ipertensione, l’eccesso di colesterolo LDL, il diabete, il sovrappeso ed il fumo. Combattere le cattive abitudini è il primo, importante passo per mantenere in forma le arterie, vere e proprie autostrade che portano sangue e ossigeno al cuore e che devono rimanere sempre -libere-.
Appuntamento oggi a Piazza Lo Sardo (piazza del popolo) con la clinica viaggiante per conoscere meglio cause e rischi su ictus ed infarti. Obbiettivo primario, -la prevenzione-.
