In alcune vie di Messina nord, i cittadini si risvegliano con l'assordante rombo di motori e, nel tentare di attraversare, rischiano di essere travolti: ma chi autorizza tali follie?

I messinesi vanno a letto la notte di sabato, come tutti, tentando di pigliar sonno, dopo una settimana trascorsa lavorando duramente (chi fortunatamente un lavoro lo ha ancora), tra i patemi che ci affliggono ormai da mesi, quelli internazionali, dalle stragi operate da terroristi alle beghe della politica estera e nostrana e quelli locali, con un Comune che si barcamena tra proteste (ogni giorno una) e manifestazioni di lavoratori e precari giustamente timorosi per l’eventuale perdita del proprio posto di lavoro o per stipendi che non arrivano ormai da mesi e si risveglia, prematuramente, al mattino della domenica, nel frastuono dei motori. “Forse staremo ancora sognando di essere a Indianapolis- – avrà certamente pensato qualche residente di Messina nord, nel dormiveglia bruscamente dissoltosi.

Una volta vinto definitivamente il sonno, suo malgrado, affacciatosi alle finestre del Viale Giostra o di Viale Regina Elena avrà visto transitare velocemente delle auto, senza l’ombra della presenza di un solo vigile urbano (categoria sofferente come tante in una città senza ormai certezze né programmazione) e poi, scendendo a farsi una passeggiata, avrà anche scorto qualche anziano passante in netta difficoltà, nel tentativo di non essere travolto, in una delle due vie già non nuove ad un pericolo sempre più montante, con moto ed auto lanciate a folli velocità (lo scriviamo prima che ci scappi il morto, che sicuramente, se si va avanti di questo passo, si verificherà) e con l’aggravio di queste auto rombanti e sfreccianti tra altre auto, a velocità più consistenti ed impegnate in slalom azzardati ed attrezzate per autopiste certamente più attrezzate delle nostre vie di transito. E meno male che ci dicono che siamo in un periodo di grande austerity, in cui tutti dovremmo tirare la cinghia! Ma lo spreco di carburante e l’inquinamento aggiunto, oltre quello acustico, da parte di questi veicoli, lo consideriamo il prezzo da pagare per un attività ludica che nessuno dei residenti ha richiesto? ‘Panem et circenses’ sostenevano gl’Imperatori romani: francamente sul pane credo che i nostri concittadini certamente possano concordare ma sul resto potremmo porre dei dubbi. Almeno, vogliamo, prima di rilasciare autorizzazioni che qualcuno avrà certamente rilasciato, assicurare l’ordine pubblico e che alcuna attività rechi grave nocumento ai cittadini? “Pensa- – mi dice il negoziante all’angolo – “che queste manifestazioni un tempo le facevano anche di notte!- Ergo, lungi dal colpevolizzare esclusivamente qualche politico attuale, poiché evidentemente della superficialità c’è sempre stata, quelli attuali si piglino comunque le proprie responsabilità e rispondano: in questo momento particolare di ‘stretta’ economica e nel quale è più che mai necessario non disturbare almeno il sonno tonificante dei nostri concittadini (più di qualcuno sono certo concorderà, anche se i messinesi è bene che prima o poi si sveglino da sé, senza l’ausilio di rombanti motori) e soprattutto assicurare loro la massima tranquillità nelle loro mete quotidiane, financo quelle mattutine, facendo in modo che non diventino ‘a rischio necrologico’ o ‘sanitario’, senza l’ausilio di vigili nelle vie ‘a rischio’, era davvero necessario autorizzare questa follia?