Rischio occupazionale tra i lavoratori della Società Wagon Lits in Sicilia

Rischio occupazionale tra i lavoratori della Società Wagon Lits in Sicilia

Rischio occupazionale tra i lavoratori della Società Wagon Lits in Sicilia

mercoledì 25 Febbraio 2009 - 22:14

Effetti inevitabili dell’abbandono del Gruppo Trenitalia nell’isola

Gli effetti del progressivo abbandono di Trenitalia nel territorio siciliano non tardano a farsi sentire sull’indotto ferroviario della regione. A rischio sono i livelli occupazionali della società Wagon Lits che gestisce nell’Impianto di Messina i servizi di accompagnamento notte e ristorazione sui treni a lunga percorrenza di Trenitalia in partenza dalla Sicilia. “Per un centinaio di lavoratori” – denuncia Mimmo Perrone, segretario regionale del settore ferroviario della Fit Cisl – “si sono aperte le procedure di mobilità per la sopraggiunta scadenza del contratto nazionale di servizio con Trenitalia ed essi vivono con legittima preoccupazione il proprio futuro lavorativo, vista la persistente volontà di dismissione del servizio notte che la società del gruppo FS sta intraprendendo nell’isola. Ad ogni cambio orario” – prosegue Perrone – “il gruppo Trenitalia tende a mortificare l’offerta commerciale di trasporto ferroviario dalla Sicilia verso il resto del paese. Una lenta opera di abbandono iniziata dal 2007 con il taglio di 12 treni a lunga percorrenza ma che si perpetua con il sistematico e volontario smantellamento del servizio. Nessuna politica di marketing, l’utilizzo di vetture vetuste ed obsolete, scarti del ricco ferroviario settentrionale, sono precisa indicazione della volontà politica di un’Azienda che invece di aggredire un mercato potenzialmente produttivo, decide di abdicare al proprio dovere di vettore pubblico allontanando la clientela e rendendo il servizio volutamente inefficiente. Ad oggi” – sottolinea il segretario di Fit Cisl Sicilia – “servono 15 ore per recarsi da Palermo a Venezia e 23 da Agrigento a Milano e la prossima interruzione della linea ferroviaria calabrese per lavori nella tratta di Vibo – Pizzo allungheranno per i prossimi tre mesi la percorrenza di almeno altre due ore, rischiando di dare il colpo di grazia al trasporto passeggeri da e per la Sicilia. Ma si ravvede la ancor più grave volontà del Gruppo FS di recidere nei prossimi anni gran parte del servizio passeggeri a lunga percorrenza nell’isola. La recente gara di appalto per il rinnovo del servizio di accompagnamento notte è andata deserta a fronte di un’offerta di Trenitalia fortemente al ribasso, che prevede un’ulteriore abbassamento della qualità del servizio offerto alla clientela e manifesta la precisa intenzione di una progressiva diminuzione del 25% dei treni a lunga percorrenza nel prossimo biennio. Tali prospettive, unitamente alla attuale mancanza di una clausola sociale che garantisca i livelli occupazionali esistenti , finiscono per penalizzare fortemente i futuri assetti occupazionali del personale della Società Wagon Lits operante in Sicilia, che ad oggi vive una condizione di forte disagio lavorativa accentuata da continue discutibili e vessatorie scelte aziendali che hanno portato il sindacato a ricorrere alla mediazione prefettizia. Si ripropone” conclude Perrone – “la necessità sempre più urgente di individuare il perimetro del cosiddetto ‘servizio universale’, intervenendo sul gruppo Trenitalia al fine di stabilire il livello minimo di servizi di qualità da offrire alla clientela siciliana, e definire la quantità di servizi e le tratte da garantire anche in funzione degli effetti di carattere sociale ed ambientale del servizio ferroviario e prescindendo da qualsivoglia copertura economiche per quello che viene universalmente riconosciuto e finanziato come diritto alla mobilità dei cittadini.”

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