Nell'analisi diffusa dall'associazione dell'artigianato e delle piccole imprese, la città dello stretto si piazza dopo Palermo, Siracusa e Ragusa

La Cgia, associazione artigianato e piccole imprese, ha diffuso un’analisi in cui viene tastata la situazione di indebitamento medio delle imprese italiane rientranti nell’ambito di attività di artigianato, commercio ma anche di grandi aziende, fotografando la situazione in un arco di tempo che va dal 2002 al terzo trimestre del 2008.

Nello studio, curato da Giuseppe Bortolussi, figura anche Messina, che tra i capoluoghi della Sicilia, risulta avere un debito medio che si attesta intorno ai 69.227 euro, subito dopo Palermo, Siracusa e Ragusa. Soffermandosi ad analizzare le cifre relative alla città dello stretto, i numeri, pur non condannandoci all’ultimo posto, come per ora siamo stati spesso abituati in qualsiasi tipo di classifica, sono comunque tutt’altro che incoraggianti, dato che a Messina il settore industriale e commerciale faticano a decollare e i presupposti -debitori- non fanno sicuramente sperare in bene.

La situazione, che vede ai primi posti i centri a più alta concentrazione di imprese e industrie, quali Milano e Roma, e che nel periodo di tempo considerato ha subito una crescita del 51,2% , non dovrebbe però risentire, a detta di Bortolussi, degli effetti negativi dei recenti crolli del mercato azionario.