Prime dichiarazioni del riconfermato Segretario Provinciale del Sindacato Inquilini della Cisl, C. M. Lentini

Cosimo Matteo Lentini è stato riconfermato segretario provinciale del Sicet, il Sindacato degli Inquilini della Cisl. Lentini è stato eletto sabato mattina, 21 febbraio, dai delegati al VI congresso del Sicet che ha votato come componenti di segreteria Pietro Filoramo e Giovanni Fracillo.

Al congresso erano presenti Santo Ferro per la segreteria regionale della Sicet e i componenti della segreteria della Cisl di Messina, Bruno Zecchetto, Enzo Cambria e Mariella Crisafulli. Ai lavori congressuali hanno partecipato anche l’Assessore alle Politiche abitative del Comune di Messina, Giuseppe Rao, i segretari provinciali delle associazioni dei proprietari (Uppi-Appc-Asspi), i segretari provinciali delle associazioni degli inquilini (Sunia-Uniat-Ania).

Lentini, nella sua relazione, ha evidenziato il disagio abitativo che si registra nel nostro territorio, dove “la crisi abitativa è molto diffusa” – ha sottolineato. “Un disagio” – ha proseguito il riconfermato Segretario Provinciale – “che si avverte soprattutto nelle zone periferiche, dove si dovrebbe urgentemente agire con specifici interventi di risanamento e di riqualificazione del territorio. Di ‘risanamento’ sentiamo ormai parlare da troppo tempo” – ha stigmatizzato Lentini – “ma in tanti quartieri della città permangono situazioni di estremo degrado e sono ancora tantissime le famiglie che vivono nelle famigerate baracche. Nel ‘Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile’ predisposto dalla Regione, con decreto n°58 del 19/12/2008, i Comuni possono recuperare o realizzare alloggi per le fasce sociali più deboli e promuovere attività di risanamento dei quartieri, mediante una partnership pubblico – privata che consenta di attingere ai fondi statali e regionali previsti a tale scopo. Sia il comune di Messina” – ha proseguito il Segretario Sicet Cisl – “che qualche comune della provincia si sono mossi già in tal senso, con l’obiettivo di promuovere la presentazione di proposte progettuali di soggetti privati per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale sociale da destinare sia alle fasce sociali che possono accedere al sistema dell’edilizia residenziale pubblica sia a quelle che, non possedendo i requisiti necessari, ne sono escluse ma si trovano comunque in condizioni di disagio abitativo. Il Sicet territoriale intende vigilare su queste iniziative soprattutto per difendere i bisogni di coloro che risultano economicamente più ‘deboli’”.

“A Messina occorrerebbero circa 10 mila alloggi” – ha commentato Lentini – “per soddisfare le diverse esigenze abitative: migliaia sono, infatti, le persone che da anni aspettano l’assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica perché inseriti in una graduatoria comunale, e, altrettanti sono i cittadini che aspettano l’assegnazione di un alloggio o perché fanno parte della categoria di “disagiati” che vivono ancora nelle casette ultrapopolari o nelle baracche, o perché appartengono ad altre categorie di sfortunati come gli “sfrattati” o gli extracomunitari a basso reddito. Occorrono, pertanto, adeguate politiche pubbliche per la casa e nuove strategie di intervento. Una testimonianza di ciò la si trova negli accordi locali sui contratti d’affitto, stipulati con i diversi comuni della provincia ad alta densità abitativa, (Villafranca Tirrena, Pace del Mela, Milazzo, Capo d’Orlando, ecc.) e, soprattutto, nel recente accordo rinnovato con il Comune di Messina. Con il rinnovo di tale accordo sui contratti d’affitto, si è anche provveduto alla costituzione di una “Commissione di Conciliazione Locatizia” che ha il compito specifico di dirimere eventuali controversie che possono nascere in materia locatizia, tra conduttori e locatori. Nell’ambito degli accordi con il Comune” – ha concluso Lentini – “fondamentale importanza riveste anche la recente costituzione del cosiddetto “Osservatorio sulle politiche abitative della nostra città”. Tale strumento ci consentirà di monitorare costantemente la situazione abitative della nostra realtà territoriale, individuando con precisione i bisogni abitativi espressi dalla nostra cittadinanza”.