E’ questa la stima preliminare che emerge dal monitoraggio ancora in corso del ministero della Funzione Pubblica
Dovrebbero essere circa 40.000 i precari nella Pubblica Amministrazione secondo una stima preliminare presentata oggi durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi dal ministro della Pubblica amministrazione e dell’Innovazione Renato Brunetta. Di questi, circa 15-20mila stanno nella sola Sicilia e altrettanti nel resto del Paese. Per capirci, parliamo solo di precari nella pubblica amministrazione e da questa statistica sono esclusi Università e Scuole, Poste Italiane e tutti quegli Enti Statali e non che hanno -usufruito- della flessibilità del lavoro. Più che usufruito, hanno sfruttato male le nuove norme sul lavoro.
A due settimane dall’inizio del monitoraggio che terminerà il 30 marzo, sono 13.173 i precari con i requisiti per essere regolarizzati stando ai dati inviati dalle 2.773 amministrazioni che finora hanno risposto e che sono però intenzionate a regolarizzarne solo 10.574, circa il 25 % in meno del totale. Per quanto riguarda i numeri, dei 13.173 l’80% lavora al Sud, nelle Asl e nei Comuni di medie dimensioni. Dall’analisi sorprendentemente risulta che Lazio e Lombardia non hanno alcun precario nelle Pa.
Commenta Brunetta: -Una tempesta in un bicchier d’acqua se i numeri sono questi – ribadendo che il monitoraggio non include i settori scuola e università -. Un fenomeno tranquillamente gestibile, rispettando le regole. Più gestibile di quanto temevamo. Anzi, siamo disponibili ad assistere gli enti per scrivere i bandi di concorso. Per quanto riguarda le amministrazioni che non rispondono, non faccio cattivi pensieri. Devo notare – ha aggiunto il Ministro – che i numeri che stanno emergendo sono simili a quelli dei regolarizzati dai miei predecessori Baccini e Nicolais. Parlando da economista, c’è insomma un numero magico, un quantitativo fisiologico di precari nella Pa-.
-A fine monitoraggio verranno pubblicate online tutte le schede – continua il Ministro – che sono arrivate e saranno consegnate al Parlamento. Poi verrà inviato un rapporto sull’argomento al presidente del Consiglio e al Parlamento stesso e ne daremo conto anche al sindacato. In seguito, ci sarà il tempo per avviare i concorsi-.
Per quanto attiene alla Sicilia che, ha ricordato Brunetta, gode di -particolari livelli di autonomia-, domani il ministro incontrerà a Palazzo Vidoni l’assessore alla presidenza Giovanni Ilarda per stabilire le procedure da utilizzare nell’ -isola dei precari-. Tra i commenti di alcuni esponenti politici qualcuno ha sostenuto pericolosamente -la montagna sta partorendo un topolino-. Non c’e’ niente di più fisiologico in un sistema di oltre 3 milioni di dipendenti.
