Sonia Alfano: “Ronde cittadine? In Sicilia saranno in mano a sgherri ed esattori del pizzo.” E sul caso degli ultrà del Palermo Calcio: “Noi dalla parte dei tifosi onesti”

Sonia Alfano: “Ronde cittadine? In Sicilia saranno in mano a sgherri ed esattori del pizzo.” E sul caso degli ultrà del Palermo Calcio: “Noi dalla parte dei tifosi onesti”

Sonia Alfano: “Ronde cittadine? In Sicilia saranno in mano a sgherri ed esattori del pizzo.” E sul caso degli ultrà del Palermo Calcio: “Noi dalla parte dei tifosi onesti”

domenica 01 Marzo 2009 - 13:43

Quali effetti avrà la legalizzazione delle ‘ronde’ nella nostra isola? L’Associazione è pessimista. Stupore anche per le dichiarazioni di alcuni ultrà del Palermo, pronti ad un’azione legale senza presupposto alcuno

-Ci chiediamo se qualche membro del governo abbia valutato quali effetti potrà avere la legalizzazione delle c.d. ronde nelle regioni del sud Italia-.

E’ questo l’interrogativo che Sonia Alfano, a nome dei componenti dell’ Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, pone alla Maggioranza di Governo in merito all’ istituzionalizzazione delle -ronde cittadine-.

-Mentre nei territori del nord” – prosegue il presidente – “le ronde saranno certamente luoghi di sfogo di xenofobia e razzismo, in regioni come la Sicilia, il cui territorio è capillarmente controllato dai clan mafiosi, c’è il rischio concreto, se non la certezza, che le famiglie mafiose non permetteranno che il controllo territoriale venga delegato a liberi cittadini e che pertanto le ronde saranno composte da sgherri, esattori del pizzo e manovalanza di Cosa Nostra.

In rispetto al lavoro delle forze dell’ordine e dei tanti cittadini che in questi anni hanno condotto moltissime battaglie per la legalità, tra cui quella contro il racket, sarebbe opportuno prendere coscienza che un simile provvedimento altro non porterebbe che a forme di istituzionalizzazione del

pizzo e del controllo mafioso del territorio.

Abbiamo dunque la matematica certezza” – ha affermato il presidente in conclusione di nota – “che l’unica conseguenza che il provvedimento porterà sarà l’esponenziale aumento della criminalità, la legittimizzazione del controllo del territorio da parte delle famiglie mafiose e la vanificazione delle battaglie civili e morali della cittadinanza e dell’inestimabile lavoro compiuto dalle forze dell’ordine in questi anni-.

L’Associazione interviene anche in merito ad un’altra questione, balzata sulle cronache regionali in questi giorni: la supposta intenzione, da parte di alcuni ultrà del Palermo Calcio d’intraprendere nei confronti della stessa azione legale. -Leggiamo con stupore che gli ultrà del Palermo Calcio vorrebbero intraprendere azioni legali nei nostri confronti dopo una nota con la quale spronavamo la società calcistica palermitana a prendere posizione in merito agli scontri verificatisi nei giorni scorsi tra alcuni tifosi e sei appartenenti all’Arma dei Carabinieri-, afferma ancora Sonia Alfano, presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, dopo le dichiarazioni degli ultrà palermitani. -Più volte” – ha proseguito la presidente – “abbiamo specificato che la tifoseria del Palermo Calcio è formata da persone per bene ed è proprio per prendere le difese dei tanti palermitani onesti che seguono le partite della squadra cittadina che abbiamo chiesto alla società del Palermo Calcio di isolare i violenti.

Sul nostro sito, http://www.familiarivittimedimafia.com/, sono presenti i comunicati dai quali si evince chiaramente che mai nessuna offesa è stata rivolta ai tifosi del Palermo Calcio, i quali vengono ritenuti cittadini onesti e meritori di tutela da parte della società proprietaria della squadra contro chi crea scontri e tafferugli. Abbiamo dunque voluto schierarci dalla parte della tifoseria sana e delle forze dell’ordine preposte alla sicurezza, nell’interesse di tutti, durante le partite. -Restiamo sbigottiti” – si legge in conclusione di nota – “innanzi alle dichiarazioni degli ultrà rosanero che invitiamo, prima di minacciare querele od altre azioni, a prendere diretta visione sul nostro sito delle parole da noi proferite per constatare che, non essendoci alcun elemento offensivo o diffamatorio nei confronti di alcuno, mancano i presupposti per una qualsiasi azione legale-.

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