La serata si è svolta all'interno della Fiera di Messina
Anche quest’anno nella splendida cornice dello Stretto si sono affrontate 50 bellissime aspiranti reginette di bellezza provenienti da tutta la Sicilia e risultate vincitrici delle varie selezioni provinciali. In palio c’era il titolo di Miss Sicilia che porterà di diritto la vincitrice alle finali di Salsomaggiore Terme. La serata si è svolta all’interno della Fiera di Messina nella parte centrale, dove davanti ad un folto pubblico le aspiranti si sono esibite dapprima in una sfilata di moda, poi la classica passerella con i costumi da bagno che di anno in anno, hanno rappresentato l’evoluzione generazionale dei costumi del nostro paese.
Madrina della serata è stata Miss Italia nel Mondo 2010 Kinverly Castillo Mota anni 21 di (nonna cosentina) incoronata lo scorso Giugno a Jesolo. Il titolo di Miss Sicilia è andato a Tania Bambaci (nella foto), 19enne di Barcellona, iscritta alla facoltà di Lingue e Letteratura all’Università di Pisa. Sono state assegnate anche altre fasce importanti alle -Miss- Martina Escher, Nicoletta Taormina , Agata Alonzo quali Miss Wella Professional, Miss Valleverde in Gambissima e infine Miss Sasch Modella Domani Sicilia come precisato da Salvo Gentile, responsabile regionale per la Sicilia est del concorso.
Alla kermesse era presente il commissario dell’ente Fiera Fabio D’amore che ha fatto gli onori di casa. La giuria inoltre era composta da esponenti del mondo della moda, dell’immagine e del giornalismo siciliano. A presentare la serata il conduttore Ruggero Sardo supportato dagli intermezzi comici di Carmelo Caccamo di Antenna Sicilia.
La finale di Miss Sicilia è diventata ormai un classico delle manifestazioni dell’agosto messinese che raccoglie sempre molti curiosi ed appassionati, un evento che sicuramente rappresenta un eccellenza e che si propone di portare alto il nome della città, nutrito infatti è stato il numero della aspiranti messinesi che comunque sempre bene hanno figurato alle finali nazionali.
In photogallery il reportage fotografico di Daniele Chitè
