“Occorre favorire l’accesso delle nuove generazioni nel settore dell’agricoltura cominciando dalle agevolazioni finanziarie”
Unionfidi Sicilia, uno dei maggiori consorzi di garanzia fidi del settore agricolo in Sicilia, che vanta ad oggi 1200 imprese consorziate per un totale di circa 40 milioni di euro di affidamenti garantiti, è impegnato a sostenere, nella sfera di sua competenza, i giovani agricoltori presenti in Sicilia che rappresentano una componente determinante dell’economia reale sulla quale fare leva per superare l’attuale fase di recessione ed aprire una nuova stagione di crescita sostenibile.
“Occorre” – precisa Rosario Puccia di Unionfidi – “favorire l’accesso delle nuove generazioni proprio nel momento in cui cresce l’interesse per la campagna. Unionfidi ha reso ancora più ‘attraente’ la linea di prodotti di finanziamento destinati a favorire il ricambio generazionale in agricoltura, cercando di rimuovere il principale ostacolo all’ingresso dei giovani agricoltori nella difficile congiuntura economica.”
E prosegue: “Le giovani leve della campagna hanno una qualche difficoltà nell’acquisto del capitale terra. Il terreno è un costo per le imprese agricole che devono crescere e svilupparsi e l’aumento delle quotazioni rischia di trasformarsi in un ulteriore onere che si somma a quello della stretta creditizia. Gli agricoltori associandosi al nostro confidi possono accedere alle migliori condizioni di tasso bancario, con evidenti vantaggi di risparmio di denaro. Grazie alla garanzia offerta dal confidi alle banche, possono accedere a maggiori quantità di finanziamento. Anche i giovani agricoltori hanno accesso alle agevolazioni previste dalle normative regionali e nazionali”.
Puccia si sofferma sulla necessità di operare una forte politica di sostegno in favore di chi intende avviare una nuova impresa in agricoltura da parte delle istituzioni: “Servono misure che sostengano l’ingresso al credito dei giovani e misure di carattere straordinario in grado di dare valide garanzie alle imprese agricole in questo particolare momento di crisi”.
Santino Irrera
