Uomo, Ambiente e Terremoti: effetti indoor ed outdood del Radon

Uomo, Ambiente e Terremoti: effetti indoor ed outdood del Radon

Uomo, Ambiente e Terremoti: effetti indoor ed outdood del Radon

venerdì 27 Febbraio 2009 - 14:39

L'incontro é organizzato dal CEA Messina Onlus, da Sigea ed Orsa, sotto il patrocinio dell’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia

“Uomo, ambiente e terremoti: effetti indoor ed outdoor del Radon” è il tema del convegno organizzato dal Centro educazione ambientale – CEA Messina Onlus, da Sigea e Orsa con il patrocinio dell’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia che si terrà domani, sabato 28 febbraio, alle ore 16, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. Dopo gli interventi del Sindaco Giuseppe Buzzanca, dell’Assessore alle Politiche del Territorio, Giuseppe Corvaja, del presidente dell’Ordine dei Medici, Nunzio Romeo del presidente dell’Ordine dei geologi , Gianvito Graziano, del presidente dell’Ordine degli Architetti, Gaetano Montalto e dei presidenti dell’Orsa, ing. Roberto Sanfilippo e del Cea, ing. Francesco Cancellieri, i lavori della sessione scientifica saranno presieduti dall’Assessore alle Politiche Ambientali, Elvira Amata e conclusi dal geologo Biagio Privitera, presidente del Sigea Sicilia. Il Radon è un gas nobile prodotto per decadimento radioattivo dal radio che a sua volta proviene dall’uranio, presente in concentrazioni diverse, in tutti i tipi di terreni e di rocce. L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha classificato come agente cancerogeno fin dal 1988 ed alla sua esposizione è attribuita la seconda causa di decessi per tumore polmonare dopo il fumo. L’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici [ex Apat ora ISPRA] e l’Istituto Superiore della Sanità [Iss] hanno condotto, in collaborazione con tutte le regioni, un’indagine nazionale su un campione rappresentativo di abitazioni che ha fatto emergere la concentrazione media italiana pari a circa 70 Bq/m3 (ndr.Becquerel per metrocubo, unità di misura della concentrazione di Radon) con una situazione diversificata da regione e regione. Il nodo centrale del problema è tuttavia l’individuazione dei singoli edifici in cui la concentrazione di Radon può rappresentare un rischio eccessivo per gli occupanti e la loro eventuale bonifica. Per le abitazioni, in assenza di una normativa nazionale, si può fare riferimento alla Raccomandazione Europea 143/90 Euratom in cui sono riportati due distinti valori: 400 Bq/m3 per le abitazioni esistenti e 200 Bq/m3 per le abitazioni da costruire, come parametro di progetto. L’appuntamento scientifico di fine mese, approfondirà questi temi e i possibili interventi sul territorio.

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