Ventennale Cedav-Onlus. Pomeriggio di dibattito contro la violenza sulle donne

Ventennale Cedav-Onlus. Pomeriggio di dibattito contro la violenza sulle donne

Ventennale Cedav-Onlus. Pomeriggio di dibattito contro la violenza sulle donne

lunedì 02 Marzo 2009 - 14:07

Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un crescendo di notizie di episodi di violenza contro le donne: lo stupro di Capodanno, lo stupro di gruppo tra compagni di scuola, quello di Vittoria (Ragusa) di Guidonia, di Bolsena e tanti altri ancora. Italiani o stranieri che siano, i maschi stuprano e lo fanno ovunque: sul treno, per strada, a scuola, in discoteca e, il più delle volte, a casa.

Le statistiche parlano chiaro: 6 milioni 743 mila le donne vittime di violenza domestica, fisica o sessuale nel corso della vita; nella quasi totalità dei casi le violenze , stupri compresi, non sono denunciati e il taciuto ,quindi, raggiunge il 96% delle violenze da un non partner e il 93% di quelle da partner. Questi ultimi in particolare, sono responsabili della quota più elevata di tutte le forme di violenza fisica rilevate; gli sconosciuti infatti commettono stupri solo nello 0,9% dei casi e tentati stupri nel 3,6% contro, rispettivamente l’11,4% e il 9,1% dei partner.

Riguardo poi i comportamenti persecutori, il cosìdetto stalking, le vittime sono 2 milioni 77 mila (Fonte ISTAT 2007).

Il Cedav-onlus , unico centro antiviolenza della città di Messina , con una voce fuori del coro intende riportare l’attenzione sulla non eccezionalità della violenza di genere, ricordando che le recenti notizie sugli stupri alle donne danno soltanto un’idea parziale di un fenomeno tanto più diffuso quanto ancora sommerso. Un dato allarmante perché quotidiano e familiare, per la cui lotta è necessario agire su più fronti, diffondendo la cultura alla sicurezza nelle scuole, per le strade, nelle Università, nei Palazzi di Governo.

Il Cedav-onlus, in sinergia con i Centri antiviolenza della Rete Nazionale, ha fortemente spinto per una revisione legislativa che riconosca pene severe per i soggetti violentatori, molestatori, persecutori, abusanti. Il decreto del governo dello scorso 20 febbraio dà una serie di segnali e opportunità alla battaglia contro la violenza sulle donne, come ad esempio il finanziamento dei centri antiviolenza ed il gratuito patrocinio alle vittime, le norme antistalking ed il conseguente aggravamento delle pene per i delinquenti. Il DDL istituisce il reato di atti persecutori, prevedendo il carcere da 6 mesi a 4 anni e aggravanti di pena nel caso in cui il reato sia commesso ai danni di minori, disabili o donne incinte e se il molestatore è recidivo.

Lascia comunque ancora aperta la parte che attiene alla prevenzione nel mondo giovanile, alla conoscenza corretta del fenomeno ed alle politiche sociali per contenerlo e combatterlo.

Il CEDAV-onlus sostiene infatti che punire non è sufficiente se le condizioni culturali non cambiano; sottolinea l’importanza preventiva dell’azione educativa e formativa. Dati statistici dimostrano che nei Paesi dove più forte è la repressione, le violenze contro le donne non diminuiscono se non supportate da efficaci strategie culturali e sociali di sostegno. Il giorno 12 marzo, presso la Sala delle Bandiere del Comune di Messina, il CEDAV-onlus, in occasione del ventennale della sua nascita, promuove un pomeriggio di studio sul tema della violenza di genere e sulla cultura degli stupri, chiedendosi quale sicurezza e quali strategie siano necessari e qualificanti per dire basta ed agire in modo efficace e incidente.

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