L'Associazione "Comunità siciliana nel Mondo" ha organizzato un convegno sul valore reale dell'emigrazione nella nota struttura trecentesca. Occhi puntati su accoglienza ed integrazione. Presenti docenti dell'Università degli Studi di Messina. Intervento anche dell'europarlamentare Michela Giuffrida

Aiutare gruppi di emigrati all’Estero, con l’intento di risolverne le problematiche, e portando avanti il nome della Sicilia in tutto il Mondo. È proprio questo l’obiettivo che l’Associazione “Comunità Siciliana nel Mondo” punta a raggiungere nei prossimi mesi, con l’aiuto delle amministrazioni comunali siciliane. Risultati da ottenere nell’immediato che, anche durante l’ultimo incontro organizzato qualche giorno fa a Taormina, presso la prestigiosa sede di Palazzo Duchi di S. Stefano, sono stati evidenziati nel corso di un convegno sul reale valore dell’emigrazione. Un appuntamento patrocinato dal Comune di Taormina e dalla Regione Sicilia e che ha avuto, come filo conduttore, la tematica dell'emigrazione in tutte le sue diverse sfaccettature. Una tavola rotonda che ha avuto inizio, come previsto, alle ore 17, e che ha visto il susseguirsi di interventi di diversi ospiti illustri. L'introduzione è stata affidata al Segretario Generale dell'associazione, Nino Romanzo, che ha anche illustrato i progetti futuri dell'associazione che mirerà alla partecipazione alla prossima Fiera di Stoccarda nell'aprile di quest'anno. Sono poi seguiti i saluti del sindaco di Taormina, Eligio Giardina, che si è detto “onorato di poter ospitare questo evento”, rinnovando la sua disponibilità anche per il futuro. La parola è poi passata al presidente dell'Associazione, dottor Filippo Ricciardi, che ha espresso la volontà di porre rimedio alle difficoltà in cui si sono ritrovati emigranti giunti nei paesi del Sud America, invasi da problemi di natura politica ed economica. Questioni che hanno portato nel 2002 al colpo di Stato contro il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, e che continuano tuttora a destabilizzare l’intero continente americano. Proprio Ricciardi ha concluso il suo discorso evidenziando un nuovo obiettivo che l'associazione si porrà nei prossimi mesi: ovvero favorire eventuali scambi commerciali con l'Estero. Ha parlato anche l’onorevole Carmelo Lo Monte, che ha messo in luce come “l'emigrazione sia stata la risorsa più importante per lo sviluppo del mezzogiorno d'Italia, visto che ai nostri emigrati si deve il nostro sviluppo economico”. Sono seguiti gli interventi del docente universitario Mario Bolognari e del professor Giuseppe Restifo, entrambi dell'Università degli Studi di Messina, che hanno rispettivamente trattato il tema dell'emigrazione verso le Americhe e in Australia e di quello in Europa. La parola è poi passata al sindaco di Fondachelli Fantina, Marco Pettinato, che ha spiegato come “il suo paese sia dedito alla cultura dell'accoglienza, con due centri per immigrati minorenni che si occupano di integrazione e che hanno anche permesso di generare nuovi posti di lavoro”. Un contributo altrettanto importante è stato fornito anche da P. Severino Ndimurwanko, che si è concentrato sul tema dell'immigrazione e soprattutto su quello dell'integrazione. Poi il testimone è passato nelle mani dell’europarlamentare, onorevole Michela Giuffrida, giunta nella Perla dello Jonio per illustrare i vari provvedimenti che il Parlamento europeo sta prendendo per risolvere tale problematica. Il convegno è poi terminato con la consegna del primo premio al “Valore dell'Emigrante” al signor Salvatore Romano, originario di Graniti, ma cresciuto in Svizzera. Paese che ha lasciato, dopo aver lavorato per molti anni, per ritornare nella sua terra. Qui ha fondato la piccola azienda “Tasting Sicily”, che esporta all'estero prodotti gastronomici siciliani artigianali. La serata si è conclusa con un rinfresco di chiusura.