Missione Kenya ha organizzato un evento di solidarietà a favore degli abitanti di Kasue. Il ricavato sosterrà il progetto di una clinica a Kasue, un piccolo villaggio nel cuore del Kenya.
Chi ha detto che i sogni stanno chiusi nei cassetti? A volte viaggiano nei containers. Nella serata di beneficienza organizzata nel Centro Cristiano Efraim di Minissale, Missione Kenya fa il punto sugli obiettivi raggiunti e ravviva lo spirito del progetto. Una festa di solidarietà che dal 2012 unisce Messina a Kasue. Missione Kenya è una organizzazione non profit riconosciuta dal governo keniano che, grazie alla generosità dei messinesi e alla passione dei suoi volontari, è riuscita a dare una speranza agli abitanti di un piccolo villaggio nel cuore del Kenya, Kasue, poco distante dalla capitale, Nairobi.
«Abbiamo un progetto – dice Umberto Silipigni, responsabile della missione -, trasferire arredi e materiale sanitario a Kasue, e non è semplice. Occorre affitare un container, pagare per il trasporto su una nave diretta a Mombasa (città costiera del Kenya), e da lì, affidarsi al trasporto gommato verso Kasue. Il costo complessivo dell’operazione si aggira intorno a 9 mila euro. Non una cifra enorme, ma comunque impegnativa per la piccola comunità di Missione Kenya».
La realizzazione di una clinica ostetrica e pediatrica è l’obiettivo su cui la onlus messinese si sta concentrando. Il 26 febbraio è stata posata la prima pietra. Gastroenterite, infezioni sono alcune delle patologie che affliggono la popolazione di Kasue, come emerge dai racconti di Leone Albanese e Ida Godano, due volontari della missione che in estate hanno trascorso due settimane a Kasue.
A sostegno della serata di beneficienza anche alcuni rappresentanti della Guardia Costiera Italiana, guidati dal tenente di Vascello Giuseppe Simeone. «Il connubio tra Guardia Costiera e Missione Kenya – spiega Silipigni – si basa sull’ impegno nella salvaguardia della vita umana, in mare e in terra». L’evento, espressamente dedicato alla raccolta fondi, è stata allietata dalle musiche di Alessia Pitali e Francesco Tusa, e dalle coreografie curate da Milena Freni del Centro Formazione Danza.
La ONG messinese ha già raggiunto notevoli risultati, superando diversi ostacoli e lottando con le proprie forze. Oltre al pozzo, l’acquisto del terreno per la realizzazione di una struttura polifunzionale, garantisce a decine di bambini tre pasti giornalieri e l’iscrizione a scuola. Missione Kenya ha già fatto tanto ma molto resta ancora da fare, soprattutto per il completamento della clinica. La onlus non perde occasione di ringraziare donatori e benefattori, e si appella ancora una volta alla generosità dei messinesi. Basta poco. Attraverso una donazione al Centro Cristiano Efraim Onlus (IBAN: IT43H0103016509000001368604; causale: Missione Kenya), si potrà sostenere un progetto che punta al miglioramente delle condizioni di salute di bambini, ragazzi, adulti del villaggio di Kasue.
GQ