Atm sempre a corto di autisti, ma i corsi per formare i nuovi sono bloccati da 6 mesi

Atm sempre a corto di autisti, ma i corsi per formare i nuovi sono bloccati da 6 mesi

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Atm sempre a corto di autisti, ma i corsi per formare i nuovi sono bloccati da 6 mesi

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lunedì 30 Marzo 2015 - 07:55

Il sindacato Orsa segnala che ad oggi il servizio pubblico si garantisce facendo ricorso a una media di dieci turni giornalieri di lavoro straordinario e sottoponendo il personale autista a carichi di lavoro al fuori della normativa vigente. E punta il dito contro il nulla di fatto per adeguare la pianta organica del personale autista rispetto alle esigenze di trasporto della città.

Da oltre un anno è ormai chiaro a tutti, dentro e fuori l’azienda di via La Farina, che gli autisti Atm non sono bastano per coprire le esigenze del trasporto pubblico locale. Ancora oggi probabilmente questa carenza del personale conducente dell’Atm suona quasi come un paradosso. Eppure è così. E man mano che aumenteranno i bus che l’Atm riesce a mettere in strada il problema si farà sempre più difficile da affrontare. Il sindacato Orsa ha iniziato a segnalare la questione già nel settembre del 2013, annunciando persino il rischio dell’interruzione del regolare esercizio pubblico in mancanza di opportuni interventi risolutori. E oggi si ritrova a dover constatare che, se da un lato questa Direzione ha messo in campo positivi interventi finalizzati all’incremento dei mezzi in circolazione, nulla è stato fatto per adeguare la pianta organica del personale autista rispetto alle esigenze di trasporto della città.

Il segretario dell’Orsa Trasporti Michele Barresi segnala che, rispetto ad una media giornaliera di 45 bus e 7 scuolabus, con 7 vetture tranviarie già in circolazione a cui a breve si aggiungerà l’ottava , il servizio pubblico si garantisce facendo ricorso a una media di dieci turni giornalieri di lavoro straordinario e sottoponendo il personale autista a carichi di lavoro al fuori della normativa vigente. Per il sindacalista è mancata ad oggi ogni programmazione per il reperimento di personale autista,la richiesta di riqualificazione del personale è ferma al palo da mesi e si garantisce il servizio sempre in piena emergenza facendo leva sullo spirito di collaborazione dei conducenti.

“Nell’agosto del 2014 il sindacato Orsa chiese per il personale che ne faceva richiesta la riqualificazione ad autista su base volontaria e l’Azienda nel mese di ottobre bandì un interpello interno per il conseguimento delle abilitazioni e della patente di guida. E’ stata individuata la convenzione con la scuola guida, richiesti certificazione medica e documenti ai 12 lavoratori che presentarono domanda. Ma oggi, a distanza di 6 mesi, i corsi per la qualificazione ad autista risultano ancora bloccati. Ci risulta, dopo che il personale interessato sia stato persino motivato dalla stessa azienda verso tale scelta di riqualificazione, che siano state sollevate assurde problematiche relative alla provenienza dal bacino ZTL di questi lavoratori che potrebbero essere ostative al loro futuro impiego nella qualifica di autista. A tal proposito rimarchiamo che analogo percorso otto anni orsono è stato proficuamente fatto per 24 lavoratori ZTL che hanno già conseguito la patente di guida e sono quotidianamente impiegati sui mezzi Atm e a cui il giudice del lavoro ha riconosciuto la qualifica, nonostante l’opposizione dell’azienda. Evidenziamo che, a fronte dei continui proclami circa la necessaria riqualificazione delle risorse aziendali, quando si passa agli atti concreti spesso viene poco considerato e trascurato il bacino dei lavoratori ZTL, che con un’età media più bassa rispetto ad altri settori aziendali dovrebbe rappresentare invece il primo bacino da cui poter attingere. Constatiamo altresì che ad oggi questi lavoratori da un lato vengono spesso incentivati verso la massima collaborazione per agevolare la mobilità cittadina e dall’altro professionalmente poco considerati da Amministrazione e Azienda. Aggiungiamo che nella pianta organica oltre 20 conducenti sono ex LSU in scadenza contrattuale al 30 luglio 2015 e per i quali questa Direzione non ha dato garanzie di rinnovo” scrive Barresi nella nota inviata al Direttore Atm Giovanni Foti, al Commissario straordinario Domenico Mannae all’Assessore alla Moblità Gaetano Cacciola.

L’Orsa tira in ballo anche il Piano Industrialeche detta le linee d’azione dell’Atm per i prossimi tre anni e ricorda che questo documento prevede 56 bus in esercizio per il 2015, 60 mezzi per il 2016 e 66 per l’anno 2017, che si traducono a regime in una carenza di autisti quantificabile in 80 unità al netto di quelle esistenti che vanno confermate e riqualificate. “E’ ovvio che la formazione del personale conducente prevede tempi medio-lunghi e quindi la dovuta programmazione che ad oggi , ci dispiace constatare, è mancata e che, se si continua a sottovalutare il problema, potrebbe causare il paradosso di rendere vani gli sforzi posti in essere per aumentare il parco mezzi perché non ci saranno conducenti per guidarli nelle strade cittadine” scrive Barresi.

Paradossi che rischiano di generare nuovi paradossi e che mettono a rischio progetti e soprattutto un servizio di trasporto pubblico locale che si sta lentamente provando a ricostruire. Senza autisti però non si andrà da nessuna parte, nel vero senso della parola.

F.St.

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