Una proroga tecnica per non interrompere i servizi sociali. Soluzione per Casa Serena

Una proroga tecnica per non interrompere i servizi sociali. Soluzione per Casa Serena

Una proroga tecnica per non interrompere i servizi sociali. Soluzione per Casa Serena

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martedì 08 Gennaio 2013 - 11:01

La proroga tecnica è l'unico atto amministrativo possibile per non interrompere i servizi sociali in questo periodo di vacatio. De Francesco conta di predisporre i nuovi bandi nell'arco di due mesi. Per quanto riguarda Casa Serena, nello specifico, al momento vi sono ospitati 97 anziani. 50 potranno restare anche durante i lavori, 47 andranno momentaneamente trasferiti

Una proroga tecnica mensile in attesa dei nuovi bandi. E’ la soluzione prevista da palazzo Zanca per proseguire i servizi sociali, attività di Casa Serena compresa. Stamane il commissario Luigi Croce e il dirigente del dipartimento ai servizi sociali, Salvatore De Francesco, hanno incontrato i tre dirigenti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato.

La proroga tecnica è l’unico atto amministrativo possibile per non interrompere i servizi sociali in questo periodo di vacatio. De Francesco conta di predisporre i nuovi bandi nell’arco di due mesi. Per quanto riguarda Casa Serena, nello specifico, al momento vi sono ospitati 97 anziani. Di questi, 50 potranno restare all’interno della struttura anche durante i lavori di adeguamento, mentre altri 47 dovranno necessariamente essere trasferiti per un periodo momentaneo, come imposto dal verbale della Prefettura.

Il dipartimento servizi sociali è al lavoro per trovare i posti disponibili all’interno del Comune di Messina e non costringere gli anziani a lunghi spostamenti. Al momento sembrano disponibili due soluzioni: le case di riposo Collereale, che potrebbe ospitare la maggior parte degli anziani, e Pro Senectute.

Stessa soluzione sarà adottata anche per le mense scolastiche. L’Amministrazione, però, ha prospettato la necessità di un taglio delle risorse pari al 10% per tutti i servizi e l’aumento della compartecipazione al costo da parte degli utenti per i servizi di mensa e asilo nido, in base alle disposizioni previste per l’accesso al fondo di rotazione ( Salva Comuni). Un punto sul quale Oceano Genovese e Amato hanno espresso la netta contrarietà delle organizzazioni sindacali ribadendo l’esigenza che la razionalizzazione della spesa e il rispetto dei parametri imposti dalla legge, a causa delle gravi condizioni finanziarie del Comune, non possono essere scaricati su lavoratori, utenti e fasce deboli.

Oceano Genovese e Amato hanno argomentato che le condizioni del nostro territorio non possono permettersi alcuna compromissione delle condizioni occupazionali salvaguardando sia il numero dei lavoratori che l’attuale orario di lavoro e che, per l’utenza, a partire dalle condizioni delle famiglie con minori che rientrano nelle fasce di povertà ma anche a basso reddito, non può essere richiesto uno sforzo economico che non potrebbero sostenere o, peggio ancora, non poter accedere a servizi fondamentali come la mensa scolastica o gli asili nido. Sarebbe inoltre inaccettabile una riduzione dei servizi per le categorie in condizione di svantaggio come anziani, minori, non autosufficienti e diversamente abili, né sarebbe accettabile – anche in considerazione degli attuali livelli – una riduzione dei servizi generali come trasporto pubblico e igiene ambientale.

Il commissario Croce, che ha riconosciuto il valore in termini di impatto sul già provato tessuto sociale della città delle osservazioni fatte dai segretari generali di Cgil Cisl e Uil Messina, ha quindi chiesto agli uffici di ricercare ipotesi che tengano in debita considerazione tali richieste assicurando un confronto preventivo sull’eventuali soluzioni individuate.

Su richiesta delle organizzazioni sindacali il commissario Croce ha confermato che sono in predisposizione i provvedimenti di pagamento delle fatture relative alle Cooperative sociali e inoltre anche gli importi necessari a Messinambiente per affrontare l’attuale emergenza e assicurare il pagamento degli stipendi, come pure l’ATM.

Cgil Cisl e Uil hanno espresso al Commissario profonda preoccupazione ribadendo che in caso di riduzione dei servizi fondamentali e/o di riduzione dei livelli occupazionali e retributivi – già fortemente compressi-, sarà inevitabile una mobilitazione dei lavoratori.

Un commento

  1. vorrei un po capire cosa viene inteso per servizi sociali, se il servizio offerto agli anziani oppure l’inutile mantenimento dei lavoratori in sovranumero……..ditemi voi……

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