Ex Sanderson, dalla bonifica al recupero di un’area dal futuro tutto da definire

Ex Sanderson, dalla bonifica al recupero di un’area dal futuro tutto da definire

Ex Sanderson, dalla bonifica al recupero di un’area dal futuro tutto da definire

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martedì 18 Ottobre 2011 - 13:19

I dirigenti dell’Esa nel sito di Tremestieri insieme agli assessori Mondello e Sparso: proseguono i lavori di eliminazione dell’amianto, la futura destinazione sospesa tra nuova fiera e centro direzionale

La priorità è la messa in sicurezza del sito. Necessaria, perché l’ex agrumaria negli anni è divenuta un concentrato di rifiuti tossici e di elementi altamente nocivi come l’amianto. La fase “b” prevede l’individuazione di un futuro per un’area enorme che è rimasta improduttiva assumendo i contorni di un vero e proprio spreco. Questi i motivi che hanno indotto, ciascuno per le proprie competenze, gli assessori Franco Mondello (Patrimonio) e Roberto Sparso (Risanamento) ad effettuare un sopralluogo nell’ex Sanderson, a Tremestieri, accompagnati dall’ing. Antonino Cortese del dipartimento Politiche del risanamento del Comune e dai rappresentati dell’ente “padrone di casa”, l’Esa (Ente sviluppo agricolo), il dirigente generale Maurizio Cimino ed il dirigente provinciale Franco Greco. Per quanto riguarda la bonifica, dopo i lavori di eliminazione dei fusti e dei big bags da parte di Sviluppo Italia, ora tocca all’amianto, le cui coperture raggiungono una superficie di 6 mila metri quadri. Il lavoro in questo caso è diviso a metà: parte il Comune, fino a 2.500-3000 metri quadri, nell’ambito del programma di bonifica del Risanamento, e la restante l’Esa.

Il capitolo del futuro è più complesso. I dirigenti dell’Esa hanno spiegato che tutto dovrà passare da un confronto essenzialmente politico tra l’amministrazione comunale e i vertici dell’ente, che però al momento non ci sono. Dopo la presidenza affidata al messinese Roberto Materia, infatti, l’Esa è priva di un consiglio d’amministrazione ma anche di un commissario. Un tavolo ulteriore di confronto si potrebbe aprire con la Regione, di fatto proprietaria dell’area. L’Esa vorrebbe far rifiorire l’area industriale, il Comune spinge per due strade alternative: la nuova cittadella fieristica («ma in questo caso la Regione deve dirci chiaramente cosa vuole fare dell’Ente Fiera», ha evidenziato Mondello) oppure un centro direzionale collegato alla piattaforma logistica di Tremestieri, come spiegato dall’assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Scoglio agli stessi dirigenti dell’Esa nel corso di un incontro tenutosi sempre stamattina a Palazzo Zanca. «L’importante è rendere redditizio un sito che oggi non lo è», ha ribadito Mondello. In tutto questo si innesca la proposta del Pd approvata nell’ultimo consiglio comunale: apporre sull’area, nell’ambito del Piano paesaggistico, il vincolo di sito archeologico-industriale.

Un commento

  1. ecco che ora inizieranno le passerelle e gli annunci. ma poi a chi mai può venire in mente di portare li la fiera? ma come vi ci hanno accompagnato alla sanderson? in elicottero forse? non avete visto la strada? o pensate che la 114 (già al collasso ormai in qualunque orario) possa sopportare un altro flusso come quello agostiano? mah…

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