Interventi litorale di Ganzirri. Ruello chiede la convocazione di pescatori e cittadinanza locale

Interventi litorale di Ganzirri. Ruello chiede la convocazione di pescatori e cittadinanza locale

Interventi litorale di Ganzirri. Ruello chiede la convocazione di pescatori e cittadinanza locale

venerdì 06 Febbraio 2009 - 08:32

Secondo l'ingegnere, componente della commissione urbanistica comunale, nella redazione dei progetti potrebbero essere utile coinvolgere anche i diretti interessati

Si torna a parlare degli interventi per la messa in sicurezza del litorale di Ganzirri. La notizia dello stanziamento di circa 500 mila da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze per rimettere in sesto le barriere artificiali protettive lungo le spiagge del villaggio dei laghi è stata annunciata qualche giorno fa dall’assessore alle politiche del mare Pippo Isgrò.

Una buona notizia cui però hanno fatto eco le dichiarazioni del deputato del Pd all’Ars Franco Rinaldi che ha ritenuto necessario fare qualche precisazione sul perché di un “lieto fine”. Polemiche a parte, ad intervenire «per evidenziare alcuni chiarimenti sull’iter di salvaguardia delle coste de villaggio» è oggi l’ing. Salvatore Ruello ex consigliere del VI quartiere ed ora membro della commissione urbanistica comunale.

Ruello fa un passo indietro, arrivando fino alla notte del 25-26 dicembre del 2004 quando le violente mareggiate che sconvolsero le spiagge di Ganzirri, solo per miracolo non costarono vite umane tra i pescatori che tentarono il disperato salvataggio delle loro imbarcazioni. Già in quell’occasione, fu dichiarato lo stato di calamità naturale e poi di emergenza e furono stanziati 100 mila euro per il ripristino dei punti più danneggiati: i lavori cominciarono nel marzo 2006 ma per via di una lunga serie di complicazioni, spiega l’ingegnere, non hanno sortito l’effetto sperato.

Ecco perché, aggiungere Ruello, la notizia dell’arrivo di 500 mila euro è da considerare assolutamente positiva, poiché gli interventi, salvo nuovi problemi nell’iter di realizzazione e grazie ad una buona progettazione, potrebbe permettere di “aggirare” il problema delle mareggiate : «Innanzitutto – spiega Ruello – perché vi è una quantità di scogli divelti nel fondale limitrofo ai frangiflutti che vanno recuperati e ricollocati solo con l’opera di pontoni e ciò permetterebbe di realizza già la metà dell’opera. Vi sono intere scogliere poste perpendicolarmente alla battigia che possono essere ricollocate in modo opportuno. Infine – aggiunge l’ingegnere – si potrebbe risolvere il problema per intere contrade (Papardo, Mancuso, Catuso, Torre) che da anni hanno le marinerie in ginocchio poiché impossibilitate a lavorare nel periodo invernale, costretti a settembre a lasciare le barche nelle stradine limitrofe per mancanza di spiaggia, erosa dal pessimo modo in cui sono state concepite le scogliere decenni fa».

Ruello ritiene tuttavia opportuno, prima della redazione dei progetti il coinvolgimento dei pescatori e della cittadinanza locali in modo che, indipendentemente dalle apposite competenze tecniche, possano con la loro esperienza fornire indicazioni utili per la realizzazione degli interventi.

(foto Dino Sturiale)

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