Pezzolo. Chiesta la convocazione dell'unità di crisi

Pezzolo. Chiesta la convocazione dell’unità di crisi

Pezzolo. Chiesta la convocazione dell’unità di crisi

domenica 01 Febbraio 2009 - 14:32

Continua l’emergenza per il villaggio, che rimane isolato a causa della frana che blocca la viabilità con la S.P.35. Stamattina vertice in Prefettura. Si chiede l’intervento anche del Comune di Messina

Continua l’emergenza a Pezzolo, villaggio isolato a causa del crollo di un costone di montagna che blocca l’accesso alla strada provinciale 35. Necessari interventi urgenti e rapidi, dal punto di vista ambientale-strutturale, in quanto terra e pietre continuano a venire giù rendendo difficilissimi gli interventi sul manto stradale, così come sul piano civile, visto che i circa settecento abitanti appaiono isolati anche sul fronte dei servizi, così come denunciato qualche giorno fa dal coordinatore del circolo territoriale del Pd Nino Spuria.

Un’emergenza che si sposta sul piano politico: occorrono risorse per trovare una soluzione nel più breve tempo possibile per bloccare la frana e riattivare i collegamenti con il piccolo centro. La Provincia Regionale ha fatto il suo, si è lavorato e lavorato in questi giorni nonostante le avverse condizioni meteo con un servizio di prima assistenza attivo 24 ore su 24, ma non è bastato. Stamattina un nuovo sopralluogo del dirigente del dipartimento Protezione Civile Giuseppe Celi, insieme ai consiglieri provinciali Biagio Bonfiglio e Angelo Passiniti. Successivamente riunione alla Prefettura con Francesco Alecci, che fa seguito al fax inviato ieri da Palazzo dei Leoni con la richiesta urgente di convocazione dell’Unità di crisi.

Si chiede anche l’intervento del Comune, fino a questo momento rimasto a guardare nonostante il drammatico stato delle cose. E’ vero che trattasi di una strada provinciale quella interessata dalla frana, ma non si può negare che lo smottamento sta isolando una parte della popolazione che appartiene al Comune di Messina. Sono sospesi i servizi minimi, come il servizio postale, la farmacia è stata chiusa ed anche i medici di famiglia non prestano servizio. Così come la scuola elementare e l’Istituto Agrario “Cuppari” non possono aprire e non sarebbe possibile l’accesso neanche ad un’ambulanza. Si attendono segnali dal Comune, ma anche dalla Regione. Da questo punto di vista importante potrebbe risultare il contributo del sindaco Giuseppe Buzzanca e dell’assessore comunale alla Protezione Civile Fortunato Romano, entrambi deputati all’Ars.

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