Lo denuncia il consigliere della sesta circoscrizione Francesco Pagano
Scende la pioggia e frana il terreno. Questo, in estrema sintesi verbale, quanto verificatosi in contrada Puccino Villaggio Rodia dove a seguito del violento temporale abbattutosi sulla zona nella notte di giovedì 6 novembre, le quindici famiglie residenti in sono rimaste isolate a seguito del dissesto idro – geologico (come documentano le immagini).
«Non ci resta che pregare Dio affinché non piova sino a martedì», questa la frase ripetuta dagli sfortunati abitanti della zone e che il consigliere Francesco Pagano ci tiene a “diffondere- per rendere l’dea di cosa nel 2008, a Messina, si sia ancora costretti a sopportare.
«Mi sono occupato di avvisare la sezione Protezione Civile della polizia municipale di Messina – spiega il consigliere – che prontamente si è recata sul posto a constatare la gravità dei fatti. L’indomani però aspettavo l’intervento dei mezzi per ripristinare la condotta fognaria (proveniente da Castanea) che sgorgava a cielo aperto e per risistemare l’unica strada che consente l’accesso in contrada e invece è piombato il silenzio».
Il bello, o per meglio dire il brutto, però deve ancora venire. Scrive Pagano: « Considerato che nella prima mattinata del venerdì non si è presentato nessuno, ho contattato gli uffici preposti del comune i quali mi hanno risposto dicendo che pur consapevoli del rischio e del disagio non c’era la disponibilità del personale e pertanto l’intervento veniva rinviato al prossimo martedì».
E dire che Rodia non ha una strada d’accesso, e che gli unici varchi d’ingresso al villaggio sono stati ricavati su due Torrenti che affiancano e delimitano il paese. «Il problema – scrive Pagano – è da anni noto all’amministrazione comunale. Infatti le opere necessarie per la messa in sicurezza del torrente “Rodia- e per la conseguente realizzazione di una bretella stradale che consentisse l’accesso allo stesso villaggio e quindi alla contrada Puccino è stato inserito (nel 2007) nel programma triennale delle opere pubbliche».
A ciò si aggiunge anche la petizione, più di 300 le firme raccolte, portata avanti dal rappresentante del quartiere, che però sembra ugualmente non aver destato interesse. Un interesse che, facendo tutti gli scongiuri del caso, si spera non arrivi troppo tardi perché l’inverno è appena iniziato.
