Via Noviziato Casazza. L’ennesimo “buco” di una città dalle strade groviera

Via Noviziato Casazza. L’ennesimo “buco” di una città dalle strade groviera

Via Noviziato Casazza. L’ennesimo “buco” di una città dalle strade groviera

sabato 20 Febbraio 2010 - 10:14

I consiglieri comunali Capurro e Tamà chiedono l’immediato intervento degli assessori alla Mobilità e alle Manutenzioni: «un vero e proprio percorso di guerra»

Un’altra delle strade groviera della nostra città. L’ennesima oggetto di appelli, da parte dei consiglieri in questa occasione, mentre si moltiplicano le mail di protesta dei nostri lettori ormai sdegnati dalle condizioni del manto stradale di molte porzioni di Messina. (La foto ci è stata inviata da un nostro lettore, Vittorio Affannato, e si riferisce a Via Lenzi angolo Via Felice Bisazza)

Oggi sono i consiglieri comunali Pippo Capurro e Sebastiano Tamà a porre l’accento su via Noviziato Casazza alta, a partire dall’intersezione con il Viale Italia. Solo lo scorso 12 dicembre i due avevano evidenziato le cattive condizioni dell’arteria attraverso un’interrogazione, che oggi diventa una “urgente sollecito” in virtù del recentissimo incidente provocato da un Tir che, in maniera improvvida, ha percorso tale via da monte verso valle procurando danni materiali ingenti alle macchine in sosta e solo per caso fortuito non danni alle persone.

«La via – spiegano – è stata oggetto di una molteplicità di lavori di interesse pubblico, nel corso di alcuni decenni non eseguiti, come è possibile appurare, in regola d’arte anche per carenza o assoluta assenza di figure di controllo quali RUP, Direttore dei Lavori sul luogo e il rilascio, da parte della direzione Lavori, dell’avvenuta corretta esecuzione degli stessi a “regola d’arte”, come previsto dal capitolato d’oneri. Inoltre a tali lavori non sono mai seguiti opere di rifacimento del manto stradale che allo stato è caratterizzato da anfratti e buche in tutto il suo percorso con chiare difficoltà alla viabilità, sicura, dei cittadini, residenti e non, che ne facciano utilizzo, caratterizzando, tale area stradale, per chi la transita giornalmente (mezzi ordinari, ambulanze che si portano verso l’ONPI, il Centro Neurolesi, il 118, per i casi urgenti, mezzi di trasporto di merce varia etcc..) un vero e proprio “percorso di guerra”»

Tamà e Capurro evidenziano inoltre che nel tratto della via N. Casazza alta a partire dal n° civico 88, da mare verso monte, la strada è confinante con un sottostante terreno scosceso sede della vecchia ferrovia dello Stato, ormai inutilizzata e delimitata da un muretto in mattoni estremamente basso che rischia di cadere rappresentando un pericolo per i cittadini. Tale via è inoltre carente di segnaletica orizzontale e verticale. «A ciò si può aggiungere – continuano i consiglieri – che da anni si registra una grave insufficienza dell’illuminazione pubblica, in quest’ultimo tratto stradale, con la presenza di vecchi pali in cemento a rischio di caduta che necessitano di essere sostituiti con pali metallici più sicuri, come nel sottostante tratto stradale e che il mantenimento di tale scarsa illuminazione aggrava il rischio di costanti incidenti sia ai residenti sia a chi non conoscendo la morfologia di tale via si approssima ignaro dei rischi potenziali di tale viabilità»

Per tutte queste ragioni viene chiesto al sindaco, all’assessore alla Manutenzione e a quello alla viabilità, di adottare i provvedimenti necessari al fine di eliminare, in modo definitivo, le numerose gravi irregolarità morfo-strutturali evidenziate, in un’area cittadina centrale. In tal senso Tamà e Capurro propongono una immediata conferenza dei servizi con gli assessorati competenti allo scopo di porre fine a tale «calvario cittadino per i residenti».

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