Viabilità e sicurezza in Via La Farina, le proposte di Gioveni (III circ) all'assessore Capone

Viabilità e sicurezza in Via La Farina, le proposte di Gioveni (III circ) all’assessore Capone

Viabilità e sicurezza in Via La Farina, le proposte di Gioveni (III circ) all’assessore Capone

venerdì 21 Agosto 2009 - 08:19

Combattere la -doppia fila- con parcheggi a spina di pesce, passaggio obbligato per i pedoni e -luce gialla- notturna per i semafori

E’ ancora l’annosa questione viabilità a tenere banco in città, stavolta ad occuparsene è il consigliere della III circoscrizione Libero Gioveni che propone all’assessore competente >Melino Capone per proporre delle misure correttive per ripristinare il traffico nell’importante arteria di via La Farina.

Combattere il fenomeno della “doppia fila” e dei conseguenti incolonnamenti in tale via con “eserciti” di vigili urbani col taccuino in mano pronti a punire i trasgressori attraverso sfilze di verbali per poi, il giorno dopo, trovarsi di nuovo “punto e capo” è inutile secondo il consigliere.

Secondo lui la soluzione starebbe nel modificare gli attuali parcheggi disposti longitudinalmente ai margini della carreggiata in dei più funzionali parcheggi a spina di pesce.

«Tale provvedimento – scrive – produrrebbe senz’altro un doppio beneficio: l’impossibilità per gli automobilisti più indisciplinati di sostare in doppia fila a causa delle più ridotte dimensioni della carreggiata generate dalla nuova disposizione in diagonale dei parcheggi e l’esponenziale aumento di nuovi posti auto (almeno il doppio), ricavati per effetto, appunto, della nuova disposizione planimetrica degli stessi».

Gioveni si esprime inoltre in merito alla questione “sicurezza” su tale via.

«Capitolo TIR a parte, che dovrà senz’altro essere affrontato prioritariamente dall’Amministrazione, non si può non nutrire forte preoccupazione per l’alto tasso di pericolosità che la via La Farina produce ai pedoni che l’attraversano. E, paradossalmente, questo non sembra essere un problema causato dalla presenza o meno di strisce pedonali, anzi.

Pare sia invece proprio la mancanza di senso civico di molti pedoni a generare il pericolo; molti di loro, infatti, “sfidano” praticamente le auto attraversando improvvisamente la strada, “sbucando” da qualsiasi punto non protetto dalle strisce. Che fare dunque? Copiare un sistema già collaudato in diverse città; il Comune di Palermo, per esempio, in molte strade ha creato una sorta di percorso “obbligato” che dal marciapiede conduce direttamente alle strisce pedonali.

In pratica, basterebbe semplicemente recintare i margini dei marciapiedi con pannelli o dissuasori di sosta, lasciando degli spazi liberi d’uscita soltanto in corrispondenza delle strisce pedonali».

Ultima questione è quella relativa ai semafori che gli automobilisti incontrano sulla loro strada. «Perché non farli tornare nelle ore notturne come qualche anno fa, ossia a luce gialla lampeggiante?» scrive Gioveni?

«In tal modo gli automobilisti, anziché rischiare di passare col rosso dopo aver perso la pazienza per essere rimasti immobili per diversi minuti senza aver visto l’ombra di un’automobile, rallenterebbero la marcia agli incroci per dare eventuali precedenze».

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