Spiagge sempre più care, anche per i cani. In Sicilia spiagge libere a rischio

Spiagge sempre più care, anche per i cani. In Sicilia spiagge libere a rischio

Alessandra Serio

Spiagge sempre più care, anche per i cani. In Sicilia spiagge libere a rischio

domenica 02 Giugno 2024 - 07:01

Schizza il prezzo della dog area. Sicilia meno cara d'Italia ma le spiagge libere sono a rischio. Il report Federconsumatori sul caro spiagge

Messina – L’ultimo dossier delle sigle dei consumatori avverte: le spiagge attrezzate italiane aumentano ancora, nel 2024 costano in media il 5.2% rispetto al 2023, segnala Federconsumatori. La buona notizia è anche quest’anno la Sicilia si conferma meno cara rispetto al resto del paese. La cattiva arriva per gli amanti degli animali che optano per le dog vacanze, che sono sempre di più.

Bau spiagge

Perché tra gli aumenti maggiori figura quello del servizio aggiuntivo per l’amico a 4 zampe. Rispetto al 2023 infatti, segnala il monitoraggio realizzato con Fondazione Isscon, la dog area è aumentata del 14% in più (media nazionale).

La Sicilia

In Sicilia il report monitora Catania, Palermo e Trapani e da queste spiagge arriva la conferma che l’isola ha ancora prezzi competitivi per gli stabilimenti e i servizi. Anche qui, però, sono stati segnalati aumenti. “Già l’anno scorso – ricorda il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – eravamo preoccupati per i prezzi in crescita. Quest’anno non possiamo che essere ancor più preoccupati”.

A Catania lettini e ombrellone per un giorno costano 27 euro, 25,5 a Palermo. L’abbonamento mensile a Catania è di 385 euro, 398 a Palermo.

Sos spiagge libere

In Sicilia, spiega Federconsumatori Sicilia, tutte le concessioni già in essere l’anno scorso sono state prorogate al 31 dicembre e al Demanio Marittimo regionale pendono oltre 6 mila richieste di nuove concessioni di strutture turistiche sulle spiagge. “Temiamo fortemente che come contraltare alla spiaggia a pagamento, che costa sempre di più, ci siano sempre meno spiagge libere per le famiglie siciliane. Sarebbe gravissimo, perché è vero che la Sicilia è una Regione a fortissima vocazione turistica, ma è anche vero che è abitata da 5 milioni di siciliani che hanno diritto ad andare al mare senza spendere un patrimonio”, conclude la Rosa

4 commenti

  1. francesco garreffa 2 Giugno 2024 08:31

    CI STANNO TOGLIENDO LA LIBERTA’, TUTTO A PAGAMENTO, LE SPIAGGE A PAGAMENTO, I PARCHEGGI A PAGAMENTO, SAREBBE ORA DI FINIRLA!

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  2. Io me ne vado in spagna o grecia
    spiaggie immense pulite e gratis
    questa moda dei lidi e’ una mafia, ti privatizzano uno spazio per cosa? per una sedia e ombrellone..ridicolo

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  3. Tra qualche anno saremo ridotti come al Nord dove le spiagge libere quasi non esistono e bisogna pagare per accedere alla spiaggia perché tutto chiuso dagli stabilimenti. Gli stessi abitanti sono costretti a spendere migliaia di euro per andare al mare. Se a Palermo un abbonamento mensile costa 400€ al mese a conti fatti per giugno, luglio e agosto ce ne vogliono 1.200 che per una famiglia di 4 persone fanno 4.800€….il mare è di tutti e deve restare libero!!!

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  4. Soprattutto il Comune dovrebbe controllare bene le concessioni già date. Specialmente rivedere spazi e misure. Ci sono lidi che delimitano spiaggia a loro piacimento, non a misura disposta dal comune o dalla capitaneria. Chioschi (facenti funzione di lidi, ristorante )che occupano abusivamente spiaggia con teli giganti, cuscini e tanto altro, senza nessuna autorizzazione. Spazio che dovrebbe essere libero, fruibile quindi ai cittadini. Non ti fanno neanche passare dalla battigia, o peggio ti vietano il passaggio per scendere in spiaggia (che per legge deve essere garantito a chiunque). Assurdo!!! Non mi stancherò mai di dire che Messina è il paese dei balocchi, per chi vuole approfittare a scapito dei cittadin,i che nessuno tutela.

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