Stamattina vertice in prefettura, presente anche la Faro 85. La Cisl: «Si accelerino i tempi per la regolarizzazione del servizio, compreso il pagamento degli stipendi»

Spiragli positivi per la vicenda legata al Don Orione. O almeno così pare dopo il vertice tenutosi stamattina in prefettura, anche se la Cisl continua a nutrire dubbi e perplessità legati ai tempi di approvazione della più volte annunciata delibera di affidamento del servizio di assistenza agli ospiti dell’istituto di viale San Martino. Dall’incontro tenutosi questa mattina a Palazzo del Governo e convocato su richiesta formale della Cisl Fp è emersa la volontà dell’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore ai Servizi Sociali Dario Caroniti, di arrivare alla conclusione della vertenza procedendo alla sottoscrizione del protocollo d’intesa con l’Asp per l’approvazione «della compartecipazione economica al progetto presentato dall’Istituto Don Orione e dalla Coop. Faro 85 per dare continuità all’assistenza ai 36 disabili gravi ospiti della struttura».

La Cisl Fp, alla presenza del capo di gabinetto del prefetto Natalia Ruggeri, ha quindi chiesto di accelerare i tempi per la normalizzazione e la regolarizzazione del servizio, compreso il pagamento degli stipendi ai 50 lavoratori in atto impiegati presso la struttura che non ricevono emolumenti dallo scorso mese di ottobre. «Sarà importante – hanno sottolineato la segretaria provinciale della Cisl Mariella Crisafulli e il segretario generale della Cisl Fp Calogero Emanuele – che il Prefetto monitori quotidianamente l’iter amministrativo annunciato dall’assessore Caroniti e dal commissario straordinario dell’Asp Francesco Poli». I tempi sono brevi, anche per evitare il ricorso a procedure legali e giudiziarie per il recupero delle spettanze sia da parte dei lavoratori ma anche della Faro 85 e dell’Istituto Don Orione nei confronti del Comune e dell’Asp.

«Abbiamo deciso – hanno concluso Crisafulli e Emanuele – di tenere aperta la procedura di raffreddamento sino alla fine di marzo con la speranza che non si debba passare ad altre azioni di lotta e che Comune e Asp mettano fine a una vertenza che dura da oltre due anni».