Il tecnico Cardaci: “Adesso ci concentriamo sulla poule retrocessione. Sarà fondamentale recuperare le acciaccate e poi continuare ad allenarci e giocare come sappiamo”
Non ha tradito le attese Messana-Teramo, una delle “classiche” della serie A1 di pallamano femminile. Una partita vera e combattuta che le due squadre hanno interpretato con grande serietà, nonostante il risultato contasse solamente per la formazione abruzzese che perdendo sarebbe scesa al terzo posto della graduatoria finale. Discorso diverso per le messinesi del presidente Filippo Spadaro che, di fatto, dopo la vittoria a Nuoro, avevano già matematicamente conquistato il quinto posto e quindi nella posizione “migliore” per poter affrontare con serenità la seconda fase della stagione.
Il risultato finale potrebbe far pensare ad una gara facilmente gestita dalla squadra di mister Serafino La Brecciosa, ma così non è stato con Smedile, Luciano, Spada e compagne sempre in grado di rimanere a contatto con le ospiti e con lo score che è stato in equilibrio fino a pochi minuti dalla fine. L’infortunio occorso a capitan Natasa Miladinovic (toccata duro da Elena Barani) proprio ad inizio gara ha costretto il tecnico della Messana a rivoluzionare la squadra con Medjedovic spostata a terzino destro e con l’ingresso di Denise Truscello (all’ala) e successivamente anche di Rosaria Triolo (nella posizione di pivot) che in ogni caso non hanno affatto sfigurato.
Il Teramo ha vissuto di rendita grazie alle due espertissime rumene Palarie e Popescu in grado di perforare la difesa siciliana, mentre è apparsa un pò in ombra (ben controllata da Medjedovic) la russa Vlada Bobronikova che resta, comunque, una delle più forti giocatrici della massima serie italiana. Primo tempo chiuso sotto di tre reti (13 a 10) con Acosta, Cavenaghi e Cherone stoppate più volte da una Martina Giona apparsa veramente in grandissima condizione. Nella ripresa, dopo il sette metri fallito da Ceklic con parata dell’onnipresente Giona era la Giannoccaro a ridare il + 2 alle teramane che nei minuti finali trovavano il break decisivo, nonostante diversi buoni interventi da parte della trentina Piffer che ha giocato un ottimo secondo parziale di gioco. Nella Messana, oltre alle sopracitate Truscello e Triolo ha giocato la parte finale del match anche la giovanissima (messinese doc) Giusi Prisa che si è tolta pure la soddisfazione di andare a segno e il portiere ennese Marta Savoca che continua a maturare esperienze in questa sua prima avventura nella serie A1 nazionale.
“Nonostante qualche errore di troppo in attacco a me la squadra è piaciuta parecchio – dice il tecnico della Messana Salvo Cardaci – è risaputo che non ci possiamo permettere di tener fuori per un’intera partita nessuna delle cosiddette titolari e l’infortunio dopo pochissimi minuti (per uno scontro comunque fortuito) di Natasa ci ha costretto a cambiare in corsa l’assetto tattico. Se poi, così come è stato evidente, la migliore giocatrice del Teramo è stata il portiere Martina Giona questa è la dimostrazione che abbiamo fatto una buona gara. In ogni caso tutte le ragazze impiegate hanno espresso un bel gioco in attacco e anche la difesa ha retto bene alla corazzata teramana che, secondo me, ha buone chance per poter insidiare lo strapotere delle campionesse in carica del Salerno. Adesso ci concentriamo sulla poule retrocessione e tra due settimane saremo di scena a Badolato. Per noi – conclude il prof. Cardaci – sarà intanto fondamentale recuperare le acciaccate e poi continuare ad allenarci e giocare come sappiamo per il resto sarà il campo a dare i verdetti finali, ma sono e resto fiducioso”.
Dopo due giornate di riposo, la Messana tornerà ad allenarsi in sede già da martedì pomeriggio con la ripresa prevista al palasport di San Filippo per le ore 18:30.
