Zuccarello alla Fenech: "Ritiriamo i regolamenti e facciamone uno nuovo condiviso con i disabili"

Zuccarello alla Fenech: “Ritiriamo i regolamenti e facciamone uno nuovo condiviso con i disabili”

Rosaria Brancato

Zuccarello alla Fenech: “Ritiriamo i regolamenti e facciamone uno nuovo condiviso con i disabili”

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lunedì 15 Dicembre 2014 - 07:04

Al convegno organizzato sulla Caritas sui regolamenti per le disabilità tiene banco la vicenda "stalli". Gli esponenti delle associazioni spiegano le motivazioni che li hanno spinti a presentare un secondo regolamento. Il dito viene puntato contro un'amministrazione "Schettino". Zuccarello alla Fenech: "Ritiriamo i due regolamenti e facciamone uno nuovo pienamente condiviso dalle associazioni".

Il tema del convegno promosso dal coordinamento disabilità della Caritas diocesana era “ "Handicap e Regolamenti Comunali: il garante, gli stalli, i beni patrimoniali. Un impegno 'Comune' per i diritti dei disabili", ma a tenere banco, e non poteva essere altrimenti, è stata la vicenda stalli per i disabili, diventata un fronte rovente nel dibattito cittadino e ancora lontanissima dalla risoluzione. All’incontro, moderato da Giuseppe Ruggeri ed aperto dall’intervento di padre Tanino Tripodo, direttore della Caritas diocesana, hanno aderito numerose associazioni del mondo cattolico che operano nel settore. A portare i saluti della giunta è stato l’assessore ai servizi sociali Nino Mantineo.

L’attenzione è stata focalizzata sui regolamenti, da quello sui pass ai disabili, a quello per il garante, fino a quello per i beni patrimoniali, ampiamente illustrato dall’ex assessore al ramo Franco Mondello, attualmente consigliere comunale Udc.

Paradossalmente per questa amministrazione noi non esistiamo- ha sintetizzato Nino Fiannaca, intervenuto sul regolamento per la figura del garante per la disabilità- non contiamo niente nonostante le dichiarazioni in campagna elettorale. Dal sistema dei servizi sociali a quello dei pass semplicemente veniamo ignorati al momento delle scelte”.

Ad innescare la miccia però è stato l’argomento stalli, alla luce di un regolamento varato “ad insaputa” dell’assessore Cacciola e che però nei fatti, sin da giugno ha scatenato la protesta delle associazioni. In attesa che la vicenda, al momento sospesa, vada nella direzione della condivisione, i toni sono stati tali da far capire che non si faranno sconti a nessuno. Del resto a parlare sono gli stessi diversamente abili, quanti avrebbero voluto essere consultati prima del provvedimento ed ascoltati quando hanno proposto modifiche che non sono state invece recepite, al punto da spingere l’11 luglio nel corso di una conferenza stampa il Movimento Democrazia disabile a presentare un regolamento, attraverso il consigliere comunale Daniele Zuccarello, alternativo a quello depositato nei mesi precedenti dalla capogruppo di Cambiamo Messina dal basso Lucy Fenech. Entrambi i regolamenti fino ad oggi non hanno avuto il parere del dirigente Pizzino.

“Con Salvatore Mammola, Dino Smedile, Roberto Cerreti, Mario Midolo e Monica Subba abbiamo redatto il regolamento per contribuire a rafforzare il pieno rispetto della dignità umana e della libertà delle persone diversamente abili, la loro integrazione nella società- ha spiegato Lucia Cardillo, responsabile delle politiche per la disabilità di Italia dei valori- Abbiamo sentito la necessità di sostenere la partecipazione dei diversamente abili alla vita pubblica ed il pieno godimento dei diritti civili. Lo abbiamo presentato ai consiglieri comunali di ogni schieramento affinché non vi fossero “barriere politiche” ed il consigliere Zuccarello ha deciso di presentarlo. Da allora, nonostante siano trascorsi cinque mesi il dirigente non ha ancora fornito alcun parere, bloccando l’iter”.

Il regolamento predisposto dalle associazioni dei disabili è composto da 15 articoli e riguarda la mobilità, l’accesso, la fruibilità e l’agibilità dei luoghi pubblici e privati da parte di persone con ridotte o impedite capacità motorie. “Non dovrà essere richiesto alcun documento sulla frequenza e sulla natura degli spostamenti – ha aggiunto la Cardillo- perché fortemente discriminante. Il regolamento prevede anche sanzioni per chi abusa del pass anche soltanto prestandolo a parenti o amici”. Non è necessario essere in possesso né di un’autovettura idonea né essere abilitato alla guida con patente speciale per avere la sosta personalizzata, ma basta avere il contrassegno di parcheggio per disabili e possedere capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta.

Ma il secondo regolamento, quello presentato dai disabili, è stato anche al dibattito il pomo della discordia con la Fenech che ha ribadito: “Nel predisporre il regolamento per gli stalli, a febbraio, mi sono sentita profondamente coinvolta dalla problematica, ho preso spunto da quanto fatto in altre città. In ogni caso è stato letto da esponenti delle associazioni prima che io lo presentassi e l’ho fatto con il contributo di tutti. Non capisco le ragioni che hanno spinto a presentarne un altro, perché due regolamenti sullo stesso tema sono una sconfitta per il Consiglio comunale, significa che siamo divisi. Il mio non penalizza i disabili e sto pensando di querelare chi sostiene questo. Eventuali modifiche le avremmo potute apporre insieme”.

A replicare alla Fenech sono stati gli stessi interessati, che sin dalla primavera scorsa hanno provato ad aggiungere modifiche al testo, senza però raggiungere il risultato sperato. “Noi te l’abbiamo detto più volte- ha spiegato Placido Smedile, consigliere di circoscrizione e tra i proponenti del secondo regolamento-Tu hai risposto che non era possibile modificarlo. Non è così, non può essere insindacabile. Quei 10 metri, quei 20 metri per noi rappresentano il muro che ostacola l’integrazione sociale. Io vorrei vedere sempre più disabili in giro, li invito ad uscire di casa, più siamo e più riusciremo a contare nelle decisioni”.

A rincarare la dose ha pensato Mario Midolo, Democrazia disabile: “E’ inutile che qualcuno pensa che siamo una razza in estinzione …. Noi ci siamo e ci saremo. A Luglio abbiamo presentato la nostra proposta e adesso stiamo pensando di perseguire penalmente attraverso una class action chi ci ha causato un danno. Invece di ascoltarci questa mattina l’assessore Schettino, pardon Mantineo, è andato via dopo i saluti. Questa è l’attenzione che ha l’amministrazione nei nostri confronti”.

A chiudere il dibattito è stato il consigliere comunale Pd Daniele Zuccarello che ha fatto una proposta alla collega Fenech: “ Le associazioni hanno presentato le richieste di modifica ma probabilmente l’assessore Cacciola avrà detto alla collega che non era possibile cambiarlo. Io sono pronto a ritirare il mio regolamento, che recepisce integralmente le proposte dei disabili, la Fenech faccia altrettanto e ne predisponiamo insieme uno nuovo che però preveda queste proposte avanzate dai diretti interessati. A me non interessa la firma nel provvedimento, interessa ascoltare chi veramente sa quali sono i problemi perché li vive sulla propria pelle. Non posso pensare che la Fenech ritenga che il suo regolamento sia insindacabile, intoccabile, che sia il vangelo. Ritiriamoli, facciamone uno nuovo, purché dia le risposte adeguate alle loro esigenze”.

La presidente della commissione servizi sociali, Donatella Sindoni ha fatto sapere di voler dedicare una seduta all’argomento, alla presenza dei rappresentanti delle diverse associazioni per elaborare una proposta condivisa.

In fondo è proprio quella parola, condivisione, l’anello finora venuto a mancare, come sottolineato da Ruggeri nel corso del dibattito: “Manca una Consulta che unisca il mondo delle associazioni e che possa dare il contributo corretto in termini di partecipazione e proposizione. Senza dialogo non si va da nessuna parte”.

L’assenza di dialogo e le ripicche sono state quelle che, come ricordato dalla consigliera comunale Antonella Russo hanno fatto sì che il regolamento per il Garante per le disabilità non sia stato ancora votato dall’Aula dal dicembre 2013 “se ci fosse stato il Garante non si sarebbero verificati questi scontri, perché Pizzino avrebbe avuto una figura con cui interloquire”.

Durissimo nell’intervento il presidente del III quartiere Francesco Palano Quero: “Nessun diritto può essere calpestato con l’alibi di voler colpire i furbetti dei pass. Siamo al paradosso che gli uffici di Palazzo Zanca invece che aiutare il cittadino sanno solo dire cosa non può fare. Penso che ci sia un modo per sanzionare i dirigenti invece di assegnare il premio produttività a fine anno. Basta avviare le rotazioni o non dare il premio a chi non ha raggiunto l’obiettivo”.

La buona notizia l’ha data il consigliere comunale Udc Franco Mondello, che nell’intervenire a proposito delle le proposte previste dal regolamento per i beni patrimoniali a favore dei disabili ha annunciato: “La vicenda della sede dell’Anfas è in via di risoluzione e già da lunedì si procederà con l’iter che porterà all’utilizzo di locali all’interno dell’Istituto Marino. Sia in Commissione che in Aula stiamo operando per dare, nel più breve tempo possibile, quelle risposte che spesso sono venute a mancare da parte dell’amministrazione e quel che conta è che cerchiamo di farlo con la massima condivisione, anche per il Garante del disabile, che è all’ordine del giorno della prossima seduta”.

Rosaria Brancato

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