Panoramica: Ricevuto e Celi illustrano il “piano viario” provvisorio. Sognando l’ampliamento fino a Tono

Panoramica: Ricevuto e Celi illustrano il “piano viario” provvisorio. Sognando l’ampliamento fino a Tono

Emanuele Rigano

Panoramica: Ricevuto e Celi illustrano il “piano viario” provvisorio. Sognando l’ampliamento fino a Tono

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mercoledì 21 Settembre 2011 - 12:46

Visti i disagi degli ultimi giorni da centro verso nord sarà obbligatorio uscire a Guardia, da nord verso Messina non potrà essere percorsa la litoranea. Chiusa l’uscita Principe. Il presidente: «Siamo sulla strada giusta, limitati gli incidenti. Ma servono le risorse del Ponte per terminare il lavoro»

Alla luce dei disagi che in questi giorni si sono verificati sulla Panoramica dello Stretto, interessata ai lavori di messa in sicurezza ed anche alla sostituzione dei “giunti” di alcuni viadotti, il presidente della provincia, Nanni Ricevuto, ha presentato questa mattina le soluzioni individuate ed idonee per ovviare ai disagi lamentati dagli automobilisti. Piano viario che dovrebbe essere in vigore fino a lunedì prossimo, salvo ritardi dovuti alle condizioni meteo.

Per l’installazione dei nuovi giunti sui ponti, rimarrà ancora chiusa il tratto di strada in direzione nord da Curcuraci verso Granatari. Per alleviare però il traffico sulla strada è stata studiata una nuova formula, che può apparire complessa ma l’apposita segnaletica dovrebbe aiutare a comprendere. Da Messina verso Torre Faro, sulla Sp/43 bis sarà possibile procedere esclusivamente fino al Torrente Guardia, poi diverrà obbligatorio lasciare la Panoramica e procedere sulla litoranea, anche per raggiungere l’ospedale Papardo. Il dirigente del IV dipartimento – Difesa del Suolo e Protezione Civile, Viabilità 1° Distretto, Giuseppe Celi, con ordinanza n. 61/2011, ha disposto la chiusura al transito dell’uscita di contrada Principe direzione monte-mare al km. 6+000. Così chi comunque da Messina verso nord procederà dritto senza fermarsi a Guardia, sarà costretto a tornare indietro dalla rotonda di Curcuraci e a scendere alla rotonda di Guardia. Principe non verrà invece “ingolfata” e sarà accessibile solo ai residenti.

I veicoli provenienti invece da nord e diretti a Messina dovranno invece continuare regolarmente verso la rotatoria di Guardia sulla strada provinciale. L’accesso alla litoranea in direzione centro sarà infatti bloccato al bivio per Papardo, dunque per proseguire sulla strada comunale si potrà accedere alla rotatoria di Guardia. Di fatto questo sistema pone un senso di marcia quasi unico da Papardo a Guardia sulla Panoramica per chi procede in direzione centro e lo stesso da Guardia a Papardo sulla litoranea per chi procede in direzione nord.

«Speriamo di limitare i disagi – commenta Ricevuto –. Questi interventi sono fondamentali per proseguire il lavoro avviato nei mesi scorsi. Qualche beneficio già lo stiamo raccogliendo, sicuramente nella riduzione del numero degli incidenti. Possiamo dire che la Panoramica non è più la “strada della morte” come qualcuno l’aveva ribattezzata». Un punto di inizio ma il percorso è ancora lungo. All’intervento di messa in sicurezza dei ponti seguiranno nuove operazioni di bitumazione e il completamento della segnaletica orizzontale. Così si chiuderà questa tranche di lavori. Ma la Sp/43 bis avrebbe bisogno ancora di interventi, tanto da spingere il presidente della Provincia ad insistere sulla necessità del rispetto degli impegni presi e attesi nel prospetto delle opere compensative per il Ponte sullo Stretto. «Ieri ho incontrato la commissione Ponte (ndr. presenti alla conferenza i consiglieri Previti, Scimone, Barbera e De Domenico) e sono stato chiaro – spiega Ricevuto -. Alle condizioni attuali non firmiamo l’accordo di programma». Servirebbero altri finanziamenti per mettere in sicurezza tutti i ponti dell’arteria provinciale, asfaltare entrambe le direzioni di marcia e soprattutto provvedere all’installazione dell’impianto di illuminazione, per il quale era già stato avviato un contatto con il Comune di Messina. Il rinnovamento totale della Panoramica rappresenterebbe un valore importante per la città e per la sua viabilità, considerando anche che gli svincoli autostradali per la città si chiudono a Boccetta e bene che vada verranno ampliata fino all’Annunziata, lasciando comunque scoperta buona parte della zona nord che fa leva proprio sulla Sp/43 bis.

Prima di salutare i giornalisti Ricevuto chiude con uno dei suoi ambiziosi annunci: su proposta del consigliere Nino Previti, il presidente si dichiara pronto a “ripescare” un vecchio progetto riguardante l’ampliamento della strada provinciale fino a Tono. Un’idea che sarà analizzata e discussa per studiarne la fattibilità. Ma il futuro passa dal completamento di quanto in discussione oggi. Intanto dirigente Celi, con determinazione dirigenziale n. 88/4° 1° del 10 agosto 2011, ha approvato la perizia di variante e suppletiva, nell’ambito delle somme finanziate, dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza della S.P. 43/bis Panoramica dello Stretto nel Comune di Messina. Il provvedimento dirigenziale si è reso necessario per adeguare i prezzi inseriti nel computo metrico estimativo a seguito della pubblicazione del nuovo prezziario regionale. L’importo netto complessivo dei lavori è di quattro milioni di euro, di cui 3.210.494,10 euro per lavori al netto del ribasso d’asta e comprensivi di sessantasettemila 787,27 per oneri irriducibili per la sicurezza, oltre a 789.505,90 euro per somme a disposizione dell’Amministrazione.

3 commenti

  1. … sognando l’ampliamento fino a Tono … appunto …

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  2. Avevamo una strada Panoramica di collegamento mezza discreta e invece adesso è diventata veramente insufficiente, mini rotatorie progettate non so da chi ma il “fruttivendolo” le avrebbe fatte certamente più funzionali e meno pericolose tipo quella di Pace che in direzione Nord Sud è posta fronte muro di sostegno, se scivola la mano dallo sterzo vai a finire al muro. La carreggiata posta in direzione Sud – Nord prima della galleria è ad una sola corsia perchè l’altra è chiusa da guard rail per favorire certamente uno o due residenti (raccomandati) dei palazzi “Vinciullo” per andare in direzione Nord… Ma questa è una città che se non sbaglio è sismica di prima categoria e ci aspettiamo un sisma minimo del settimo Richter, forse l’unica via di collegamento idonea dovrebbe essere la Panoramica per i collegamenti dei villaggi, visto la litoranea potrebbe essere danneggiata dal maremoto. E invece Noi che facciamo?!? restringiamo la Panoramica, che se si ferma un auto giusto li si tappa tutto!!! Si segnala che La stessa carraggiata fatta ad una sola corsia presenta segni di cedimento lato mare… ma noi nel frattempo “aspettiamo il prossimo appalto ” L’APPALTO!! “” chilometri di guard rail che non permettono di guardare il panorama – ma che panoramica è questa. Lo stesso guard rail non permette in caso di incidente o di fermata di raggiundere il marciapiede ad un giovane figurati ad un anziano… Ma questi sono progettisti ??? … ma chi gli stessi della pista ciclabile??? che non serve ai ciclisti!! Ricevuto detto Nanni fai riflettere i progettisti in maniera razionale, ponetevi i problemi non si può andare avanti con le raccomandazioni politiche le cose non funzionano e non funzioneranno mai!!! continuiamo fino a Tono … ma se 4 massi caduti sulla nazionale a Calamona sono ancora lì!! VERGOGNA aspettiamo l’appalto …. ma mandate due mezzi a liberare la strada !! L’altro tratto di Nazionale sempre zona Nord ancora con il semaforo… Visto che la rete non basta espropriate a valle e fatela definitiva la bratella… Scusate lo sfogo ma se queste cose le dico di presenza a Nanni come posso chiedere poi l’incarico??? La colpa è anche degli Ordini professionali di Ingegneri Architetti Geometri che per clientelismo tacciono invece di prendere le difese della Città. Che è sempre più danneggiata da questi premi Nobel.

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  3. Avevamo una strada Panoramica di collegamento mezza discreta e invece adesso è diventata veramente insufficiente, mini rotatorie progettate non so da chi ma il “fruttivendolo” le avrebbe fatte certamente più funzionali e meno pericolose tipo quella di Pace che in direzione Nord Sud è posta fronte muro di sostegno, se scivola la mano dallo sterzo vai a finire al muro. La carreggiata posta in direzione Sud – Nord prima della galleria è ad una sola corsia perchè l’altra è chiusa da guard rail per favorire certamente uno o due residenti (raccomandati) dei palazzi “Vinciullo” per andare in direzione Nord… Ma questa è una città che se non sbaglio è sismica di prima categoria e ci aspettiamo un sisma minimo del settimo Richter, forse l’unica via di collegamento idonea dovrebbe essere la Panoramica per i collegamenti dei villaggi, visto la litoranea potrebbe essere danneggiata dal maremoto. E invece Noi che facciamo?!? restringiamo la Panoramica, che se si ferma un auto giusto li si tappa tutto!!! Si segnala che La stessa carraggiata fatta ad una sola corsia presenta segni di cedimento lato mare… ma noi nel frattempo “aspettiamo il prossimo appalto ” L’APPALTO!! “” chilometri di guard rail che non permettono di guardare il panorama – ma che panoramica è questa. Lo stesso guard rail non permette in caso di incidente o di fermata di raggiundere il marciapiede ad un giovane figurati ad un anziano… Ma questi sono progettisti ??? … ma chi gli stessi della pista ciclabile??? che non serve ai ciclisti!! Ricevuto detto Nanni fai riflettere i progettisti in maniera razionale, ponetevi i problemi non si può andare avanti con le +++++++++++++++++++++++ le cose non funzionano e non funzioneranno mai!!! continuiamo fino a Tono … ma se 4 massi caduti sulla nazionale a Calamona sono ancora lì!! VERGOGNA aspettiamo l’appalto …. ma mandate due mezzi a liberare la strada !! L’altro tratto di Nazionale sempre zona Nord ancora con il semaforo… Visto che la rete non basta espropriate a valle e fatela definitiva la bratella… Scusate lo sfogo ma se queste cose le dico di presenza a Nanni come posso chiedere poi l’incarico??? La colpa è anche degli Ordini professionali di Ingegneri Architetti Geometri che per clientelismo tacciono invece di prendere le difese della Città. Che è sempre più danneggiata da questi premi Nobel.

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