Stretto di Messina. D'Uva e Floridia: "Presto nuovi treni, faranno risparmiare un'ora"

Stretto di Messina. D’Uva e Floridia: “Presto nuovi treni, faranno risparmiare un’ora”

Redazione

Stretto di Messina. D’Uva e Floridia: “Presto nuovi treni, faranno risparmiare un’ora”

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mercoledì 28 Aprile 2021 - 08:47

Potranno imbarcare e sbarcare autonomamente, senza le attuali complesse manovre che fanno sì che passino due ore tra l'arrivo a Messina e la ripartenza a Villa e viceversa

“Dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, come da noi chiesto specificamente in un’interrogazione del 2016 a prima firma Di Maio, arrivano garanzie concrete: investimenti per potenziare il traghettamento ferroviario e, in particolare, per nuovi treni in grado di imbarcare autonomamente sulle navi traghetto”.

Così i parlamentari messinesi del MoVimento 5 Stelle Francesco D’Uva e Barbara Floridia a seguito di un incontro avuto al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili.

“Gli incontri e le interlocuzioni con il Ministero continuano a dare risultati concreti e confermano l’attenzione del Governo verso le Regioni del Sud e, in particolare, verso l’area dello Stretto di Messina. Potenziare e velocizzare i collegamenti tra le due sponde, con investimenti e azioni, è sempre stato un punto fermo della volontà politica di noi PortaVoce messinesi” hanno dichiarato i due parlamentari.

“Presto giungeranno in riva allo Stretto nuovi convogli ferroviari che saranno in grado di imbarcare e sbarcare autonomamente portando un risparmio di tempo di oltre 60 minuti. Lo avevamo chiesto quando eravamo all’opposizione attraverso un’interrogazione a prima firma di Luigi Di Maio, nata su consiglio di Mariano Massaro, segretario regionale dell’OrSA, e adesso che siamo al Governo lo otteniamo. Ma non solo, poiché con il Pnrr adesso puntiamo anche a migliorare e riqualificare le stazioni ferroviarie del Sud”, continuano i parlamentari. “Atti che vanno ad aggiungersi a quelli già realizzati per velocizzare e rendere più fruibili i collegamenti tra le due sponde garantendo una sempre maggiore continuità territoriale”.

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9 commenti

  1. Parole, parole, parole – Vedremo se diventeranno fatti!!

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  2. Visto che l’onorevole D’Uva come tutto il suo comprensorio di partito vede come fumo negli occhi il ponte sullo stretto lo inviterei a viaggiare sul treno ed aspettare oltre due ore per traghettare …..io l’ho fatto per anni. On. D’uva e On Floridia, la Stazione di Messina una volta era la stazione principale con più di dieci binari la vs politica ambientalista ( mi riferisco al vs partito) l’ha resa anonima, deserta, per dare vantaggio a due piccole stazioni: quella di Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Vergognatevi con l’atto infame che avete fatto bloccando il ponte sullo stretto avete morire una città, per favore non dite che siete Messinesi perchè nessuno vi crederebbe. Ho votato cinquestelle, ma mi sono pentito di averti dato il voto.
    Saluti.

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  3. Ancora con la storia di nuovi treni con cui ci saranno minori tempi di imbarco. A meno che non si paventino soppressioni di treni bisogna ricordare che le navi, qualsiasi essa sia, non sono in grado di contenere i treni senza che questi vengano manovrati. La lunghezza attuale di un treno a lunga percorrenza è di oltre 200 metri e inoltre a Messina i treni vengono sdoppiati ossia manovrati per cui ci sono carrozze che vanno e provengono da e per Palermo e carrozze da e per Siracusa. A meno che non sia stato fatto l’accordo di attestare i treni solo in direzione Palermo.

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  4. Il problema dei tempi non è solo legato al traghettamento. Gli orari, specie dei treni notte, sono appositamente studiati affinché la gente non usi il treno mettendo così Trenitalia nelle condizioni di attuare ciò che annualmente tenta ossia eliminare i treni a lunga percorrenza per la Sicilia. Basta consultare gli orari e rendersi conto che le percorrenze non sono quelle reali. I treni giungono a villa in anticipo e attendono l’orario per l’imbarco. Analogamente avviene a Messina dove il treno una volta al binario dopo lo sbarco attende oltre 1 ora per partire come previsto nel suo orario.

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  5. I treni scoperti nell'”acqua calda” dal Sig. D’uva esistevano già negli ani 70, cinquant’anni fa, (si chiamava “peloritano” guarda caso) ancora una volta le soluzioni del movimento sono retrograde, contentini del giorno, non c’è la visione dello sviluppo. Se oggi non viaggia nessuno in treno è perchè il servizio è peggiore di quello di cinquant’anni fa e la “grande soluzione” è già antiquata per definizione.

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  6. Bastava inserire il Progetto già esistente del Ponte sullo Stretto nel PNRR e avremmo ottenuto il massimo risultato. Siete dei politici bigotti, senza una visione politica prospettica, siete l’anti progresso e sapete fare solo chiacchiere. La Sicilia é stata per l’ennesima volta, prima illusa e poi truffata. Questo progetto approvato dalla UE e bloccato dal governo Monti e adesso da Draghi si farà prima o poi…rassegnate le dimissioni!!

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  7. Ma i tempi di attraversamento dipendono dalla nave non dai treni. Che dichiarazioni insensate come chi le fa

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  8. Dopo la ribellione dei sindaci della provincia di Agrigento che, con tanto di fascia tricolore, sono andati a protestare a Montecitorio, ecco che arriva, se arriva, il contentino. La Sicilia ancora una volta è stata estromessa dal circuito delle grandi opere. E la colpa, in primis, è dei politici del meridione d’Italia che non sono riusciti nemmeno a far valere le direttive dell’UE che nella concessione dei finanziamenti ha posto dei paletti (popolazione, maggiore disoccupazione, peggiore pil)

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  9. Vorrei ricordare che i Freccia Rossa, Argento e Italo che fanno la spola giornaliera Torino, Milano, Reggio Calabria, anche se sono collegati con gli orari degli aliscafi veloci per Messina e Viceversa, praticano orari impossibili per l’utenza siciana proveniente o diretta verso tutte le altre provincie siciliane. Per soddisfare le esigenze di questi passeggeri, bisogna istituire una coppia di treni che parta al mattino alle 6.45 da Torino, alle 8.00 da Milano, alle 11.00 da Roma con arrivo a Villa S. Giovanni alle 16.00. VICEVERSA partenza. ore 11.00 da Villa S. Giovanni, alle 16.10 da Roma, alle 19.10 da Milano con arrivo a Torino alle 20.10. I passeggeri dovrebbero attraversare lo stretto con gli aliscafi veloci e poi troverebbero interni pronti per la partenza, uno per Palermo e l’altro per Catania Siracusa. Speriamo che le autorità si convincano. Saluti G. Ferreri

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