Stretto, l'imbarco veloce dei treni sul tavolo del Governo Draghi

Stretto, l’imbarco veloce dei treni sul tavolo del Governo Draghi

Alessandra Serio

Stretto, l’imbarco veloce dei treni sul tavolo del Governo Draghi

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giovedì 04 Novembre 2021 - 07:35

Si all'odg targato M5S per l'acquisto dei traghetti bidirezionali per imbarcare i mini Frecciarossa.

Va all’esame dell’Esecutivo l’acquisto di nuovi traghetti bidirezionali utili ad abbattere i tempi per l’attraversamento sullo Stretto di Messina dei convogli, attraverso la velocizzazione delle operazioni di imbarco dei treni. Un tassello che, unito alla possibilità di avere a disposizione sulla tratta i così detti mini Frecciarossa, consentirebbe davvero il dimezzamento dei tempi di traghettamento. L’ordine del giorno è del deputato siracusano M5S Paolo Ficara, vice presidente della commissione Trasporti alla Camera, ed è stato approvato dal Governo.

“L’odg, discusso nell’ambito del decreto infrastrutture, impegna il Governo a valutare l’opportunità di prevedere l’acquisto di nuovi traghetti bidirezionali, con una lunghezza tale da accogliere per intero i convogli ferroviari ad alta velocità standard. L’acquisto può essere programmato nel nuovo Contratto di Programma tra il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e Rete ferroviaria italiana, relativo al periodo 2022-2026”, spiega Ficara.

“Il ricorso a navi capaci di assicurare ingresso e uscita dei convogli in maniera bidirezionale abbinato al ricorso a treni che non necessitano di manovre di scomposizione e ricomposizione possono portare ad un risparmio di tempo notevole sulle attuali due ore necessarie all’attraversamento dello Stretto”, aggiunge il vicepresidente della commissione Trasporti.

Il Governo dovrà adesso valutare la fattibilità dell’operazione, verso la quale sono contento di aver finalmente condotto l’attenzione del Paese. Immaginare che i mini Frecciarossa e gli Italo possano correre nel breve volgere di un anno anche in Sicilia e Calabria, pure con la rete ferroviaria così com’è, non è una utopia”, aggiunge ancora Paolo Ficara che in questi anni si è più volte battuto per soluzioni realistiche per un miglioramento del trasporto ferroviario anche in Sicilia.

“Lo abbiamo detto tante volte: moderna infrastrutturazione dei territori siciliani e calabresi, rinnovo del materiale rotabile e rinnovo mezzi navali utilizzati. Questi sono i tre elementi fondamentali su cui, a prescindere dalle decisioni che verranno prese su un ipotetico attraversamento stabile dello Stretto, dobbiamo impegnarci affinchè già nel breve periodo si possano dare risposte chiare e immediate ai cittadini, realizzando tempi di attraversamento pienamente accettabili e degni di un paese civile”, conclude il parlamentare siracusano.

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3 commenti

  1. A cosa serve far viaggiare Italo e i (mini)frecciarossa alla velocità di un regionale? A cosa serve far pagare ai viaggiatori i relativi supplementi previsti per i frecciarossa e Italo quando il servizio è identico a quello offerto dai treni regionali il cui biglietto è ovviamente più economico? Oltre al fatto che non si parla di treni della lima per cui anche con l’acquisto di nuove navi bidirezionali per far entrare le carrozze nella nave bisogna sempre manovrare ossia spezzare in più tronconi.

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  2. Naturalmente delle TRE nuove navi a 4 binari sbilenche (stesso piano di carico dell’anteguerra) costate oltre duecento milioni circa cosa ne facciamo?

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    1. Bisognerebbe chiederlo a M5s e al vicepresidente.

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