Sturniolo: «Il Ponte sullo Stretto volano per lo sviluppo del Sud? Dirlo è un atto di fede»

Sturniolo: «Il Ponte sullo Stretto volano per lo sviluppo del Sud? Dirlo è un atto di fede»

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Sturniolo: «Il Ponte sullo Stretto volano per lo sviluppo del Sud? Dirlo è un atto di fede»

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mercoledì 31 Luglio 2019 - 07:30

L'ex consigliere comunale risponde alla parlamentare regionale di Fratelli d’Italia Elvira Amata

Il Ponte sullo Stretto, che se realizzato dovrebbe unire la sponda sicula e quella calabra, al momento divide soltanto. I no pontisti si contrappongono ai pontisti e ne scaturiscono dibattiti infiniti in cui ognuno sostiene le proprie ragioni, difficilmente accettate dalla controparte. Nei giorni scorsi, sull’argomento è intervenuta la parlamentare regionale di Fratelli d’Italia, Elvira Amata, alla quale ha deciso di rispondere l’ex consigliere comunale Gino Sturniolo, promotore per conto della Rete NoPonte del corteo che qualche giorno fa ha attraversato il villaggio di Torre Faro. Ecco la sua lettera alla deputata regionale.

«Cara Elvira,

avercene di avversari come te! In questi mesi siamo stati, al contrario, investiti, da fiumi di bile e rancore ai quali abbiamo risposto, per quanto più abbiamo potuto, con il sorriso sulle labbra perché per noi la disputa sulle idee prevale sempre sulla rissa. Sebbene su due fronti opposti, noi la pensiamo come te. Pensiamo che debbano essere gli abitanti a decidere, pensiamo che il protagonismo dei cittadini sia prezioso e che la conta dei numeri sia cosa importante, ma non l’unico degli argomenti. Nel corso degli anni abbiamo fatto manifestazioni con centinaia, con migliaia e con decine di migliaia di partecipanti. Chiunque abbia promosso almeno una volta un corteo nella sua vita conosce bene quante variabili ne determinano le dimensioni. Ma tant’è! A chi sta perennemente dietro una tastiera a dare sfogo al proprio rancore diciamo di misurarsi con questo terreno. Abbiamo capito che hanno annunciato di farlo. Bene. Ci vediamo in piazza, insomma.

Ma tu poni domande ben più importanti. Perché dite “vogliamo l’acqua nel rubinetto e non il Ponte sullo Stretto”? Dovrebbe essere un diritto avere l’acqua nel rubinetto, rispondi. Sottintendi che questo vale anche per le strade, per le ferrovie, per la messa in sicurezza del territorio, per la messa in sicurezza dell’edificato. Giusto, ma di questo dovrebbero rispondere il Governo Musumeci e quello gialloverde, i governi di centrodestra, quelli di centrosinistra e quelli tecnici che li hanno preceduti, non di certo i militanti No Ponte. A noi piacerebbe, al netto di tutto questo, batterci sull’utilità o meno e sulla natura devastante dell’opera, sul suo carattere intrinsecamente speculativo, sulla natura autoritaria del meccanismo decisionale che lo sottende.

Dici, poi, che il Ponte sullo Stretto farebbe da volano allo sviluppo del Sud. Lo dici tu, ma lo dicono tutti i sostenitori del Ponte sullo Stretto. Lo dite come un atto di fede. E’ un argomento vecchio. Ce lo siamo sentiti ripetere mille volte. Ce lo siamo sentiti ripetere per le cattedrali nel deserto e i poli industriali, ma intorno a questi non c’è stato nessuno sviluppo e quando le produzioni hanno spento le macchine ai territori sono rimasti solo aree da bonificare, inquinamento e tumori.

Noi crediamo, e qui rispondiamo alla domanda che ci poni su quali idea di sviluppo abbiamo, che le infrastrutture debbano arricchire i territori. Agricoltura, pesca, artigianato, industrie locali hanno bisogno di un sistema infrastrutturale diffuso che consenta alle persone e alle merci di circolare con una certa velocità. Noi pensiamo che la bellezza dei nostri luoghi possa essere, oltre che felicità per noi, possibilità per viaggiatori interessati a scoprirli. Noi riteniamo che la messa in sicurezza dei territori e dei centri urbani sia un investimento pubblico capace di generare occupazione vera e salubrità dei luoghi. Noi pensiamo al territorio come un’occasione, non come un intralcio. Per tutto questo eravamo in piazza venerdì 26 luglio. Ed era solo l’inizio».

Gino Sturniolo

La Rete No Ponte

Un commento

  1. Antonino Mancuso 31 Luglio 2019 16:01

    si al ponte e al futuro sempre. no alla muffa che attanaglia il cervello.

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