Dubbi sull' idoneità sismica e sulla “stabilità” del viadotto, realizzato 40 anni fa

Dubbi sull’ idoneità sismica e sulla “stabilità” del viadotto, realizzato 40 anni fa

Dubbi sull’ idoneità sismica e sulla “stabilità” del viadotto, realizzato 40 anni fa

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venerdì 01 Luglio 2011 - 08:24

A sollevarli Guerrera e Melazzo (Udc), Pergolizzi (Fli), Restuccia (Mpa), che passano la palla al sindaco Buzzanca e chiedono anche tempi certi sul completamento dell’opera

Luglio (esattamente il 22) doveva essere il mese dell’inaugurazione dello svincolo di Giostra, attesa dai messinesi da ben 20 anni. Ma come annunciato a seguito dell’ultima riunione tecnica a palazzo Zanca dal sindaco Giuseppe Buzzanca, bisognerà aspettare ancora. Forse settembre o magari ottobre. Un balletto di date che, a dire il vero, non ha suscitato particolari polemiche perché, a fronte di un’attesa ventennale, qualche mese in più o in meno cambia davvero poco. Tuttavia, se sulla tempistica si può “sorvolare”, c’è un aspetto su cui invece non si può transigere: la sicurezza dell’opera. Tema su cui si sono concentrati i consiglieri comunali Domenico Guerrera e Giuseppe Melazzo (Udc); Nello Pergolizzi (Fli); e Antonio Restuccia (Mpa), che in una interrogazione indirizzata al primo cittadino sollevano una serie di dubbi, soffermandosi «su alcuni profili che ritengono poco chiari e che potrebbero posticipare enormemente nel tempo il completamento e la libera fruizione al transito degli automezzi ».
I quattro esponenti politici si concentrano, in particolare, sul viadotto di Giostra, ricordando che l’impresa Ricciardello «ha ottenuto l’aggiudicazione dell’appalto per il completamento degli svincoli, con esclusione dell’innesto con il viadotto già esistente, quest’ultimo realizzato da oltre 40 anni».«Da informazioni assunte dagli scriventi – si legge nell’interrogazione – si è constatato che non esisterebbe presso l’Ufficio del Genio Civile di Messina, alcun atto inerente la verifica sulla idoneità sismica della struttura del viadotto già esistente, né che siano state eseguite apposite indagini geologiche sulle tensioni indotte al terreno di sedime dei piloni, che per effetto del carico delle realizzate e realizzande strutture degli svincoli, potrebbero subire notevoli sollecitazioni».
Guerrera e Melazzo , Pergolizzi e Restuccia sottolineano, inoltre, che «da successive indagini, si è constatato che il progetto prevedrebbe le strutture degli svincoli non solidali con i viadotti esistenti, ma separati da giunto di libera oscillazione della larghezza di circa m 0.90. La soluzione progettuale del ricolmo del giunto con materiale idoneo alle oscillazioni delle due strutture, sia esso lamiera o altro, potrebbe mettere in serio pericolo i veicoli in transito, considerando che la larghezza dello svincolo è di circa m. 240.00, che il giunto corre parallelo e non trasversalmente al senso di marcia degli automezzi e in caso di pioggia o di brusche frenate, non consente una normale aderenza ai pneumatici dei mezzi.Tra l’altro – concludono- l’oscillazione e la flessione delle due strutture, se così fosse, potrebbe causare dei dislivelli che potrebbero a loro volta determinare un altro rischio per i mezzi in transito».
Alla luce di quanto segnalato, i quattro consiglieri comunali interrogano il sindaco, anche nella qualità di Commissario per l’emergenza viabilità e traffico, «al fine di sapere se le informazioni sopra riportate rispondano o meno al vero; in caso affermativo quali iniziative lo stesso intenda con immediatezza adottare; quale tecnologia verrà adottata per la sicurezza della viabilità e per garantire l’incolumità fisica degli abitanti gli immobili sottostanti al viadotto; quali sono effettivamente, al di là dei proclami di forma, i tempi di completamento e consegna dello svincolo di Giostra fruibile alla cittadinanza».

3 commenti

  1. le osservazioni sono molto interessanti, direi da prima pagina a nove colonne, direi da prima notizia dei notiziari locali, ecc.. adesso intervistiamo i responsabili del progetto, i dirigenti comunali preposti a seguire l’opera, magari il sindaco (quello che ha fatto ridere con la storiella del 22 luglio …, ma tanto, un po’ di buon umore non guasta mai). Se quanto detto in articolo è privo di fondamento basteranno pochi secondi per dire: “non è vero”. Aspettiamo.

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  2. sraebbe da ridere che dopo tanti soldi spesi ed ammuccati da chi sa chi,lo svincolo non fosse a prova sismica.speriamo di no altrimenti in primis dovrebbe pagare chi ha avuto la fretta di voler aprire un’opera nata morta e cioè Buzzy..

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  3. l’ometto con l’elmetto in qualità di capocantiere degli svincoli ha intimato alle pile del viadotto di non cedere!
    SIAMO TUTTI PIU’ TRANQUILLI !!!!!!

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