Ispezione all’asilo nido, chiesto rinvio a giudizio per gli ex consiglieri comunali Conti e Caliò

Ispezione all’asilo nido, chiesto rinvio a giudizio per gli ex consiglieri comunali Conti e Caliò

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Ispezione all’asilo nido, chiesto rinvio a giudizio per gli ex consiglieri comunali Conti e Caliò

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lunedì 27 Gennaio 2014 - 14:36

L’ipotesi di reato è abuso d’ufficio. Secondo la magistratura, inoltre, l’ispezione potrebbe avere avuto uno scopo del tutto personale

E' alla svolta finale l'indagine sulla ispezione all’asilo nido "L'angolo del cucciolo" effettuata il 10 maggio 2012 dagli allora consiglieri comunali Carmelo Conti e Tanino Caliò .Il sostituto procuratore Fabrizio Monaco, titolare del caso, ha chiesto il rinvio a giudizio di entrambi, ipotizzando l'abuso d'ufficio. L'ispezione a sorpresa di due nell'asilo di viale Giostra, gestito dalla cooperativa sociale La Gardenia, non rientrava infatti tra i compiti dei consiglieri.

Questa la tesi degli investigatori, che vanno oltre: non soltanto non rientrava tra i poteri ispettivi dei consiglieri, ma la visita secondo la magistratura potrebbe avere avuto uno scopo del tutto personale. Anzitutto Conti avrebbe dovuto astenersi perché era dirigente della cooperativa Cas, che opera nello stesso settore della cooperativa Le Garderie, ed aveva gestito lo stesso asilo, precedentemente. Inoltre la figlia era socia di una'altra sigla che gestiva un asilo privato nei pressi di un altro asilo comunale, pure questo gestito dalla coop Le Garderie.

L'ispezione terminò con una segnalazione di "gravi anomalie" nel servizio del personale della cooperativa. I due hanno sempre respinto le accuse, sostenendo che la visita a sorpresa nell'asilo rientrava nei loro compiti di componenti della Commissione servizi sociali del Comune. La vicenda va ora al vaglio preliminare. (Al.Ser)

Un commento

  1. Salvatore Vernaci 27 Gennaio 2014 14:58

    Il Consigliere Comunale, quale Rappresentante eletto e facente parte del Consiglio Comunale, ha diritto di accesso e poteri di controllo, con un rapporto funzionale tra i due diritti (art. 43 TUEL ed art. 22 della legge 241/1990). Il Consigliere Comunale ha poteri ispettivi in ragione del mandato conferito. Il diritto di accesso è funzionale, strumentale rispetto ai classici poteri ispettivi (interpellanza, interrogazione, mozione, ordine del giorno, ecc…). Infatti il Consigliere per formulare un’interpellanza od un’interrogazione incisiva, circostanziata ed efficace deve avere una quanto più possibilmente completa cognizione di causa e che siffatta completa cognizione di causa potrà proprio derivargli dal corretto esercizio del diritto di accesso riconosciuto dall’art. 43, comma 2 TUEL ( Cons. Stato, sez. V, sentenza 4 maggio 2004, n. 2716; Cons. Stato, sez. V, sentenza 2 settembre 2005, n. 4471; Cons . Stato, sez. V, sentenza 9 dicembre 2004, n. 7900,TAR Catanzaro sentenza 221/10 del 28/02/2011)

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