Tamponi molecolari e rapidi. Il Cnr: "Percentuali cumulate sono sbagliate"

Tamponi molecolari e rapidi. Il Cnr: “Percentuali cumulate sono sbagliate”

Marco Ipsale

Tamponi molecolari e rapidi. Il Cnr: “Percentuali cumulate sono sbagliate”

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giovedì 28 Gennaio 2021 - 11:36

8 regioni, compresa la Sicilia, non hanno mai reso noto il dato dei positivi ai tamponi rapidi, che risulta 0

Dallo scorso 15 gennaio il bollettino ufficiale del Ministero della Salute considera anche i tamponi rapidi. Una novità che falsa il paragone coi giorni precedenti, quando erano considerati solo i molecolari.

Tanto più che 8 regioni, compresa la Sicilia, non hanno mai reso noto il dato dei positivi ai tamponi rapidi, che risulta 0. E anche le altre l’hanno fatto in modo parziale, ad esempio il Veneto solo a partire da ieri, la Sardegna conta 2 positivi, la Calabria 4, l’Emilia Romagna 48 e la Toscana 62, tutti su migliaia di tamponi. Così il dato ufficiale nazionale segna 12.634 positivi su 1.355.264 tamponi rapidi, una percentuale dello 0.93 %, totalmente inverosimile proprio perché i dati sono incompleti.

Percentuali molto diverse tra molecolari e rapidi

Prendiamo ad esempio i dati nazionali di ieri: 15.204 nuovi casi (12.277 da molecolare e 2.927 da rapido) su 293.770 tamponi (168.105 molecolari e 125.665 rapidi) per una percentuale del 7.3 % riferita solo ai molecolari, del 2.33 % riferita solo ai rapidi e del 5.17 % totale compresi entrambi.

“Calcolare la percentuale cumulando i dati dei due tipi di test è sbagliato – dice Giovanni Sebastiani, matematico del Cnr – in quanto le percentuali separate sono molto diverse”.

I dati in Sicilia

Abbiamo quindi scelto, nel nostro rapporto quotidiano (qui quello di ieri), di riportare entrambe le percentuali, quella totale e quella riferita solo ai molecolari, perché così si può fare il paragone con le percentuali ante 15 gennaio.

In Sicilia il picco minimo era stato toccato il 26 dicembre all’8.3 %, il picco massimo il 10 gennaio al 19.8 %, ieri siamo tornati al 9.2 %, segno di inversione di tendenza, probabile frutto della zona rossa. Contando anche i tamponi rapidi, la percentuale è passata dall’8.1 % del 15 gennaio al 3.4 % del 27 gennaio.

Percentuale crollata ma ancora due punti sopra quella nazionale

Su base nazionale, la percentuale solo sui molecolari è passata dal 13.3 % del 10 gennaio al 7.3 % di ieri, cioè era 6 punti e mezzo sotto quella siciliana, ora è due punti sotto.

Improponibile, invece, il paragone contando anche i tamponi rapidi. La percentuale nazionale è del 5.2 %, quella siciliana del 3.4 % ma perché quest’ultima conta zero casi individuati da tampone rapido.

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8 commenti

  1. La questione è molto complessa, cumulare i tamponi e calcolare la percentuale sul valore ottenuto ottiene l’unico risultato di abbassare la percentuale ma il dato che si ottiene è poco significativo sull’evoluzione della pandemia. D’altro canto però è sbagliato anche calcolare il tasso di positività sui soli tamponi molecolari perché in quel caso risulterebbero molto penalizzate le regioni come la Sicilia che ne fanno parecchi rapidi. Fare molti tamponi veloci fa sì che i molecolari siano in un certo senso “selezionati” e quindi in quel caso è più probabile che la percentuale cresca. In realtà, considerata la mancanza di uniformità della gestione dei tamponi tra le regioni italiane, è proprio l’indice di positività che finisce per essere un parametro poco significativo.

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  2. Ovvio che le percentuali separate siano diverse. Il discorso, semmai, è un altro (che coinvolge la modalità di validazione). Se ho 198 positivi su 1.000 molecolari, ho il 19,8% su questi. Tale dato fa però intendere che io abbia testato solo 1.000 persone sull’intera popolazione, quando invece non è affatto così, in quanto ho eseguito anche i test rapidi e quindi il totale delle persone che ho testato è molto più elevato (ne consegue che la percentuale dei positivi, rispetto al reale totale dei testati, sia ben più bassa). Se do autonoma validità al rapido (quindi non ritesto quel soggetto), potrò avere, distintamente, 10 positivi su 1.000 rapidi e 10 positivi su 1.000 molecolari, 20 persone. Se, invece, io valido solo con il molecolare (visto che il rapido può dare falsi positivi), vuol dire che ho “10 sospetti” su 1.000 rapidi, che potranno diventare 10 positivi da molecolare (ma in tal caso sono sempre 10 persone, non 20!).

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  3. ma meglio così ..
    considerando che chi è positivo al tampone rapido poi fa il molecolare è seriamente possibile che vengano comunicati 2 soggetti positivi invece che lo stesso. Già ad aprile i numeri comunicati si sono rivelati sballati .. vogliamo veramente complicare i conteggi al povero dipendente asp ?
    L’unico valore che andrebbe comunicato sono i posti liberi in degenza e rianimazione, conti facili e riscontrabili e che danno il reale peso all’emergenza.

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    1. Che vergogna. Alle persone che sono in quarantena viene fatto prima il rapido e poi il molecolare. Ora il punto è che credo che la positività viene segnalata secondo il nominativo. Questo vuol dire che per individuare un positivo vengono fatti sistematicamente 2 tamponi. Esiste la possibilità che venga fatto così per abbassare la percentuale dei contagi in relazione ai tamponi effettuati?
      Sarebbe il caso di verificare certe situazioni.

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      1. Michele fa il rapido ed è sospetto positivo, poi fa il molecore ed è ufficialmente contato tra i positivi; poi fa un molecolare per vedere se si è negativizzato ma ancora no, poi fa un altro molecolare e risulta negativizzato. Michele ha fatto 4 tamponi ma è sempre una sola persona. No, non c’è la possibilità che sostiene lei, semmai c’è la possibilità che venga contato più volte lo stesso soggetto.

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  4. Chi sceglie di dare validità al rapido, avrà i positivi da rapido. Pertanto, i dati nazionali mostrano i POSITIVI di due categorie diverse (i 12.277 da molecolare sul totale dei molecolari e i 2.927 da rapido sul totale dei rapidi), con le loro rispettive e ben distinte percentuali, com’è ovvio che sia (e il totale dei casi dato dalla somma delle due categorie, 15.204, nonché il totale dei tamponi). Chi valida con il molecolare, potrà dire che un soggetto è positivo solo quando costui farà il molecolare! quindi avrà solo positivi da molecolare (ciononostante, avrà testato una fetta ben più ampia della popolazione, comprensiva dei rapidi, che individuano solo i negativi e i casi sospetti), e non può sommare Giovanni sospetto positivo al rapido col medesimo Giovanni positivo al molecolare.

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  5. Le regioni che validano con il molecolare non possono avere positivi da rapido, lo dice la frase stessa “validano con il molecolare” (uno è positivo solo se risulta tale dal molecolare), mentre il totale dei testati è invece, solo in tal caso, compensivo dei rapidi.

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  6. Infatti fate bene a dare i dati separati tra molecolari e rapidi in modo da non falsare le informazioni sul reale andamento dell’epidemia.

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