Taormina. "Guardia medica distante dal cittadino, a Trapitello e nell'hinterland servizio da riorganizzare"

Taormina. “Guardia medica distante dal cittadino, a Trapitello e nell’hinterland servizio da riorganizzare”

Carmelo Caspanello

Taormina. “Guardia medica distante dal cittadino, a Trapitello e nell’hinterland servizio da riorganizzare”

mercoledì 29 Gennaio 2020 - 10:57

Appello del responsabile Sanità di "Aiace", Campisi: "Il medico deve giungere da Castelmola e ci impiega anche tre quarti d'ora. Basterebbe usufruire del vicino presidio di Gaggi. Si trovino ragionevoli soluzioni per utenti e operatori sanitari"

TAORMINA – “L’assistenza sanitaria sul territorio va riorganizzata. E ciò va fatto in base alle esigenze dello stesso territorio. Non è possibile che un cittadino di Trappitello debba aspettare la guardia medica che giunge da Castelmola, quando ad esempio si potrebbe usufruire di quella di Gaggi…”. A parlare è Gaetano Campisi (nella foto), responsabile della sezione sanitaria di Aiace, associazione che si occupa delle problematiche dei consumatori.

“Per giungere a Trappitello, frazione a valle di Taormina – spiega Campisi – dove non c’è guardia medica in quanto vi è la presenza dell’ospedale S. Vincenzo, il dottore deve partire da Castelmola. Ed attraversare la città turistica e Giardini Naxos. Ci vogliono tre quarti d’ora. I disagi aumentano in estate, quando il traffico veicolare è notevole. Un lasso di tempo enorme per una visita, durante la quale, peraltro, la guardia medica del contro collinare molese rimane scoperta”.

Il responsabile Sanità di Aiace evidenzia che il suo “vuole essere un intervento costruttivo, finalizzato a trovare ragionevoli soluzioni al fine di ridurre al minimo i disagi per gli operatori sanitari ed i pazienti. Nel caso specifico sarebbe sufficiente fare intervenire la guardia medica di Gaggi, a pochi minuti da Trappitello.

Nel vecchio ospedale di Taormina – prosegue Campisi – vi è un punto di primo intervento (Ppi), sarebbe opportuno vedere quanti interventi vengono eseguiti e puntare ad una riorganizzazione del servizio di assistenza sanitaria”.

Da qui un appello all’Asp di Messina e all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. “Considerato tra l’altro – sottolinea Campisi – che quello di Trappitello è solo uno dei casi emblematici della situazione che si registra nel vasto comprensorio jonico messinese, ma ve ne sono altri. Chiediamo pertanto che il Piano regionale sanitario tenga conto delle esigenze specifiche del territorio, in modo da andare incontro a pazienti ed operatori sanitari, ottimizzando tempi e risorse”.

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