Taormina. "Raddoppio ferroviario, i rischi non mancano ma l'opera è vitale"

Taormina. “Raddoppio ferroviario, i rischi non mancano ma l’opera è vitale”

Redazione

Taormina. “Raddoppio ferroviario, i rischi non mancano ma l’opera è vitale”

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sabato 30 Marzo 2019 - 15:37

Intervento del consigliere di maggioranza Giuseppe Sterrantino dopo il confronto in aula con i tecnici di Italferr

TAORMINA – “Non ricordo tutto questo interessamento e tanto meno azioni eclatanti a seguito dei rilevanti problemi in tema di acqua, pozzi e falda acquifera che hanno interessato il nostro Comune a partire dal settembre-ottobre 2015”. Esordisce così il consigliere di maggioranza Giuseppe Sterrantino ex presidente del Co.Mi.Di. che in quegli anni tanto si è battuto per portare all’attenzione della precedente amministrazione le gravi criticità in tema di acqua che hanno interessato principalmente la frazione di Trappitello.

“E non mi risultano richieste fatte – aggiunge – né oggi né ieri, ad Asm per conoscere la bontà delle acque captate a Santa Filomena. Vorrei ricordare – incalza Sterrantino – che già all’atto della deliberazione avente ad oggetto il progetto definitivo del doppio binario, non esecutivo, di Rfi, questa maggioranza, per mia voce, aveva posto dubbi e quesiti in seno al progetto e alla probabile ubicazione dell’area di stoccaggio, mentre altri si sono preoccupati di fare emendamenti, strumentali, aventi ad oggetto virgole, punti e così via per poi votare la delibera”.

La maggioranza ha proposto di richiedere da subito un dialogo continuo con Italferr, realizzatrice del progetto definitivo, la quale da subito ha accolto la nostra richiesta inviando tre tecnici tra i quali il project manager e la responsabile gestione terre e bonifiche ambientali.

“E’ stato possibile durante il Consiglio comunale – evidenzia il consigliere di maggioranza – ascoltare le relazioni ma anche condividere con loro i numerosi dubbi in merito al progetto ed ai suoi impatti, non ultimo, di grande profilo, l’intervento del consigliere Passalacqua che è entrato nello specifico sugli additivi chimici che verranno utilizzati negli scavi”. Sterrantino si è soffermato “sull’impegno da parte del project manager di Italferr, l’ingegnere Salvatore Vanadia, su mia espressa richiesta in aula, di includere nell’ambito dei controlli ambientali generali, aventi ad oggetto la corretta depurazione dei fanghi e delle acque reflue, anche le acque captate dai pozzi di Santa Filomena che attingono dalla falda che si trova in prossimità della futura, costruenda area di stoccaggio.

Ritengo opportuno non creare facili allarmismi – chiosa il consigliere – ma al contempo bisogna ammettere che in tutti gli ambiti i rischi non possono essere totalmente esclusi ma mitigati ed in questo caso gli opportuni protocolli di sicurezza che verranno posti in essere da Italferr, nota e stimata azienda dello Stato su cui riponiamo la nostra grande fiducia, rappresentano una importante mitigazione. Vero è che l’appalto integrato verrà affidato ad una impresa privata, unitamente alla redazione del progetto esecutivo e anche le nuove verifiche sulle attività di controllo degli impatti ambientali.

Su questo, sono concorde con il sindaco, nutro delle preoccupazioni perché a quel punto verrà effettivamente meno il confronto tra due Istituzioni e ci sarà un imprenditore che avrà, ovviamente, altri criteri di valutazione: su quest’ultimo tema – sostiene il consigliere – bisogna evidenziare che Italferr farà parte della direzioni lavori e, dunque, avrà un’importante voce in capitolo in tema di azione di controllo anche dopo l’affidamento definitivo e proprio durante questo step del processo decisionale e di formazione del progetto esecutivo, saremo attenti e ci batteremo per ottenere tutte le rassicurazioni e le azioni necessarie a garantire il nostro territorio.

L’opera è di vitale importanza per lo sviluppo del nostro comprensorio e per tutta la Regione Sicilia (… si pensi al collegamento diretto aeroporto-Taormina-Giardini) – ricorda ancora Sterrantino – sarà necessario sopportare dei grandi sacrifici quali ad esempio l’incremento del traffico veicolare che interesserà la nostra comunità: il nostro compito sarà quello di monitorare attentamente l’evoluzione del processo e lo stato di avanzamento dei lavori, e non commettere gli stessi errori fatti nel passato, ben visibili infatti, intorno a noi, sono le incompiute rimaste nel dimenticatoio della politica”.

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