Taormina. Stabilimenti balneari, appello e proposte alla Regione per uscire dall'emergenza

Taormina. Stabilimenti balneari, appello e proposte alla Regione per uscire dall’emergenza

Carmelo Caspanello

Taormina. Stabilimenti balneari, appello e proposte alla Regione per uscire dall’emergenza

giovedì 23 Aprile 2020 - 10:52

Coronavirus. Lettera del Comitato al Governatore. Insieme alle preoccupazioni che derivano dalla pandemia una serie di istanze e suggerimenti per programmare la ripartenza

TAORMINA – “Comprendiamo la gravità della situazione, ma chiediamo un impegno attivo e solidale per l’economia e l’occupazione del nostro settore e delle nostre comunità”. L’appello è contenuto nelle ultime righe di una accorata lettera che i membri del Comitato stabilimenti balneari di Taormina ha inviato al presidente della Regione Nello Musumeci (e con lui agli assessori al Turismo e Territorio e Ambiente, Manlio Messina e Salvatore Cordaro) e per conoscenza al primo cittadino di Taormina Mario Bolognari.

“In rappresentanza di concessionari ed esercenti degli stabilimenti balneari di Taormina – viene specificato –  intendiamo rassegnare alcune valutazioni e proposte in relazione alla ripresa a seguito dell’emergenza sanitaria dolorosamente in atto nel nostro Paese e nel mondo. Non è necessario soffermarsi sull’importanze del settore del turismo ai fini del reddito regionale e nazionale ed ai fini occupazionali, essendo risaputo non solo l’impegno degli imprenditori balneari, per la maggior parte dedicati alla conduzione delle loro attività con le loro intere famiglie, ma la professionalità della famiglia allargata dei lavoratori del settore, oggi fortemente preoccupati per la ripresa, il loro tenore di vita, le prospettive per il futuro”. 

Il Comitato ritiene “assodata l’importanza delle strutture balneari (anche se negli ultimi anni oggetto di attacchi ingiustificati), per la fruizione del mare, per la garanzia dei servizi sanitari e di assistenza ai bagnanti per la cura e la manutenzione delle spiagge, per la promozione della Sicilia, della sua cultura dell’ospitalità, la sua natura e non ultimo del cibo. Valutiamo che il cosiddetto turismo di prossimità potrà essere un supporto contingente ma non strutturale: la priorità, compatibilmente con le condizioni sanitarie nazionali ed internazionali, deve essere quella di dimostrare di essere immediatamente pronti ad accogliere nuovamente i flussi del mercato interno e, successivamente, internazionale, in particolare nella nostra Taormina”.

La richiesta

La richiesta è di “concentrarsi sull’attività di promozione, da coordinarsi stabilmente anche attraverso le associazioni rappresentative di categoria o le strutture intermedie, definendo immediatamente un messaggio positivo, il messaggio di una Sicilia attenta ai protocolli sanitari ma attiva  pronta a ripartire, senza farci assorbire da pastoie, interessi parziali né da preferenze di sorta. Apprezzando la recente ordinanza che ha concesso alle strutture di effettuare attività di manutenzione, ripristino, bonifica ed istallazione delle attrezzature, abbiamo dei suggerimenti da dare alle istituzioni regionali”. Si chiede, nello specifico, che si “autorizzino, compatibilmente con le prescrizioni del comitato tecnico-scientifico, la riapertura degli esercizi il più presto possibile; che si dispongano, con congruo anticipo, le prescrizioni di prevenzione sanitaria ritenute opportune ma col minore aggravio strutturale per gli esercenti, emettendo tempestivamente apposito protocollo al fine di consentire di disporre di tempo sufficiente per l’applicazione delle stesse e la formazione del personale”.

I suggerimenti

Si suggerisce che si “dispongano la soppressione o la congrua riduzione del canone demaniale per il corrente anno, ritenuto per certo il ritardo nell’apertura e la ragionevole probabilità di non godere dei medesimi flussi reddituali; che si disponga la proroga delle concessioni demaniali marittime al 2033, provvedimento necessario all’ammortamento dei costi di ripresa ed alla salvaguardia della situazione finanziaria delle imprese, anche in relazione al mantenimento dei livelli occupazionali prospettici”. Inoltre si prospetta di valutare “nelle opportune sedi nazionali e comunitarie, di rinnovare misure di finanziamento (a fondo perduto anche in de minimis) dedicate al turismo, ristorazione, servizi balneari, finalizzati al miglioramento dell’offerta ed alla promozione. Di valutare altresì di proporre misure fiscali di emergenza che, attraverso la riduzione del costo del lavoro, muovano a garantire un adeguato livello di occupazione; ad esempio un contributo regionale per ciascun assunto o sgravi, integrali o parziali, sulla contribuzione per la categoria degli stagionali del turismo.

“Esenzione Iva per l’annoin corso”

Ovvero, seppur complesso, proporre per il corrente anno l’esenzione Iva sulle prestazioni dei servizi turistici, consentendo la compensazione integrale del credito mensile con i contributi previdenziali”. Infine si chiede l’istituzione di un tavolo tecnico regionale, per la promozione ed il marketing, con il compito di selezionare adeguate tecniche di comunicazione e di promozione, individuando sia metodi efficienti sia gli obbiettivi ed mercati che ne siano efficacemente destinatari, al fine di garantire un rapido ritorno ai volumi precedenti e consolidare la posizione del mercato turistico siciliano nell’ottica di una necessaria ripresa”. La missiva è stata sottoscritta, a nome del Comitato, da Claudio Ambrogetti, Giacomo Mendola, Fabrizio Spartà, Dominic Moschella e Carmelo Lo Turco.

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