Cinque ore di dibattito, il regolamento Tares anima il Consiglio Comunale

Cinque ore di dibattito, il regolamento Tares anima il Consiglio Comunale

Francesca Stornante

Cinque ore di dibattito, il regolamento Tares anima il Consiglio Comunale

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mercoledì 06 Novembre 2013 - 01:40

Lunga seduta per la discussione sugli emendamenti al regolamento presentati dai consiglieri. Pochi quelli approvati, diversi quelli ritirati, i tempi sono strettissimi ma si cercherà di modificare al meglio il regolamento.

L’obiettivo era riuscire a discutere in un’unica seduta tutti gli emendamenti presentati al regolamento sulla Tares proposto dall’amministrazione comunale. Non sono però bastate le quasi cinque ore di dibattito per riuscire a chiudere la partita e arrivare al voto già al prossimo consesso. Come ormai accade ad ogni Consiglio non sono mancati gli scontri in aula, gli attriti e le contestazioni, figlie soprattutto del fatto che dei circa venti emendamenti presentati praticamente nessuno aveva parere positivo del Dirigente ai Tributi. I consiglieri però non si sono scoraggiati e sono rimasti in aula, cercando di sbrogliare la matassa, fino alle 23 inoltrate.

Tutti, durante i vari interventi che si sono succeduti, hanno puntato l’attenzione sul fatto che la Tares sarà un salasso per i cittadini e che dunque è necessario in questa fase, nonostante i tempi strettissimi, apportare tutti i correttivi utili ad alleggerire il peso di una tassa che si dovrà pagare sicuramente prima della fine dell’anno. Certamente non è colpa dell’amministrazione se la Tares si abbatterà sui messinesi, ciò che molti consiglieri vogliono fare è inserire delle modifiche che possano rafforzare i principi già insiti in questo regolamento, in primis le riduzioni delle tariffe per chi differenzia. Nonostante le buone intenzioni però alcuni hanno ritenuto opportuno ritirare i propri emendamenti già ancor prima della discussione, sia per una questione legata alla mancanza dei pareri, sia per il fatto che diversi si accavallavano sulla stessa materia diventano superflui.

Il dibattito in aula ha preso il via dall’emendamento all’art. 13, che definisce i criteri per la determinazione delle tariffe, presentato dal capogruppo dei Progressisti democratici Daniele Zuccarello. Il consiglieri ha proposto di usare come criterio per ripartire i costi del servizio tra utenze domestiche e non domestiche la quantità e qualità dei rifiuti prodotti ed eventualmente di adottare i valori minimi di calcolo in assenza di quei dati. Dopo una lunga sospensione e l’assoluta convinzione di non ritirare il documento da parte di Zuccarello, si è giunti ad un “compromesso” che ha messo tutti d’accordo, Dirigente compreso: queste modifiche saranno sì introdotte ma a partire dal 1 gennaio 2014. Il Comune ad oggi non ha gli strumenti per applicare quelle modifiche, userebbe però questi mesi per “attrezzarsi”. Alla fine voto favorevole per il primo emendamento al regolamento Tares, a seguire il Consiglio ha dato l’ok anche al secondo che inserisce la possibilità per locali senza utenze di essere esente dal pagamento e al quinto sull’art. 16 che definisce la determinazione del numero degli occupanti delle utenze domestiche. Proposto dalla consigliera Antonella Russo l’emendamento prevede di aggiungere, nel passaggio in cui si parla di congiunti con gravissime invalidità, anche la soglia massima di reddito annuo di 8mila euro. Voto favorevole anche per il sesto, di Nicola Cucnotta del Pd, che introduce una distanza inferiore di 600 metri tra i cassonetti.

L’intoppo si è poi registrato sull’emendamento all’art. 20, quello che definisce le riduzioni delle tariffe per la raccolta differenziata da parte delle utenze domestiche. Piero Adamo e i colleghi di Pdl e SiAmo Messina hanno chiesto di inserire nel regolamento l’obbligo, e non solo la possibilità, di ottenere riduzioni per chi farà la differenziata. Anche in questo caso però parere negativo perché questa modifica potrebbe determinare problemi attuativi e organizzativi per il Comune. Durante la discussione è emersa anche la necessità di avere anche un parere del Ragioniere generale sui profili di bilancio. Alla fine, per non bloccare l’aula, i consiglieri del centrodestra hanno preferito ritirare l’emendamento per trasformarlo in un atto di indirizzo che impegna l’amministrazione ad adottare seriamente queste riduzioni. Impegno assunto direttamente dal vicesindaco Guido Signorino.

Dopo il lungo dibattito la decisione di sospendere e ricominciare alle 12 di oggi. All’appello manca circa la metà degli emendamenti presentati, si ricomincerà a discutere dall’art. 21, quello sulle riduzioni per le utenze non domestiche. Altro punto su cui il dibattito potrebbe diventare estenuante. Qualcuno però potrebbe ancora decidere di ritirare il proprio per evitare di impantanare l’aula.

Francesca Stornante

3 commenti

  1. COSA SAPPIAMO DELLA TARES? Non è facile essere sintetici.La TARES è un nuovo TRIBUTO,sostituisce la TARSU.Le differenze sono notevoli:se la TARSU si pagava l’anno dopo(nel 2013 sono arrivati i RUOLI del 2012),la TARES si paga per l’anno corrente,il che provocherà la sovrapposizione tra i due tributi, è sicurissimo il pagamento di una rata di acconto entro dicembre.La TARES,purtroppo per chi paga,serve a coprire interamente il costo RIFIUTI,il che ha comporta un inevitabile e consistente aumento: vi do,ancora una volta, quattro link sui costi di esercizio,conosciuti da pochissimi messinesi,i primi due sono i dati ufficiali più recenti, tratti dalla DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N.18/C, per la determinazione delle tariffe 2012, http://img35.imageshack.us/img35/3565/9aa.PNG
    http://img690.imageshack.us/img690/4449/rjst.png
    mentre gli ultimi due sono relativi al piano finanziario 2011, http://img7.imageshack.us/img7/3931/vd0r.png
    http://img577.imageshack.us/img577/1395/f2m3.png. SARANNO QUESTE LE CIFRE GRAVANTI SULLE SPALLE DI CHI PAGA? La TARSU veniva calcolata solo sui metri quadrati,adesso entra in gioco anche il numero dei componenti del nucleo familiare.
    QUANDO SI PAGA? Le date sono saltate,era il 15 settembre per l’acconto,mentre il saldo entro il 15 novembre.DOBBIAMO ASPETTARE LA CARTELLA ESATTORIALE? NO, la TARES è un tributo in auto-liquidazione,per la TARSU era necessaria la cartella esattoriale,e se non arrivava si poteva non pagare,la TARES segue la stessa logica dell’IMU: forse giungerà dal Comune una lettera bonaria,che abbia il compito di aiutare il contribuente. SE NON ARRIVA LA LETTERA A CASA, POSSIAMO NON PAGARE? NO,la TARES va pagata ugualmente in posta o in banca mediante F24. SE LA LETTERA DEL COMUNE CONTIENE DATI SBAGLIATI,POSSIAMO NON PAGARE? NO, bisogna effettuare ugualmente il pagamento comunicando poi l’errore agli uffici.E’ POSSIBILE OTTENERE UNA RATEIZZAZIONE?
    NO,anche perché la doppia data (15 settembre-15 novembre) è già nei fatti una rateizzazione.

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  2. Mah! Io vivo a cavallo tra Merano e Messina e potete immaginare lo schock che mi produce la comparazione tra i costi dei diversi servizi, in testa quello della raccolta dei rifiuti e spazzamento stradale. A Merano non hanno questi problemi per il semplioce motivo che da anni si paga la TARSU al 100 % dei costi di produzione. Tralascio le attività commerciali. Le famiglie pagano tre quote: UNA QUOTA per le spese generali del servizio, UNA QUOTA per il numero di persone del nucleo familiare, UNA QUOTA per gli svuotamenti prodotti che in taluni casi sono conteggiati a kG o in litri. Questo da oltre 20 anni. Non esistono più contenitori sulla strada. Sono tutti “Privati”! Vedete da Voi l’enorme differenza che evidenzia il diverso livello organizzativo e il diverso criterio di attribuzione della tariffa. Nella tariffa è conteggiato il costo dello spazzamento stradale, che a Merano funziona veramente, con una notevole meccanizzazione. A Bolzano, invece, sono molto indietro e stanno sperimentando l’organizzaione meranese, o una simile, con gravi scontri dialettici, ma senza futuro. Messina deve modificare radicalmente la raccolta dei rifiuti, deve avere un’azienda funzionale e funzionante, ridurre le spese. Soltanto così le famiglie possono sperare di pagare un costo accettabile. E lasciate stare gli sgravi: chi produce rifiuti se li deve pagare TUTTI !!!

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  3. Presidente EMILIA BARRILE, a proposito di produttività e qualità delle sedute del Consiglio Comunale. La SEDUTA di LUNEDI’ 4 NOVEMBRE convocata per le ore 12,00, comincia alle ore 13,45, dopo 1h 45′, presenti 28 consiglieri, la seduta è valida. Lei Presidente, sentiti i capigruppo, aggiorna il Consiglio a MARTEDI’ 5 alle ore 17,00. La seduta termina alle ore 16,10. DURATA COMPLESSIVA 2h 25′. ARGOMENTI TRATTATI 3: Sdemanializzazione di aree urbane.- Ordini del giorno sulla sicurezza.- Nomina del garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza. L’unico intervento sensato è di un giovane di DESTRA, Pietro ADAMO, della lista SIAMO MESSINA, il quale invita con fermezza i colleghi ad andare avanti celermente e desistere da ulteriori interventi, reputando inammissibile discutere per più di un’ora sulla collocazione di quattro telecamere in una villa comunale, quando è urgente affrontare la delibera sul regolamento della TARES, cui sono interessati 250 mila cittadini messinesi, ricorda i numerosi emendamenti e la complessità tecnica della stesura. Il superlativo BRAVISSIMO per ADAMO. Cara presidente, rispetto al suo predecessore è cambiato poco, anche con PREVITI reggeva alla grande L’ACCORDO TRA I CONSIGLIERI PER GARANTIRE IL NUMERO LEGALE e di conseguenza il numero delle sedute per godere dell’indennità di funzione, partecipando alla metà più una di esse, il gettone di presenza non va più di moda, A CHIAMULI FISSA.

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