"L'eredità dello zio buonanima". Risate con la compagnia "La locomotiva"

“L’eredità dello zio buonanima”. Risate con la compagnia “La locomotiva”

“L’eredità dello zio buonanima”. Risate con la compagnia “La locomotiva”

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martedì 11 Febbraio 2014 - 16:45

Classicità abbinata a innovazione teatrale sono stati gli ingredienti essenziali che hanno dato il successo a questo gruppo di ragazzi che si divertono amichevolmente e teatralmente, ma soprattutto al regista che è riuscito a trasformare una commedia classica con iniezioni di nuova comicità e movimento scatenato attraverso una mimica facciale davvero sorprendente

Una domenica insolita, nuova, all’insegna del divertimento, della spensieratezza e, perché no, anche della cultura. La Compagnia Teatrale “La Locomotiva” del regista messinese Riccardo Joppolo, ha portato in scena, al Teatro Annibale un classico della commedia siciliana: “L’Eredità dello Zio Buonanima”. Una commedia senz’altro conosciuta da quella cerchia ristretta di pubblico messinese che ancora oggi tiene viva la tradizione teatrale e lotta, come ha sempre detto il regista Ioppolo, affinchè la stessa non si perda nei menadri di un ignorante dimenticatoio.

Classicità abbinata a innovazione teatrale sono stati gli ingredienti essenziali che hanno dato il successo a questo gruppo di ragazzi che si divertono amichevolmente e teatralmente, ma soprattutto al regista che è riuscito a trasformare una commedia classica con iniezioni di nuova comicità e movimento scatenato attraverso una mimica facciale davvero sorprendente. Tutti gli attori sono riusciti a dare un impronta diversa e forte a ogni personaggio interpretato, regalando sane risate e anche un pizzico di entusiasmo per i “nuovi” che si sono affacciati per la prima volta alla sfera del mondo teatrale.

Una commedia senz’altro stravolta sotto tutti i punti di vista, sia scenico che interpretativo e che non ha seguito i canonici classici della commedia italiana, questo grazie soprattutto all’entusiasmo e alle novità portate in scena dagli attori. Un Antonio Favazza, interpretato da Nino Santoro, senz’altro non piu calmo e tranquillo, ma prettamente vivo e agile in comicità pronto a emozionare il pubblico sbalordito, fino ad arrivare a una Nunzia Favazza, interpretata da Angela Donato, che è riuscita con la sua esperienza a manifestarsi non come la classica madre-padrona ma come una madre moderna pronta alle novità. Senz’altro insolite e nuove le parti di Mario Favazza, interpretato da Paolo Bardetta, che ha vissuto in maniera comica la sua “mutilazione” e il suo amore per la famiglia, e il Vicario, interpretato da Domenico Oteri, che ha rappresentato non piu un sacerdote lineare e serio, ma senz’altro comico e divertente che nonostante fosse avanti con l’età, era giovane e vivace dentro il suo animo. La novità della commedia è senz’altro la parte della notaia isterica , questa volta interpreta da una donna, la brava Alessandra Pirillo. Una forte Agatina, interpretata da Valentina Brigandi, e un super comico Cavaliere Amore, di Nino Tripodo. Una Maddalena, Loredanan Brigandi, pronta a dare abili frecciatine, e un Michelino nuovo e giovane interpretato da Salvatore Lisitano al debutto con la compagnia proprio come Giuseppe Santoro nel ruolo di Masi e di Domenico Tripodo nel ruolo di Turi Nasca. Insomma una domenica trascorsa in armonia grazie a questi giovani che amano il teatro e vivono, come il loro regista Ioppolo, per il Teatro. Un gruppo di persone che si aiutano e si finanziano a vicenda per continuare a tener vivo un loro sogno dal quale non si vogliono svegliare mai. Entusiasmo, determinazione, e sano divertimento sono i loro ingredienti, e lo stesso Riccardo Ioppolo tiene saldo e aperto il suo “vivaio” per chi vuole affacciarsi a un mondo, il Teatro, che non conosce limiti di interpretazione e cambi di scena, ma che apre il sipario a chi con entusiasmo affronta le difficoltà della vita con un unica medicina: il sorriso.

Un commento

  1. puzza di bruciato 11 Febbraio 2014 21:52

    Un plauso sicuramente a questa compagnia amatoriale. I sacrifici pagano. Se non erro penso di averli visti qualche annetto fà si chiamavano in modo diverso ed erano esilaranti… Bravi

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