Effetto Servillo anche alla presentazione del nuovo saggio di Dario Tomasello

Effetto Servillo anche alla presentazione del nuovo saggio di Dario Tomasello

Redazione

Effetto Servillo anche alla presentazione del nuovo saggio di Dario Tomasello

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lunedì 20 Ottobre 2014 - 14:38

L’attore e regista campano ha ricevuto durante l’incontro nella Sala Sinopoli del Vittorio Emanuele il premio “Mano con Mano” come “supremo interprete delle virtù dell’Attore e della vocazione universalistica della cultura italiana”.

Una Sala Sinopoli gremita di pubblico con moltissimi giovani provenienti da diversi istituti messinesi e molti addetti ai lavori ha fatto da cornice alla presentazione del nuovo saggio del prof. Dario Tomasello “Eduardo e Pirandello. Una questione “familiare”nella drammaturgia italiana” (Carocci); ospite d’eccezione l’attore e regista campano Toni Servillo.

A fare da sfondo all’ incontro, condotto magistralmente dallo stesso Servillo con Dario Tomasello, Ninni Bruschetta, Maurizio Puglisi e il Commissario Straordinario della Provincia di Messina, Filippo Romano, “un salotto” elegante e accogliente pensato dal presidente di D’aRteventi Daniela Ursino, ideatrice del progetto e del premio “Mano con Mano, l’Artista e il Suo Pubblico”. L’ambientazione, pensata appositamente per l’evento e realizzata da artigiani della pelle di Messina, ha contribuito a rendere il dibattito immediato e diretto ad un pubblico che ha ascoltato e interagito con grande attenzione e piacere. Un incontro dove si è parlato non solo del testo di Tomasello, passando da Eduardo e Pirandello alla drammaturgia italiana in senso più ampio, ma anche di ciò che comporta essere attori e interpreti grazie al contributo di un mostro sacro del teatro italiano come Toni Servillo che ha spiegato come il teatro sia fatica, passione, dedizione e sacrificio e non certo sinonimo di facile guadagno.

Alla fine dell’incontro Toni Servillo ha ricevuto dal Presidente di D’aRteventi il Premio “Mano con Mano” come “supremo interprete delle virtù dell’Attore e della vocazione universalistica della cultura italiana”. La grande partecipazione di pubblico, sottolinea Daniela Ursino, “è la testimonianza che bisogna credere nella cultura e non avere timore ad affrontare le difficoltà che comporta l’organizzazione di un evento, bisogna mettersi in gioco e non farsi demoralizzare dagli ostacoli, il pubblico c’è e vuole sempre di più offerte di livello. Lo scopo di “Mano con Mano” è quello di avvicinare il pubblico al teatro attraverso un rapporto con gli artisti dove non devono esistere barriere, ecco perché per la presentazione del libro di Dario Tomasello non ho voluto un freddo tavolo da conferenza ma ho voluto ricreare un angolo caldo e accogliente dove, con disinvoltura e semplicità, si è parlato del Teatro Italiano”.

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