Sogno di una notte di mezza estate. L’anima di un monumento

Sogno di una notte di mezza estate. L’anima di un monumento

Giovanna Panto

Sogno di una notte di mezza estate. L’anima di un monumento

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venerdì 28 Luglio 2017 - 14:18

Brillante prova degli allievi della Scuola Sociale di Teatro impegnati al Monte di Pietà nella riproposizione del classico shakespeariano. Repliche stasera e domani alle ore 21.15

Ottimo successo di pubblico, applausi e risate per la prima di Sogno di una notte di mezza estate, diretta dalla mano creatrice di Daniele Gonciaruk e messa in scena dagli allievi della sua Scuola Sociale di Teatro. L’allestimento, originale e frizzante, accompagnato da brani musicali moderni e conosciuti, è stato tuttavia fedele allo spirito del testo shakespeariano e massimamente rispettoso dello scenario monumentale del Monte di Pietà, al quale la coreografia si è pienamente adattata nonostante le insidie di un palcoscenico “rigido” ed aperto, quasi totalmente manifesto agli occhi degli spettatori e ben diverso da un palco teatrale.

Il pubblico ha atteso disciplinatamente fuori dall’ingresso del Monte di Pietà al quale è stato dato accesso soltanto pochi minuti prima dell’inizio dello spettacolo, per consentire agli attori di operare i necessari accorgimenti scenici. La platea gremita è stata affascinata dall’intreccio, opportunamente ridotto ad un unico atto, dal chiaro e comprensibile dipanarsi, ed ha manifestato apprezzamento per tutto il cast. Entusiasmo per l’elegantissima Titania, la Regina delle Fate, interpretata da uno spassoso Renato Sanfilippo; applausi per il suo magico consorte Oberon, solennemente impersonato da Andrea Cinturrino; risate e tenerezza per il dispettoso spiritello Puck, ottimamente reso da Marco Dell’Acqua. Splendide le frivole e delicate Fate: Maria Laganà, Gaetano Mazza, Daniela Orlando, Rosalba Orlando e Giusi Piccione, che gorgheggiano danzanti nei loro bellissimi costumi colorati; bravi e convincenti gli “Attori ingenui” del “Dramma spassoso” introdotto da Filostrata (Mara Giannetto) per le nozze di Teseo: la trascinatrice Enza Ciacchella (Zeppa), l’affascinante Piramo di Gaetano Citto (Rocchetto), ancora Gaetano Mazza stavolta nei panni della bella Tisbe (Zufolo), il terribile Leone di Anna Bellinghieri (Incastro), Eleonora Cicciò (Agonia) e l’eroico Muro interpretato da Rosario Cuscinà (Beccuccio) che, con opportuni cambi di costume, diventa Egeo nella trama principale in cui si svolgono le nozze di Teseo ed Ippolita (Sergio Foscarini e Doriana Garufi), di Lisandro ed Ermia (Alessandro Santoro ed Emanuela Ungaro), di Demetrio ed Elena (Antonio Previti e Fabiana D’Urso).

Naturalmente applausi per Daniele Gonciaruk, apprezzato ed esigente maestro di teatro che ha saputo condurre un gruppo di così eterogenea composizione (qualcuno degli allievi è addirittura alla prima esperienza) verso un risultato sicuramente di buon livello che è stato premiato dal pubblico con un entusiastico “tutto esaurito”.

Giovanna Pantò

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