Servirail, trattativa lunga e complessa: lavoratori consapevoli ma pronti ad andare avanti

Servirail, trattativa lunga e complessa: lavoratori consapevoli ma pronti ad andare avanti

ELENA DE PASQUALE

Servirail, trattativa lunga e complessa: lavoratori consapevoli ma pronti ad andare avanti

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mercoledì 14 Dicembre 2011 - 00:35

I confronti proseguiranno anche nei prossimi giorni, quello di ieri solo un primo incontro interlocutorio, necessari tanta pazienza e soprattutto speranza

Quello alla Stazione Centrale di Messina è rimasto l’unico presidio di protesta organizzato in Italia, e loro, gli 85 lavoratori della Servirail che da domenica sono ufficialmente disoccupati, vogliono che si sappia. Sanno che la trattativa sarà lunga e difficoltosa, ma non sarà questo a fermarli, perché ben più grande è la voglia di poter pensare con tranquillità ad un futuro che in questo momento non riescono a vedere, tra un mutuo da pagare e una famiglia da sfamare. Quello svoltosi ieri a Roma, è stato un primissimo incontro, interlocutorio come spesso si dice, tra sindacati, rappresentanti del Ministero, di Trenitalia e di Rfi. A sedere intorno al tavolo il rappresentante della Cisl Trasporti Michele Barresi: «Non era da questo primo confronto che sarebbero potute arrivare delle risposte. La questione è molto complessa, coinvolge un numero notevole di lavoratori e bisogna fare il possibile per riuscire a far riassorbire tutti. Al momento l’unica disponibilità mostrata dal governo è stata quella di poter dare modo a queste persone di usufruire degli ammortizzatori sociali ma non può essere una soluzione».

Cerchiamo di capire, dunque, quale potrebbe essere la strada da seguire, sottoponendo a Barresi l’ipotesi, proposta in precedenza, ovvero la partenza di un treno fino a Bologna, composto dunque da almeno 14 carrozze e non solo dalle 8 sufficienti per arrivare a Roma, che potrebbe poi dividersi, una parte per Venezia e l’altra per Milano: «Potrebbe essere la “ricetta” giusta, anche per riuscire a riassorbire gran parte del personale, ma da un punto di vista commerciale, l’obiettivo di Trenitalia è quello di concentrare tutto il traffico su Roma per incentivare poi l’utilizzo dei treni ad Alta Velocità per raggiungere il Nord-Italia, anche perché dal 2012 partirà la linea privata».

Una logica aziendale che, inevitabilmente confligge con gli interessi dei lavoratori di cui Moretti, come da lui stesso ammesso, (vedi correlato), comprende le ragioni ma non può farsene carico. Ecco perché la trattativa sarà lunga e tortuosa e la pazienza dei lavoratori sarà messa a dura prova. Ma la voglia di non vedere sfumare nel i sacrifici e una tradizione lavorativa che si tramanda di generazione in generazione, potrà forse bastare a reggere il peso della stanchezza e della paura che il lieto fine possa non esserci. Forse però. (ELENA DE PASQUALE)

(FOTO STURIALE)

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